QUANDO (E QUANTO!) LA BANCA PAGA PER IL CRAC – DEUTSCHE BANK RAGGIUNGE UN ACCORDO DA 900 MILIONI CON GLI EREDI DEL MAGNATE DEI MEDIA KIRCH PER IL DANNO ALL’IMMAGINE, SEGUITO DAL FALLIMENTO, CAUSATO AL GRUPPO NEL 2002

Carlotta Scozzari per Dagospia

Transazione storica per Deutsche Bank. La banca tedesca guidata dai due amministratori delegati Anshu Jain e Juergen Fitschen ha messo sul piatto la cifra record di 900 milioni di euro, pari a oltre 1,2 miliardi di dollari, per chiudere il contenzioso con gli eredi del magnate dei media Leo Kirch, scomparso nel 2011 all'età di 85 anni.

L'accordo consiste nel pagamento di 775 milioni più interessi e una somma aggiuntiva per rimborso dei costi che dovrebbe portare il totale fino a un massimo di 925 milioni. La transazione dovrebbe avere un impatto negativo pari a circa 350 milioni di euro sull'utile ante imposte realizzato dall'istituto di credito nell'ultimo trimestre del 2013.

La vicenda durava dal lontano 2002, quando l'ex amministratore delegato di Deutsche Bank Rolf Breuer, poi diventato presidente, in una intervista alla televisione, aveva messo in dubbio l'affidabilità creditizia di Kirch. Pochi mesi dopo l'intervista, la Kirchmedia era fallita. E il suo numero uno non se l'era fatto dire due volte e aveva fatto causa alla banca tedesca, accusata di avere violata la riservatezza sui propri clienti, chiedendole 2 miliardi di euro di danni.

"Con l'accordo di oggi abbiamo risolto una controversia legale che andava avanti da tempo. Abbiamo intenzione di compiere ulteriori progressi nel 2014", hanno commentato gli ad di Deutsche Bank Fitschen e Jain. Quel che è certo è che l'accordo raggiunto con gli eredi di Kirch consente all'istituto di credito tedesco di accorciare la lunga lista di contenziosi, inchieste e pendenze varie con cui deve fare i conti. Già tra il 2012 e il 2013 Deutsche Bank aveva dovuto pagare qualcosa come 5 miliardi di euro in contenziosi.

 

DEUTSCHE BANK LEO KIRCH Leo Kirch

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