INSIDE VERDINI’S - IL CAPOGRUPPO SARA’ LUCIO BARANI, SOCIALISTA E CALDORIANO – SAVERIO ROMANO VOLEVA LA FUSIONE CON SCIOLTA CIVICA E ALLORA RESTA FUORI – IL CAPOGRUPPO PD ZANDA HA PROVATO IN TUTTI I MODI A FAR SALTARE L’OPERAZIONE LOTTI-VERDINI
Carlo Tarallo per Dagospia
1.Sarà Lucio Barani il capogruppo dei verdiniani in Senato. L’uomo con il garofano nel taschino, senatore proveniente dal Gal, unico parlamentare del Nuovo Psi, il partitino post-craxiano che ha il suo leader nell’ex governatore della Campania Stefano Caldoro, è il “prescelto” per guidare la pattuglia di neoresponsabili guidati da Denis Verdini.
Il motivo della scelta di Barani come capogruppo? “Nessuno lo voleva fare” confida uno di quelli che hanno partecipato in prima linea alle trattative. In realtà, Barani è anche “l’unico che si da molto da fare. Poi è toscano. E poi…”. Svolazzano grembiulini? Curiosità: dopo essersi fatti la guerra per anni, “cosentiniani” e “caldoriani” si ritrovano insieme in questa avventura.
2. Saverio Romano non è entrato nel gruppo dei responsabili. Anzi: essendo deputato non poteva mai aderire, visto che il gruppo si forma al Senato, ma non ha dato l’ok al suo senatore di riferimento, Giuseppe Ruvolo.
Il motivo? Romano avrebbe desiderato un ingresso formale in maggioranza e al governo, con tanto di “benvenuto” da parte di Matteo Renzi e qualche immediato incarico di sottogoverno. Non era il caso, e allora Romano ha tentato una strada diversa: la fusione dei verdiniani con Sciolta Civica. Lui sarebbe diventato capogruppo alla Camera e avrebbe dato il via libera a Ruvolo. Non se ne è fatto nulla.
LUCIO BARANI CON LA MAGLIETTA JE SUIS CRAXI
3.L’uomo che più di ogni altro, raccontano gli addetti ai livori, si è messo di traverso all’operazione di Denis Verdini è stato il capogruppo del Pd al senato, Luigi Zanda. Motivi? Primo: lo sfizio di rompere le uova nel paniere a Luca Lotti. Secondo: ora dovrà “trattare” con un nuovo gruppo.