luca palamara riccardo fuzio

UN CAVALLO DI TROJAN CHE RISCHIA DI FARE A PEZZI LA MAGISTRATURA - RIUSCIRANNO QUEI 3-4 MAGISTRATI RIMASTI FUORI DALLE CHAT DI PALAMARA A SANZIONARE LE DECINE CHE INVECE SONO COINVOLTE? UNA TASK FORCE IN CASSAZIONE È STATA SCHIERATA PER ANALIZZARE UNA A UNA LE INTERCETTAZIONI - A PRENDERE LA DECISIONE È STATO GIOVANNI SALVI, CHE ALLA CARICA DI PROCURATORE GENERALE È ARRIVATO GRAZIE ALLO SCANDALO: IL SUO PREDECESSORE, RICCARDO FUZIO, SI È DOVUTO DIMETTERE PER GLI SCAMBI CON PALAMARA

 

Luca Fazzo per “il Giornale

 

Non si era mai visto prima: da ieri in Cassazione una task force di magistrati scende in campo per punire i colleghi finiti nel gorgo del caso Palamara. Mentre anche al Csm, su richiesta dei consiglieri laici della Lega, viene aperta una pratica sulle intercettazioni uscite dalle chat dei magistrati.

luca palamara 5

 

Di fronte alla dimensione sterminata del materiale accumulato, e al numero di toghe che dovranno finire sotto tiro, il procuratore generale della Cassazione ha disposto che a occuparsi del caso non sia un solo sostituto, ma una intera squadra, per analizzare una per una le intercettazioni e i messaggi scoperti dalla Guardia di finanza grazie al telefonino di Luca Palamara, ex presidente dell' Anm e ex membro del Csm.

 

giovanni salvi foto di bacco (1)

A prendere la decisione è stato Giovanni Salvi, che alla carica di procuratore generale è arrivato grazie allo scandalo: il suo predecessore, Riccardo Fuzio, si è dovuto dimettere proprio in seguito alle sue intercettazioni con Palamara. Prima di dover lasciare, Fuzio aveva già avviato l' azione disciplinare contro lo stesso Palamara e contro gli ex membri del Csm che si sono dovuti dimettere per i rapporti col collega (Cartoni, Criscuoli, Lepre, Morlini e Spina).

 

Nei confronti del solo Palamara, in attesa dell' esito del procedimento disciplinare, è già scattata la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. C' è poi il caso di Cosimo Ferri, deputato di Italia Viva ma anche magistrato in aspettativa, anche lui intercettato spesso insieme a Palamara e sotto procedimento disciplinare: aveva chiesto che la Corte Costituzionale dichiarasse inutilizzabili le sue conversazioni per violazione dell' immunità parlamentare, ma ieri la Consulta ha dichiarato inammissibile il suo ricorso.

 

riccardo fuzio 2

Adesso, però, tocca a tutti gli altri: i magistrati di tutta Italia i cui contatti irrituali con Palamara non sono stati ascoltati in diretta durante le indagini del giugno 2019, ma ricostruiti a ritroso grazie alle chat conservate nel cellulare dell' indagato.

 

É una mole di materiale che il pg della Cassazione ieri quantifica in «decine di migliaia di sms e chat», pur specificando che si tratta di messaggi «in larga parte di contenuto estraneo all' oggetto delle procedure». Vero, la Procura di Perugia ha depositato e mandato in Cassazione praticamente tutto quanto trovato nel telefono, compreso materiale privato privo di qualunque valenza sia penale che disciplinare.

 

Però, in questo mare di conversazioni, ci sono quelle che un significato ce l' hanno, grave ed esplicito, e riguarda le manovre sottobanco e i mercanteggiamenti per promozioni e trasferimenti negli uffici giudiziari più importanti d' Italia: trattative cui partecipano esponenti di tutte le correnti, nessuna esclusa, della magistratura italiana. Ora Salvi e i suoi sostituti dovranno valutarle una per una, e decidere quali siano - linguaggio a parte - peccati veniali, e quali non siano in alcun modo perdonabili.

cosimo ferri 3

Non sarà facile, ma Salvi promette: faremo in fretta.

Paolo Criscuoli Antonio Lepre CORRADO CARTONI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…