matteo salvini marine le pen manfred weber antonio tajani giorgia meloni

“IL NEGOZIATO SUL PNRR È RALLENTATO DALL’INCALZARE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE” - SORGI: “LA MAGGIORANZA È DIVISA TRA, LEGA DA UNA PARTE, E FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA, CHE TENTANO DI COSTRUIRE UN’INTESA TRA IL PPE E IL CENTRODESTRA ITALIANO. MENTRE TAJANI RIPETE CHE FORZA ITALIA NON SI ALLEERÀ MAI CON FASCISTI E NAZISTI, MELONI E’ PREOCCUPATA CHE LA STRATEGIA DI SALVINI, ALLEATO DELL’ULTRADESTRA IN EUROPA, POSSA FAR RECUPERARE VOTI ALLA LEGA NELL’ELETTORATO PIÙ RADICALE. IL NOSTRO APPARE UN PAESE CONFUSO AGLI OCCHI SEVERI DI BRUXELLES…”

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

Il governo tenta di correre ai ripari per i ritardi del Pnrr. Dopo che è emerso chiaramente come, oltre a uno slittamento di otto mesi sulla terza rata, la quarta sia davvero a rischio, e il pagamento, se e quando ci sarà, non avverrà prima del 2024, ieri è stata convocata una seduta d’urgenza del Consiglio dei ministri.

 

Ordine del giorno: la modifica di 10 dei 27 obiettivi che l’Italia non è in grado di raggiungere entro i tempi previsti, a cominciare dagli asili nido che dovevano essere uno dei risultati-simbolo del Pnrr e adesso saranno drasticamente ridimensionati. […] toccherà a Fitto riaprire la trattativa con la Commissione […]

 

matteo salvini e marine le pen ballano in pista 1

Se lo sarà, tuttavia, l’erogazione della quarta rata da 16 miliardi non potrà che avvenire a 2024 inoltrato. Al di là dell’incapacità del governo di onorare gli impegni, tutto il negoziato sul Pnrr è rallentato dall’incalzare della campagna elettorale per le prossime elezioni europee. La maggioranza è divisa tra, Lega da una parte, e Forza Italia e Fratelli d’Italia, che tentano di costruire un’intesa tra il Ppe e il centrodestra italiano.

 

Con l’obiettivo, o di formare un nuovo schieramento a scapito dei socialisti, oppure, più realisticamente, di aggiungersi a una formula più allargata dell’attuale, che si coagulerebbe attorno al nome della nuova presidente dell’Europarlamento, per poi contribuire alla nascita della Commissione.

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

 

Tutto ciò sull’onda di una serie di elezioni nazionali (tra poco quelle spagnole) finora favorevoli alla destra. Ma mentre Tajani porta avanti serenamente questa strategia, ripetendo a ogni piè sospinto che Forza Italia non si alleerà mai con fascisti e nazisti, Meloni, […] lo fa con qualche tormento, preoccupata che la strategia di Salvini, esplicitamente alleato dell’ultradestra in Europa, possa far recuperare voti alla Lega nell’elettorato più radicale. Il nostro appare così un Paese piuttosto confuso agli occhi severi di Bruxelles che dovrebbero favorire l’arrampicata dell’Italia sulle vette della terza e quarta rata del Piano.

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