IOR, MAMMETA E TU - NELLA SVENDITA DEGLI IMMOBILI DELLO IOR C’È ANCHE RENATA POLVERINI - A DICEMBRE 2002, ACQUISTÒ DALLA BANCA DEL PAPA UN GRANDE APPARTAMENTO NEL QUARTIERE DI SAN SABA

da “l’Espresso

 

Angelo Caloia ex. Presidente IORAngelo Caloia ex. Presidente IOR

Un imprenditore romano con la passione della motonautica. Schermi off shore e società usa e getta, create e liquidate nel giro di pochi mesi. E poi privati cittadini e personaggi politici come l'ex governatrice del Lazio, Renata Polverini. Un'inchiesta dell'Espresso rivela i nomi di alcuni dei protagonisti della colossale girandola immobiliare messa in moto dallo Ior tra il 2002 e il 2008.

 

Affari da decine di milioni su sui ora la magistratura del Vaticano ha aperto un'indagine che coinvolge Angelo Caloia, per 20 anni, fino al 2009, presidente della banca della Santa Sede. Proprio ieri Caloia, sotto inchiesta per peculato, ha annunciato le sue dimissioni da tutti gli incarichi del gruppo Intesa, tra cui la presidenza della Seb, con base nel paradiso fiscale del Lussemburgo.

 

Le carte del promotore di giustizia vaticano, equivalente al procuratore della Repubblica italiano, parlano di un tesoro di almeno 57 milioni accumulato via via nel tempo registrando un valore di vendita degli immobili inferiore a quanto dichiarato nei libri contabili dell'istituto di credito. La liquidazione del patrimonio immobiliare dello Ior, proprietario di decine di palazzi e terreni in gran parte concentrati a Roma, ha attirato gli interessi più diversi.

POLVERINI POLVERINI

 

L'Espresso ha scoperto che a novembre del 2004 la società Collina Verde ha comprato per oltre due milioni di euro dallo Ior un'intera palazzina di quattro piani con appartamenti da dieci locali ciascuno nella zona dell'Aventino, una delle più ambite (e costose) della capitale. A chi fa capo Collina Verde, che risulta amministrata da un professionista romano? L'intero capitale (10.200 euro) è intestato alla Woodhill Homes Limited di Londra, gestita da un fiduciario. E qui la ricerca si ferma. Le carte inglesi, infatti, non offrono nessuna indicazione sui proprietari delle quote di quest'ultima società.

 

Renata Polverini, ora deputata di Forza Italia, a dicembre del 2002 (a quei tempi era ancora sindacalista Ugl) acquistò dalla banca del Papa un grande appartamento nel quartiere romano di San Saba.

 

SEDE DELLO IOR SEDE DELLO IOR

Per trovare chi ha scommesso decine di milioni sui palazzi targati Ior bisogna invece seguire le mosse di un'altra società romana, la Marine Investimenti Sud, che nel 2002, quando partì la giostra immobiliare, faceva capo alla finanziaria lussemburghese Longueville. Un paio di anni fa, però, la holding è stata rimpatriata e adesso, dietro lo schermo della fiduciaria Finnat, risulta controllata dall'imprenditore romano Serafino Barlesi, più volte vincitore di gran premi organizzati in giro per il mondo.

 

A partire dal 2002, la Marine Investimenti Sud ha fatto fa incetta di palazzi messi in vendita dallo Ior. In qualche caso, però, si è trattato di una toccata e fuga. In via Boezio, per esempio, nel cuore del quartiere Prati, la società romana ha comprato in blocco dalla banca vaticana quattro grandi appartamenti nel dicembre del 2002. Questione di pochi mesi e quegli stessi immobili avevano già trovato un altro acquirente.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…