TRUMP COPIA BERLUSCONI - LASCIO TUTTE LE MIE AZIENDE. AI FIGLI - IL TYCOON SI DICE PRONTO A RISOLVERE IL CONFLITTO D'INTERESSI - IL RUOLO DELLA PROLE - IVANKA ASSISTE AGLI INCONTRI DEL PADRE CON IL PREMIER GIAPPONESE E PARTECIPA AL TRANSITION TEAM CON IL MARITO - COMPLICATO IL BLIND TRUST
Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera
Il neopresidente e l' immobiliarista non possono più convivere. Donald Trump ne prende atto con quattro tweet di primo mattino. Innanzitutto l' annuncio: «Il 15 dicembre terrò un' importante conferenza stampa a New York con i miei figli per spiegare che sto per lasciare il mio grande business in perfetto ordine per concentrarmi in pieno sul governo del Paese».
Poi un passaggio che ha subito acceso le discussioni: «Farò tutto ciò in conformità alla legge. Sento quanto sia visivamente importante che, come presidente, non ci sia alcun tipo di conflitto di interesse. Quindi stiamo preparando i documenti legali per fare in modo che io sia completamente escluso dalla gestione degli affari del mio gruppo».
trump e mike pence circondati da famigliari
Nelle ultime settimane, dopo la vittoria delle elezioni dell' 8 novembre, Donald Trump ha continuato ad alternare il vecchio status di imprenditore con la nuova carica di capo della nazione. Con difficoltà e imbarazzi crescenti. Da una porta entravano Rudy Giuliani o Mitt Romney per discutere di politica estera, mentre dall' altra uscivano partner d' affari arrivati dall' India. Ora il tycoon promette una soluzione definitiva. Quale?
Nei giorni scorsi un editoriale del Wall Street Journal indicava due opzioni drastiche. Primo: Trump conferisce tutto il suo patrimonio in un «blind trust», cioè in un fondo di gestione completamente indipendente e inaccessibile. Secondo: vende semplicemente tutto e investe il ricavato in operazioni di tesoreria a lungo termine.
la famiglia trump durante l intervento di ted cruz
Ma tutte e due le possibilità sono molto complicate. La «Trump Organization» è un gruppo composto da cinque settori e con diramazioni in diversi Paesi del mondo. Ci sono, per esempio, Hotel Trump ovunque, da Washington, appena inaugurato, a Rio de Janeiro. Poi ecco i 18 resort-campi da golf: dalla Scozia a Dubai. Le Torri con gli appartamenti in vendita o in affitto: sono 24 negli Stati Uniti, da New York a Las Vegas, più altre 8 sparse nel mondo: dall' India a Dubai; da Istanbul alle Filippine. Infine le vigne e altre società varie.
Si può ragionevolmente pensare che tutto questo universo possa essere venduto in tempi brevi? Trump replica che «non è come disfarsi di azioni in Borsa». Difficile dargli torto. Solo l' effetto annuncio, peraltro, costringerebbe a una cessione al ribasso. Alcuni collaboratori di Trump fanno notare come il tycoon non abbia alcuna intenzione di rinunciare all' impero di famiglia, fondato da Fred, il padre di Donald, il costruttore di garage e di case nel Queens degli anni Trenta.
donald trump con il padre fred senior
Resta il «blind trust», lo strumento scelto dai predecessori del nuovo presidente. Ma anche qui c' è un grosso problema. Nell' intervista collettiva alla Cbs , trasmessa il 13 novembre, il clan Trump spiegò all' America come si sarebbero divisi i compiti con il patriarca alla Casa Bianca. La figlia Ivanka e il terzogenito Eric assicurarono che non si sarebbero occupati di politica, bensì delle aziende. Donald jr., il maggiore, restò sul vago.
Che cosa è successo da allora? La confusione, la commistione dei ruoli sono aumentate. Il neopresidente ha piazzato Donald jr., Ivanka ed Eric nel «transition team», il comitato che sta gestendo il passaggio delle consegne alla Casa Bianca. La stessa Ivanka, inoltre, è spesso presente quando il padre è a colloquio con i leader internazionali. È ormai un classico la fotografia che la ritrae nella penthouse di «The Donald», seduta su una poltrona, mentre partecipa al vertice informale tra Trump e il premier giapponese Shinzo Abe.
donald con i genitori fred e mary anne trump e la prima moglie ivana
Per il momento, dunque, i figli non si sono affatto defilati dai dossier politici. Insieme con il marito di Ivanka, Jarek Kushner, intervengono, tanto per fare un esempio, nel processo delle nomine. Ma anche le parole twittate ieri mattina da «The Donald» sono ambigue. Che cosa significa «restare fuori dalla gestione degli affari»? Il sospetto è che Trump voglia comunque mantenere la titolarità formale delle aziende oppure tenerle sotto controllo indiretto, dialogando con i figli. Magari a cena, nei weekend, lontano dalla Casa Bianca.