TIM WALZ HA LA FACCIA SIMPATICA MA HA UN GROSSO PROBLEMA: GLI AMERICANI NON SANNO CHI SIA – IL 57% DEI CITTADINI STATUNITENSI NON CONOSCE IL CANDIDATO VICEPRESIDENTE DI KAMALA HARRIS – LEI L’HA SCELTO (COME TRUMP CON VANCE) PER RAFFORZARE LA SUA BASE: È CONSIDERATO PROGRESSISTA, MA ALLO STESSO TEMPO HA L’ESPERIENZA DA VETERANO E L’ALLURE DA VECCHIO ZIO BONARIO DI BIDEN. ANCHE SE HA LA STESSA ETÀ DI KAMALA (MA SEMBRA IL PADRE)
TIM WALZ E KAMALA HARRIS COME SCEMO E PIU SCEMO - MEME
1. SONDAGGI, TIM WALZ SCONOSCIUTO ALLA MAGGIORANZA DEGLI AMERICANI
(ANSA) - Una quota significativa di elettori non sa chi sia Tim Walz, scelto ieri da Kamala Harris come suo 'running mate' nella corsa alla Casa Bianca: un sondaggio Abc/Ipsos di fine luglio ha rilevato che il 57% non sa chi sia, la percentuale più alta tra tutti i nove candidati dem che erano stati selezionati per la carica di vicepresidente, mentre un altro 29% afferma di non avere alcuna opinione su Walz.
Allo stesso modo, un sondaggio Npr/Pbs/Marist ha rilevato che il 71% degli elettori non è sicuro di chi sia Walz o non ne ha mai sentito parlare, rispetto al 53% che ha detto lo stesso del governatore della Pennsylvania Josh Shapiro e al 52% del senatore Mark Kelly, D-Ariz., gli altri due finalisti per il tandem dem.
TIM WALZ AGENTE CINESE PER GLI ACCOUNT TRUMPIANI
Dei tre, Walz ha avuto il più basso indice di gradimento nazionale (17%) nel sondaggio Npr/Pbs/Marist, rispetto al 25% che ha visto favorevolmente Shapiro e al 31% che ha visto positivamente Kelly, anche se i risultati sono stati probabilmente distorti dalla scarsa familiarità degli elettori con Walz, che ha anche avuto il più basso indice di persone a sfavore nel sondaggio, al 12%.
JD Vance, il vice di Donald Trump, ha avuto un indice di disapprovazione più alto (43%) e un indice di approvazione più alto (34%) rispetto a Walz, in parte perché solo il 23% degli americani non aveva familiarità con il senatore dell'Ohio, secondo il sondaggio Npr. Walz è relativamente popolare in Minnesota, dove il 56% degli intervistati intervistati da SurveyUsa a luglio ha affermato di approvare il lavoro che sta svolgendo. Secondo Morning Consult Walz ha un indice di approvazione del 54%, anche se non è tra i primi 10 governatori più popolari della nazione.
2. PROGRESSISTA E CONCRETO L’EX PROF DI STORIA CHE SA PARLARE DRITTO AGLI ELETTORI DEL MIDWEST
Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
[…] Tim Walz insegnava storia e geografia e allenava una squadra di football delle superiori in Minnesota quando corse per il Congresso: è stato deputato per 12 anni di un’area rurale che propende per i repubblicani, ora è al secondo mandato come governatore dello Stato.
Entrò nella Guardia nazionale a 17 anni: ha prestato servizio sia in patria che all’estero per 24 anni. Ne aveva 19 quando suo padre morì di cancro e la famiglia andò avanti grazie agli assegni dell’assistenza sociale.
Ha insegnato in Cina e parla la lingua. Possiede fucili per la caccia, ma è a favore delle regolamentazioni sulle armi. Ha due figli con Gwen, conosciuta quando insegnavano nel natio Nebraska: la ventenne Hope («speranza» perché nata grazie alla fecondazione in vitro e trattamenti di fertilità) e Gus, che fa le superiori.
Walz ha l’aspetto e il linguaggio di quell’elettorato bianco che i democratici hanno perso negli Stati in bilico. E ha l’autenticità e la genuinità che a volte mancano a Harris, almeno nella percezione che ne hanno gli elettori. Sa usare un linguaggio immediato: se Biden parla di «minaccia alla democrazia», Walz ha coniato la frase «weird» per definire Trump e il suo vice J.D. Vance […]. «Che gente strana: vogliono bandire i libri, entrare nella vostra stanza d’ospedale. Sono terribili in politica estera, per l’ambiente, non hanno un piano per la sanità eppure continuano a parlare della classe media…».
Walz, però, è una scelta debole secondo alcuni: un sessantenne, coetaneo di Harris, che dimostra dieci anni di più. E benché sembra aver influito la volontà di Harris di non inimicarsi la sinistra del partito democratico che preferiva lui ad altri candidati, anche Walz è comunque attaccabile. Harris viene descritta dai repubblicani come una pericolosa estremista di sinistra: ora definiscono l’accoppiata con Walz la prova che ha ceduto ai «radicali» del partito.
[…] Quando il 18% degli elettori del Minnesota, nelle primarie, ha votato «uncommitted» (per protesta contro Biden su Israele), Walz ha affermato: «Dobbiamo riportare all’ovile queste persone, ascoltarle, prenderle sul serio. Il loro messaggio è chiaro: dicono che la situazione è intollerabile e possiamo fare di più». Ora viene accusato dalla Republican Jewish Coalition di avere simpatizzato troppo con Ilhan Omar, deputata di origine somala del suo Stato.
Ma soprattutto, viene attaccato perché nell’estate 2020 dopo l’assassinio dell’afroamericano George Floyd da parte della polizia, quando le proteste si trasformarono in rivolte che danneggiarono e saccheggiarono 200 negozi di Minneapolis, il governatore esitò nell’uso della forza.
«Permise alla folla di bruciare una stazione di polizia nel centro di Minneapolis», ha scritto Matt Walsh del sito The Daily Wire . «Quello che il mondo ha visto dopo l’omicidio di George Floyd è il dolore viscerale della comunità che cerca di capire come andare avanti», disse allora Walz, ma poi riconobbe che c’era stato «un terribile fallimento» della Guardia nazionale .
3 - IL PROF DI GEOGRAFIA CON L’ARIA DA ZIO BONARIO CHE DIFENDE I LAVORATORI E PIACE ALLA SINISTRA
Estratto dell’articolo di Gianni Riotta per “la Repubblica”
[…] La carriera da governatore di Tim Walz non è stata semplice. Quando si è candidato in Minnesota, nel 2018, era centrista, apprezzato dalla National Rifle Association, lobby delle armi, e dalla rivista Gun&Ammo, ma la strage di San Valentino del 2018 a Parkland, Florida, con lo studente razzista Nicolas Cruz a sterminare 17 compagni, gli fa cambiare idea sul porto d’armi.
Resta, invece, favorevole all’uso sportivo di fucili e munizioni, e sfida J.D. Vance, ex marine: «Lo batto nella caccia ai fagiani ».Il Minnesota ha una storia politica originale, il partito democratico locale ha generato due vicepresidenti, H.H. Humphrey con Johnson nel 1964 e Walter “Fritz” Mondale con Carter nel 1976, ma entrambi furono sconfitti per la presidenza, il primo nel 1968 da Nixon, il secondo nel 1984 da Reagan.
È laboratorio di innovazione industriale, nastro adesivo e Post it sono nati là, il centro sanitario miglior d’America, Mayo Clinic di Rochester, incuba start up biomediche, ricerche su genoma e staminali, brand leader, 3M Drug Delivery System, Abbott Lab, R&D Systems.
Ma il distretto che eleggeva Walz alla Camera resta rurale, campi di barbabietole, soia, granturco, allevamenti di maiali e tacchini, etanolo.
Molte fattorie vanno in bancarotta per la concorrenza dei monopoli, miniere e industria del legname pagano pegno alle regole ecologiche. Il Minnesota produce l’85% dei minerali usati dalle acciaierie Usa, eppure gli operai siderurgici scemano, dai 9.000 del 1998 ai 6.500 del 2023.
Da governatore Walz vede da vicino le Due Americhe che decideranno la corsa con Trump. La popolazione delle Twin Cities, area metropolitana con le città di Saint Paul e Minneapolis, 3,7 milioni di abitanti, 6.300 miglia quadrate, università, multiculturalismo, innovazione, diritti, gender, identità, tecnologia vota democratico con il Quinto Distretto ad eleggere la deputata musulmana radicale Ilhan Omar, somalo-americana.
il meme di donald trump su jd vance
La Contea di Morrison però, popolazione 34.000, dedita all’allevamento dei bovini, vota al 75,8% per Trump nel 2020, è bianca, odia il movimento Woke. La deputata trumpiana Michelle Fischbach, antiabortista viscerale, urla “Basta Minnesota isola abortista!” Secondo la rivista di sinistra The Nation «Kamala Harris ha scelto Walz per riportare il partito alle radici dei lavoratori», i democratici in Minnesota discendono dal Farmer- Labor Party progressista fondato nel 1918 e fuso in seguito con i Dem, che sulle schede ne esibiscono ancora la sigla.
Vero, ma fino a un certo punto, dapprima il governatore era centrista su lavoro, ambiente, diritti, poi si è spostato a sinistra, specialmente dopo l’assassinio del cittadino nero George Floyd, strangolato a Minneapolis da un poliziotto bianco nel 2020, innescando proteste nell’intera nazione con 19 morti e 14.000 arresti, seguite da riforme garantiste contro la brutalità.
Lo guida l’esperienza, non una filosofia, «per ripagare i debiti contratti in ospedale durante gli ultimi giorni di papà, mia madre lavorò 10 anni, per questo serve la mutua»; «depenalizziamo la marijuana, ho ridato il voto a 55.000 ex detenuti per reati minori ». Nel tempo libero niente golf, mani sporche di olio per aggiustare la International Scout, station wagon vintage 1979 e casseruole al forno Tater Hot Tot, tradizionale pasticcio di carne, con lattina di bibita Mountain Dew, dopo una multa per guida in stato d’ebrezza Walz è astemio; playlist il Nobel Bob Dylan, nato a Duluth, Minnesota, “Forever Young” canticchiando i versi «possa tu crescere da giusto, possa essere sincero, restare sempre giovane ». […]