femminicidio

L’OSSESSIONE DELLE UNIONI CIVILI – I SENATORI DI BERLUSCONI BLOCCANO LA LEGGE SUL FEMMINICIDIO PERCHE’ INTRAVVEDONO IL RICONOSCIMENTO DEI FIGLI DELLE COPPIE OMOSESSUALI (?) – LE DEPUTATE DI SILVIO IN RIVOLTA: ALLA CAMERA LA LEGGE ERA STATA APPROVATA ALL’UNANIMITA’ ED ORA RISCHIA DI DECADERE

 

1. I VECCHIETTI DI FORZA ITALIA CONTRO FORZA GNOCCA

Alessandro Di Matteo per la Stampa

 

Alla Camera, lo scorso marzo, il provvedimento era passato senza nessun voto contrario, ma adesso le norme a favore degli orfani di vittime di femminicidio rischiano di bloccarsi al Senato, con il Pd che accusa il centrodestra e Fi che replica parlando di «opportunismo». Il caso è scoppiato a sorpresa ieri, anche se già mercoledì Fi, Lega e Gal avevano detto no alla procedura accelerata, ovvero alla possibilità di approvare in via definitiva la legge già in commissione Giustizia in sede deliberante, senza dover passare dall' aula.

 

MARIA ROSARIA ROSSI PAOLO ROMANIMARIA ROSARIA ROSSI PAOLO ROMANI

Non è solo una questione procedurale, perché poter approvare la legge già in commissione dà praticamente la garanzia che le norme diventino legge prima della fine della legislatura. Si tratta di misure che garantiscono, per esempio, il patrocinio gratuito agli orfani di vittime di femminicidio: in altre parole, sarà lo Stato a farsi carico delle spese processuali.

DEBORAH BERGAMINI - Copyright PizziDEBORAH BERGAMINI - Copyright Pizzi

 

E' poi previsto il sequestro conservativo dei beni del colpevole di femminicidio a «garanzia del risarcimento dei danni civili subiti dei figli delle vittime». Ci sono poi interventi per aiutare gli orfani negli studi e nell' inserimento nel mondo del lavoro e si istituisce un fondo per il sostegno medico e psicologico.

 

Per i senatori Fi, Lega e Gal, però, bisogna fermare tutto perché il disegno di legge riguarda anche «i figli delle unioni civili» e questo farebbe «rientrare dalla finestra» la questione dell' adozione per le coppie omosessuali «già affrontato in altra sede». La mossa aveva sorpreso le stesse deputate di Fi che alla Camera avevano avuto un ruolo di primo piano nel sostenere le norme.

 

stefania prestigiacomostefania prestigiacomo

Già mercoledì, prima dello stop, Mara Carfagna, Deborah Bergamini, Elena Centemero, Stefania Prestigiacomo e Lorena Milanato avevano provato a frenare i colleghi del Senato auspicando «una rapida approvazione della legge». Tentativo che però non è bastato. Ieri è partito all' attacco il Pd.

 

Maria Elena Boschi ha espresso «stupore e dispiacere per la scelta del gruppo di Forza Italia» e si è rivolta direttamente alle «ex ministre Carfagna e Prestigiacomo» perché «facciano cambiare idea ai loro colleghi del Senato. Perché rimandare una legge che si può approvare subito?». Per Anna Finocchiaro, poi, quella di Fi è una scelta «priva di senso: mi auguro ci siano ancora i margini per un ripensamento», mentre Ettore Rosato parla di «egoismo della destra».

maria elena boschi instagram  4maria elena boschi instagram 4

 

Le deputate di Fi rispondono accusando il Pd. Per la Bergamini «il Pd ci è montato sopra in modo del tutto strumentale, questo provvedimento è nato alla Camera grazie a Fi e in particolare alla Carfagna, vogliono distrarre dai loro guai».

 

In realtà un confronto dentro Fi c' è stato, la Carfagna e le altre sostenitrici del provvedimento si sono fatte sentire con i colleghi del Senato, spiegando che non è una buona idea mettere a rischio le norme per gli orfani di donne uccise dai propri compagni. Fatto sta che a fine giornata il capogruppo al Senato Paolo Romani ha aperto uno spiraglio spiegando che si potrà tornare alla procedura accelerata a condizione che vengano «superate imperfezioni tecniche. Forza Italia è indiscutibilmente a favore del rapido varo di un provvedimento che tuteli gli orfani dei crimini domestici: nessun rallentamento ».

 

2. CARFAGNA: FINO AD OGGI LA BOSCHI DOV’ERA?

A.L.M. per la Stampa

 

Onorevole Mara Carfagna, accoglie l' appello della Boschi ad approvare la legge sul femminicidio? Fi l' ha approvato alla Camera e c' è la sua firma.

CARFAGNA BOSCHICARFAGNA BOSCHI

«Lo notizia è che la Boschi c' è. Non è stata un interlocutore quando la proposta è stata approvata alla Camera, così come non ricordiamo sdegno e stupore di fronte ad una norma, inserita nella riforma del codice penale, che permette di estinguere il reato di stalking pagando. È stucchevole questo suo ergersi a paladina dei diritti a giorni alterni per sfruttare la ribalta mediatica».

 

Sì, va bene, ma i suoi colleghi al Senato hanno bloccato la legge che rischia di non essere approvata se venisse modificata al Senato. Ci sarebbe un altro passaggio alla Camera e siamo a fine legislatura.

«Non condivido la decisione dei miei colleghi senatori, non credo sia fondata l' obiezione sul riferimento ai figli delle unioni civili, ma sono rilievi fatti in buona fede. Non per affossare la legge, che è buona anche grazie agli emendamenti di Fi approvati a Montecitorio».

BOSCHI CARFAGNA 3BOSCHI CARFAGNA 3

 

Ci sono i tempi per approvare la legge o si tratta di un problema interno al suo partito?

« Non ci sono problemi interni al mio partito. Ho parlato con il capogruppo Romani e mi ha assicurato che si farà presto e bene. Ci sono errori materiali del testo da correggere e poi la legge verrà assegnata in sede deliberante».  

 

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