SPOSATO CON UNA DONNA, CAMBIA SESSO E LA CASSAZIONE CONFERMA IL MATRIMONIO: IN ITALIA C’È LA PRIMA COPPIA GAY!

Virginia Piccolillo per "Corriere.it"

Erano, e sono, una coppia felice. Lui è diventato lei. Senza chiederlo, né volerlo, si sono ritrovati automaticamente divorziati. Il caso delle due Alessandre, dopo una lunga battaglia legale, è da ieri all'attenzione della Corte costituzionale che dovrà decidere sul dubbio sollevato dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione: se la legge prevede che il divorzio debba essere chiesto da uno dei due coniugi, è legittimo lo scioglimento «imposto» del matrimonio per due persone divenute dello stesso sesso? O è un «vulnus alla famiglia?». Ma la Consulta dovrà pronunciarsi anche su un'altra serie di quesiti che potrebbero aprire la nostra legislazione alle unioni gay.

Nell'ordinanza 14329/13, firmata dal presidente Maria Gabriella Luccioli, si legge infatti che «l'univoca previsione» del divorzio, ignora «il rilievo primario di formazioni sociali in un contesto costituzionale in cui è largamente condivisa l'esigenza di riconoscere le unioni di fatto». E si aggiunge che le scelte appartenenti alla sfera emotiva e affettiva costituiscono il fondamento dell'autodeterminazione e «si esplicano al di fuori di qualsiasi ingerenza statuale».

I supremi giudici ricostruiscono la storia giuridica della coppia emiliana, che dopo la «rettifica» del sesso del marito, avvenuta nel 2009 dopo tre anni di matrimonio, dall'annotazione a margine del certificato anagrafico in cui lui cambiava anche nome ha scoperto come fossero cessati anche gli effetti dell'unione civile.

E citando diversi precedenti scrivono che: «Pur essendo l'ordinamento italiano tuttora caratterizzato dall'assenza di norme che attribuiscano il riconoscimento alle coppie di fatto formate da persone dello stesso sesso il rilievo costituzionale di tali unioni è stato sancito dalla Consulta», oltre alla Convenzione europea per i diritti dell'Uomo (Cedu). «La scelta di estendere il modello matrimoniale anche ad unioni diverse da quella eterosessuale è rimessa al legislatore ordinario. Non esiste un vincolo costituzionale», fanno notare.

Il matrimonio, spiegano i magistrati, è fondato sul «canone indefettibile del consenso». Il divorzio imposto «incide sul contenuto minimo» di questo diritto personalissimo. E «mina alla radice lo stesso diritto all'identità di genere che la rettificazione di sesso intende riconoscere».

«È una sentenza bellissima» esulta Anna Maria Tonioni, della rete a difesa delle coppie Lgbt, uno dei difensori delle due donne, «dice che possiamo scegliere di sposarci e dividerci perché non esiste vincolo costituzionale. Non si può sciogliere il matrimonio per legge come succedeva dopo la Rivoluzione Francese con la morte civile».

Ovviamente soddisfatta anche la mamma della neodonna: «Non hanno fatto male a nessuno. Visto che ci aggiorniamo all'Europa per pagare le tasse potremo aggiornarci anche in questo». E l'Arcigay ne approfitta per chiedere: «Ora si estenda il matrimonio alle coppie gay».

 

vladimir chirurgia plastica cambio di sesso come diventare donna cambio sesso x greta resize greta resize

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…