durigon salvini mussolini falcone e borsellino

DURIGON FUORI DAI MARON – IL SOTTOSEGRETARIO DELLA LEGA, FINITO NELLA BUFERA PER AVER CHIESTO DI CAMBIARE IL NOME DEL PARCO DI LATINA INTITOLATO A FALCONE E BORSELLINO PER DEDICARLO AL FRATELLO DI MUSSOLINI, HA LE ORE CONTATE: TUTTI LO ACCUSANO DI APOLOGIA DEL FASCISMO E IL M5S HA PRONTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA. PD, LEU, GLI EX GRILLINI E ALTRI DEL GRUPPO MISTO VOTERANNO A FAVORE, MA L'ULTIMA PAROLA TOCCHERÀ A DRAGHI CHE…

Ilario Lombardo per "la Stampa"

matteo salvini saluta claudio durigon foto di bacco (1)

 

Anche Luigi Di Maio chiede che Claudio Durigon si faccia da parte: «Le sue affermazioni sono molto gravi, ci aspettavamo delle scuse mai arrivate. A questo punto dovrebbe fare un passo di lato». La stessa richiesta era arrivata da Giuseppe Conte, presidente del M5S, ed Enrico Letta, segretario del Pd, ma il fatto che sia il ministro degli Esteri, uno dei più alti in grado nel governo a pretendere le dimissioni del sottosegretario leghista, che ha proposto di intitolare il Parco di Latina al fratello di Mussolini, lascia intuire quanto non si tratti solo di una polemica estiva per mantenere rovente lo scontro politico anche a Ferragosto.

 

matteo salvini con la mascherina di borsellino

Dal Pd e dal M5S si dicono certi che Mario Draghi, al momento giusto, chiederà a Durigon un passo indietro, come ha fatto per il manager Ugo De Carolis, designato all'Anas, e per la delega all'Aerospazio con il sottosegretario Bruno Tabacci, considerata in conflitto di interessi con l'assunzione del figlio a Leonardo. Sta di fatto che la mozione di censura del M5S è pronta. Hanno già detto che voteranno a favore Pd, Leu, gli ex grillini e altri del Gruppo Misto.

 

claudio durigon foto di bacco (3)

Anche il deputato di Forza Italia, Elio Vito, ormai battitore libero in casa berlusconiana dopo l'ok convinto alla legge contro l'omofobia, ha detto che voterà contro il sottosegretario all'Economia della Lega. I numeri per farla passare alla Camera dovrebbero esserci. Fino a ieri Matteo Renzi non ha parlato. Ha lasciato che lo facesse, per Italia Viva, Teresa Bellanova.

 

«Irricevibile, quella di Durigon è una bruttissima pagina» ha detto la viceministra renziana senza precisare però se il partito del senatore fiorentino voterà o meno la mozione. Tutti accusano Durigon di apologia del fascismo, per aver proposto di togliere i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a un parco di Latina per intitolarlo nuovamente ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce.

arnaldo e benito mussolini

 

È la seconda volta che Durigon, sindacalista ciociaro approdato alla Lega di Matteo Salvini, diventa motivo di imbarazzo per i colleghi di governo. La prima fu quando venne intercettato dal sito Fanpage mentre sosteneva di non essere preoccupato dalle indagini sulla Lega e sui 49 milioni di euro spariti, perché, disse, era stato il partito a promuovere il generale della Guardia di Finanza che seguiva l'inchiesta.

claudio durigon

 

Questa volta però i simboli antimafia che ha toccato fanno vibrare di indignazione oltre metà Parlamento. La mozione va calendarizzata ma l'ultima parola toccherà comunque a Draghi. Deve essere il premier a rimuoverlo, sapendo che una mozione votata a maggioranza è di fatto una sentenza di cui è difficile non tener conto.

durigonCLAUDIO DURIGONclaudio durigon 2CLAUDIO DURIGON 1claudio durigon foto di bacco (1)claudio durigon 1CLAUDIO DURIGON MATTEO SALVINI

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