ROSITANI ROSICA? - IL PDL GUGLIELMO ROSITANI, CONSIGLIERE ANZIANO DEL CDA RAI, NEL MIRINO DELLA PROCURA DI RIETI (MA NON E’ INDAGATO) - ACQUISTI PRIVATI CON LA CARTA DI CREDITO AZIENDALE? SI INDAGA SU 3.800 EURO - PER LA MAGGIOR PARTE CENE A MENU FISSO, MA CI SONO ANCHE GIOIELLI E 110 EURO DI MUTANDE E PEDALINI - L’EX SENATORE DI AN DALLA SAGRA DEL PEPERONCINO AL SAGRATO DI VIALE MAZZINI GRAZIE ALLA SPINTA DI ALEDENNO E POLVERINI…

Valeria Pacelli e Carlo Tecce per il "Fatto quotidiano"

Il vizio è abbastanza frequente per chi detiene il potere in Rai e la carta di credito aziendale: la cenetta con gli amici, i regali di pregio, i soggiorni in alberghi lussuosi. L'ultimo esempio è Augusto Minzolini, rinviato a giudizio a Roma e costretto a lasciare la direzione del Tg1. Ora tocca a Guglielmo Rositani, consigliere di amministrazione in quota Pdl, a 74 anni confermato a sorpresa per il secondo mandato. La Procura di Rieti ha aperto un fascicolo, ancora senza indagati, per capire se Rositani ha utilizzato a scopo privato i soldi pubblici che aveva a disposizione per il ruolo che ricopre in viale Mazzini.

L'ipotesi di reato, non ancora contestato, potrebbe essere quella di peculato, che comporta pene da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni. Il titolare dell'inchiesta è Giuseppe Saieva, il Procuratore capo di Rieti, città dove Rositani ha la residenza e ha effettuato ripetuti acquisti con la carta di credito di viale Mazzini.

La Procura, in particolare, vuole verificare le operazioni dal 9 aprile 2011 al 21 agosto dello stesso anno, di cui tempo fa aveva parlato Repubblica, che aveva pubblicato undici ricevute per un totale di 3.870 euro. Ma è facile pensare che gli inquirenti andranno a setacciare anche estratti conti precedenti, come lasciano immaginare le acquisizioni di nuovi documenti nei giorni scorsi (che il diretto interessato smentisce), poiché Rositani ha restituito la carta soltanto a metà febbraio 2012, e si trovava già al terzo anno in viale Mazzini.

I consiglieri di amministrazione Rai possiedono una revolving con un fido mensile di 5mila euro, ma possono giustificare spese di rappresentanza sino a 10mila euro annui: possono fare acquisti personali con la stessa carta, ma devono comunicare che l'importo va scalato dallo stipendio. A Rieti, dove si è trasferito da Varapodio (Reggio Calabria) per insegnare all'istituto agrario, Rositani aveva l'abitudine di organizzare grandi tavolate per cene molto costose: ha speso 420 euro all'Hotel Ristorante da Checco; 500 euro al Ristorante la Foresta, menu a costo fisso di 50 euro per 10 persone.

L'ex senatore di An ha replicato tre volte al Foresta per 300 euro (7 coperti), con 14 commensali per 750 euro e infine cenetta a cinque per 250. Poi dal cibo si passa ai gioielli. E via con i 300 euro erogati al gioielliere Passi; 400 euro presso la gioielleria Cesare Amici, dove tornerà a fare altri acquisti per 380 euro. Quindi la profumeria Michele Cellurale, 150 euro e Grassi Sport, 310 euro.

E poi l'intimo e la biancheria: Letizia sas, 110 euro. Prima di conoscere che tipo di sviluppo avrà l'indagine di Rieti, Rositani dovrà affrontare l'istruttoria interna di viale Mazzini. L'ex sindaco di Varapodio, appassionato di peperoncino e bergamotto, non si è mai segnalato per particolari iniziative per la televisione pubblica.

A parte la pomposa inaugurazione per la Festa del piccante di Rieti che, esattamente un anno fa, costrinse ad annullare una seduta del Cda Rai per consentire ai colleghi Alessio Gorla e Antonio Verro di partecipare al brindisi con ministri e sottosegretari del governo di Silvio Berlusconi. E soprattutto con il governatore Renata Polverini, che sbarcò nella piccola cittadina laziale con l'elicottero che la regione noleggia per spegnere gli incendi boschivi.

Proprio la Polverini e il sindaco Gianni Alemanno hanno "raccomandato" Rositani per il Cda insediatosi martedì mattina. Adesso Rositani avrà grosse responsabilità: è il consigliere più anziano, e dovrebbe rappresentare il braccio destro del presidente Anna Maria Tarantola (che aspetta l'investitura in Commissione di Vigilanza, passaggio non certo agevole).

Per dimostrare di volersi impegnare di più rispetto al passato, il giorno seguente la nomina politica in Vigilanza, Rositani è andato a occupare l'ufficio più grande al settimo piano di viale Mazzini. E mancano soltanto dieci giorni alla seconda edizione di "Rieti cuore piccante".

 

guglielmo RositaniROSITANI E POLVERINI ALLA FIERA DEL PEPERONCINO RIETI ROSITANI E ROMANI ALLA FIERA DEL PEPERONCINO DI RIETI AUGUSTO MINZOLINIALESSIO GORLA E MOGLIE antonio verro

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…