L’ULTRADESTRA FA FLOP – A UN ANNO DALLA TRAGEDIA DI CHARLOTTESVILLE, A WASHINGTON SFILANO GLI IDENTITARI BIANCHI E GLI "ANTIFA" IN UN CONTRO-CORTEO - NONOSTANTE LE TENSIONI DELLA VIGILIA E LA CITTA' BLINDATA, LA PARTECIPAZIONE E' STATA MODESTA: SOLO QUALCHE SVALVOLATO CON SIMBOLI PAGANI E BANDIERE CHE SI RICHIAMANO ALL'ESOTERISMO MAGICO
Francesco Semprini per “la Stampa”
L' appuntamento era alle 14 locali (le 20 in Italia) alla Stazione di Vienna, in Virginia, da dove un servizio di autobus portava verso la fermata della metro Foggy Bottom di Washington Dc. Da lì il concentramento per il corteo previsto nel giro di un' ora e quindi la marcia su Lafayette Square.
È iniziato così il pomeriggio dell' ultra destra raccolta sotto la sigla «Unite the right 2» (Unire la destra un anno dopo) che si è data appuntamento nella capitale americana a un anno dalla tragedia di Charlottesville.
Un raduno a cui ne è corrisposto un altro, di segno opposto, che ha visto una Washington torrida e blindata. La parola d' ordine era «nessun contatto», «nessuno scontro» e soprattutto «nessuna vittima».
Il ricordo di un anno fa Il ricordo di quanto accaduto dodici mesi fa nella città della Virginia è ancora vivo. Una tragedia figlia di un dibattito nato sulla demolizione delle statue confederate e sfociato in una manifestazione finita in tragedia.
RYAN KELLY PREMIO PULITZER PER L AUTO DEL SUPREMATISTA BIANCO A CHARLOTTESVILLE
Con la morte di una dimostrante, la 32enne Heather Heyer, travolta da una macchina lanciata contro la folla da un sostenitore di estrema destra. Un anno dopo l' ultra destra e il popolo degli oppositori sono di nuovo in piazza autorizzati a sfilare, entrambi, nel nome del primo emendamento, quello sulla libertà di espressione.
Ma non senza timori, e in un clima blindato che già dalle prime ore della giornata ha fatto registrare strade chiuse, polizia schierata e tensione. Da una parte lo slogan «Unite the right 2» dall' altra «No al nazismo» recitato dal popolo della «resistenza». Da una parte il corteo di Jason Kessler, organizzatore di «Unite the right», e dei suoi sostenitori, più o meno affiliati a gruppi come gli alt-right di Vanguard America e gli identitari bianchi di «Identity Evropa».
jason kessler unite the right 3
I militanti con elmetti e scudi dalla inconfondibile araldica della mitologia nibelunghesca o dell' esoterimo di destra, fino a passare per la Roma antica e il Ventennio. Dall' altra la resistenza guidata da Brian Becker, direttore esecutivo di Answer Coalition - gruppo di sinistra che è fra le sigle presenti alla contro-manifestazione - che ha esortato i suoi a «essere forti, decisi, calmi, dignitosi».
C' erano poi gli attivisti dalla galassia AntiFa e gli «identitari neri» sul modello di «Black Lives Matter» o gli emuli delle datate Pantere nere. Fin dalla mattina allineati proprio nel parco di Lafayette Square con cartelli contro il nazismo, contro il Kkk, contro l' odio razziale.
La condanna di Trump
Il presidente Donald Trump ha seguito la manifestazione dal New Jersey, dove sta trascorrendo le vacanze nel Golf Club di sua proprietà a Bedminster. Anticipando tuttavia l' anniversario di Charlottesville con un messaggio di sabato, inviato via Twitter, in cui ha condannato tutte le forme di razzismo e lanciato un appello all' unità. Una condanna che invece lo scorso anno, dopo i fatti della Virginia, tardò ad arrivare.
«Gli scontri a Charlottesville un anno fa portarono a morte e divisioni senza senso. Dobbiamo essere uniti come nazione» ha scritto il presidente.
Parole che sembrano rispondere al doloroso appello rivolto poche ora prima da Susan Bro, la mamma di Heather Heyer: «Cosa vorrei che si ricordasse di mia figlia? Vorrei che ognuno si ricordasse di avere il dover di combattere contro l' odio».