E’ MORTO UN EROE O TERRORISTA? - A 90 ANNI SE NE VA “SASÀ” BENTIVEGNA, L’UOMO CHE “ACCESE LA MICCIA” DELLE FOSSE ARDEATINE - PIAZZÒ L’ESPLOSIVO CHE UCCISE 30 SOLDATI TEDESCHI A VIA RASELLA NEL ’44 E PER RAPPRESAGLIA I NAZISTI DI KAPPLER AMMAZZARONO 335 CITTADINI ROMANI - DISSE: “NON MI SAREI MAI SOGNATO DI UCCIDERE, MA SONO STATO COSTRETTO A FARLO” - NEL 1968-1969 PARTECIPA ALLE LOTTE ANTIFASCISTE CONTRO I COLONNELLI GRECI…

Alberto Papuzzi per "la Stampa"

La morte ieri, a novant'anni, del partigiano romano Rosario Bentivegna riporta la luce della cronaca, nonché della polemica storiografica, su uno degli episodi più controversi e più discussi della resistenza italiana: l'attentato contro una colonna di soldati tedeschi, in via Rasella a Roma il 23 marzo del 1944. Il protagonista numero uno della vicenda, su cui sono andati spesi fiumi d'inchiostro, era stato appunto il ventiduenne Bentivegna, all'epoca comandante gappista con il soprannome di Paolo.

Nell'attentato erano rimasti uccisi trentatre tedeschi, mentre il gruppo dei gappisti coinvolti nell'azione non aveva subito alcuna perdita. La reazione dei comandi della Wehrmacht era stata durissima. Hitler in persona aveva chiesto violentissime rappresaglie. La vendetta, sanguinosa, era sfociata in una delle tragedie più atroci della storia della Resistenza: il drammatico eccidio delle Fosse Ardeatine, una storia che ancora oggi è ragione di emozioni e sdegni.

All'epoca Bentivegna è uno studente di medicina, in una famiglia di origine siciliana che vanta ascendenze risorgimentali. Nel suo albero genealogico si contano uomini politici sia mazziniani sia garibaldini. Un nonno è stato assessore a Roma con la giunta Nathan. Si può facilmente immaginare come queste tradizioni potessero ispirare in un giovane ideali di libertà e di coraggio. Infatti Bentivegna abbraccia la politica molto prematuramente: a soli 17 anni entra nel Gum, piccolo gruppo della sinistra trozkjista.

La sua figura ricorda molto da vicino quella dei giovani tedeschi della Rosa Bianca. Per le sue attività in ambito universitario viene controllato dalla polizia fascista, che infine lo arresta e lo tiene in carcere per non poco tempo. Nel 1943 decide di aderire al Pci, diventa quindi comandante di un gap, è spesso al centro di rischiose avventure, da vero combattente. Per un conflitto a fuoco sarà anche processato, ma gli si riconoscerà la legittima difesa.

Quel giorno di primavera, vestito come uno spazzino, spinge un carretto delle immondizie che nasconde un carico di dinamite. Lo lascia in via Rasella, dove deve passare, come ogni giorno, una colonna tedesca, di ritorno dalle esercitazioni. È lui ad accendere con tempestività la miccia: l'esplosione schianta la colonna, che viene anche dilaniata da bombe a mano lanciate dagli altri gappisti che partecipano all'azione. Il giorno dopo il colonnello Herbert Kappler, comandante della Gestapo a Roma, procede personalmente alla rappresaglia in una cava di via Ardeatina: la misura decisa è di dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso.

Le polemiche si accendono in pratica all'indomani stesso dell'attentato. In particolare il rappresentante della Democrazia cristiana nella giunta militare romana dichiara la sua disapprovazione, soprattutto per le tragiche conseguenze. Dopo la Liberazione, per decenni, esponenti della destra (ma non solo), confutano il fatto che l'attentato potesse essere considerato un'azione militare. Si sarebbe invece trattato di terrorismo. Gli ex gappisti romani, fra i quali uomini come Antonello Trombadori o Carlo Salinari, sostengono il valore simbolico dell'attentato, soprattutto perché mostrava la vulnerabilità di tedeschi e fascisti.

In quello stesso 1944, Bentivegna sposa Carla Capponi, anche lei studentessa di medicina, anche lei gappista romana, in seguito dirigente del Pci e dell'Udi, deputata dal 1953 al 1976, scomparsa nel 2000. Ma subito dopo le nozze Bentivegna parte per la Jugoslavia, dove deve occuparsi della collaborazione con i partigiani titini. Ritornerà in Italia quasi alla Liberazione, scribacchia qualcosa per l'Unità, ma poi riprende gli studi. Si laurea in medicina e fa per tutta la vita, anche con molte gratificazioni, il medico del lavoro.

Ma rimane un personaggio di straordinaria eccezionalità, romantico e romanzesco, se si pensa che nel 1968-1969 partecipa alle lotte antifasciste contro i colonnelli greci, mettendo un suo motoscafo d'altura a disposizione di chi avesse bisogno di muoversi o di espatriare.

Bentivegna, chiamato amichevolmente Sasà, amava parlare alle nuove generazioni: «Non mi sarei mai sognato di uccidere - disse a un recente incontro con gli studenti - ma sono stato costretto a farlo". Per Ernesto Nassi, vice presidente dell'Associazione dei partigiani, "era un uomo incantevole da ascoltare». Per Riccardo Pacifi, presidente della Comunità ebraica romana, «è morto un eroe».

 

Rosario BentivegnaRosario Bentivegna KAPPLER HERBERTAntonello Trombadorifosse ardeatineRICCARDO PACIFICI

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…