matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

SALVINI E MELONI? CHE DU' COJONI: NEL CENTRODESTRA 4 ELETTORI SU 10 CHIEDONO POSIZIONI “PIÙ MODERATE” - "NOTO SONDAGGI" PER "REPUBBLICA": “L'ELETTORATO MODERATO NON HA UN PESO IRRILEVANTE ALL’INTERNO DEL CENTRODESTRA: IL 30% DI CHI HA VOTATO FDI ALLE POLITICHE DEL 2022, COSÌ COME IL 61% DI CHI SCELSE FORZA ITALIA ED IL 43% DEI LEGHISTI VORREBBERO CHE I PROPRI PARTITI SU POSIZIONI PIÙ MODERATE” – SULL’EUROPA: IN FORZA ITALIA IL 55% È FILO UE. IN FDI SU POSIZIONI CRITICHE E’ IL 57% (NONOSTANTE LA FILOEUROPEISTA MELONI) E NELLA LEGA…

Antonio Noto per “la Repubblica” - Estratti

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI MARCO MARSILIO

Quattro elettori del centrodestra su 10 chiedono ai propri partiti di avere posizioni più moderate. Questo è quanto emerso da un’indagine effettuata dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per Repubblica sui sostenitori della maggioranza di governo.

 

Esiste un elettorato moderato e non ha un peso irrilevante all’interno della base del centrodestra. Per la precisione il 30% di chi ha votato FdI alle Politiche del 2022, così come il 61% di chi scelse gli azzurri ed il 43% dei leghisti vorrebbero che i propri partiti avessero posizioni più moderate.

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju 1

Non solo. Il 27% dei simpatizzanti centrodestra si definisce “moderato” e non di destra. Il partito guidato da Antonio Tajani si conferma come il maggiore contenitore di questo elettorato. Per esempio, pensando alla politica estera, in FI la maggioranza si dichiara esplicitamente filoatlantica (52%), mentre sia tra i votanti FdI (44%) che tra quelli della Lega (43%) prevale una posizione più critica nei confronti dell’Alleanza Atlantica. Rispetto all’Unione Europea le differenze si acuiscono e questo non è irrilevante con l’avvicinarsi del voto del prossimo 8-9 giugno.

 

Se infatti il 55% di Forza Italia è apertamente filoeuropeo, in Fratelli d’Italia il 57% è critico, nonostante la posizione europeista della presidente Meloni, e nella Lega il dissenso è condiviso dal 65%.

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

 

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