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IL DRAGONE È PRONTO A "TAPPARE I BUCHI" DI USA E RUSSIA - DI FRONTE AL CAPOVOLGIMENTO DELL'ORDINE MONDIALE BY TRUMP, XI JINPING STA FERMO, ASPETTA IN SILENZIO E MANDA AVANTI I SUOI "MANDARINI" CON LA MASCHERA DELLA POTENZA AFFIDABILE: "SI STA APRENDO UNA FINESTRA PER LA PACE" - IL DILEMMA DEL REGIME CINESE: VUOLE STABILITA' PER I COMMERCI TRATTANDO CON GLI USA, MA RISCHIA DI FINIRE ISOLATO SE LA RUSSIA TORNA NEL G8 (CHI VENDERÀ A PECHINO GAS LOW COST?). PECHINO È PRONTA A SOSTENERE L'IRAN SE MOSCA ABBANDONA L'AYATOLLAH - IL RUOLO DELL'EUROPA: I LEADER UE, OFFESI DA TRUMP, SONO PRONTI A SPALANCARE LE PORTE ALLE MERCI CINESI. E
DAGOREPORT
Per un potere che si fonda sulla "lunga marcia", il tempo è un concetto relativo. Xi Jinping non ha mai avuto fretta, e non ce l'ha neppure di fronte al totale capovolgimento dell'ordine mondiale messo in atto da Donald Trump.
Il piano dell'immobiliarista traslocato alla Casa Bianca è chiaro: vuole strappare la Russia dall'abbraccio mortale con la Cina, titillando l'ego di Putin e facendogli notare che sta diventando un vassallo del Dragone.
DONALD TRUMP E VLADIMIR PUTIN - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
L'obiettivo, dichiarato, di Trump, è far tornare Mosca nell'orbita euro-atlantica, in una riedizione del G8 di Pratica di Mare (la stretta di mano tra Bush e Putin, chez Berlusconi, nel 2002), e lasciare solo il vero nemico degli Usa, la Cina di Xi. Se n'è accorto anche il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko, non proprio un fulmine di guerra, che oggi ha voluto annunciare pubblicamente con dispiacere: "Gli Usa cercheranno di mettere i russi contro i cinesi, e i russi non possono permettere questo".
Certo, Trump, come Dago-dixit, la fa facilissima, ignorando completamente l'arduo percorso che serve per raggiungere l'obiettivo (come gli ha fatto presente Mohammed Bin Salman, che pure è un suo alleato di ferro).
putin berlusconi bush pratica di mare
Il tycoon non sbaglia quando pensa che la Cina avrebbe tutto da perdere da un decoupling con la Russia: Mosca fornisce gas e petrolio a bassissimo costo al regime comunista asiatico, ma che succederà se le si riapre il mercato europeo? "Mad Vlad" potrebbe tornare a rifilare il suo metano agli europei, lasciando le industrie cinesi senza energia.
Come scrive Ettore Sequi sulla "Stampa: La Cina ha tratto grandi vantaggi dall’isolamento russo, trasformando Mosca in un junior partner sempre più dipendente. Se Trump riuscisse a scardinare questa dipendenza, Pechino perderebbe un alleato strategico e si troverebbe indebolita nella sua competizione con Washington".
Allo stesso tempo, il "macellaio di Mosca" (copyright Biden), non avrebbe più alcuna convenienza a stare dalla stessa parte degli ayatollah di Teheran: la battaglia dell'Iran per la distruzione di Israele non interessa a Putin, che si è alleato con "l'asse della resistenza" soltanto per ragioni di convenienza. Escluso dai consessi internazionali, ha ottenuto legittimità con i paesi in via di sviluppo, e si è assicurato una fornitura dei famigerati droni kamikaze Shahed.
MANIFESTAZIONE CONTRO TRUMP, PUTIN E I NAZISTI DI AFD A BERLINO
Ma se la ricca Europa torna a essere un mercato disponibile, che je frega a Putin (che peraltro con i musulmani non ha ottimi rapporti interni, dai tempi della guerra di Cecenia che cementò il suo potere nel 2000) di mettersi al tavolo con i con-turbanti sciiti d'Iran?
Ecco che il silenzio di Xi Jinping tornerebbe attuale. Non esponendosi, ma lavorando sempre sotto traccia, la Cina potrebbe mettere il cappello su Teheran, a suon di investimenti. Del resto, anche su Gaza il suo posizionamento è sempre chiaro: in culo all'Occidente e ai suoi alleati come Israele, viva chi prova a compromettere l'imperialismo americano (i terroristi di Hamas sì, la democratica Tel Aviv no...)
xi jinping vladimir putin - vertice brics a Kazan
E l'Europa? Come da vecchio slogan merkeliana ("La pace attraverso il commercio") non vede l'ora di tornare a fare affari con tutti, sfruttando come "ritorsione" la guerra commerciale di Trump.
I dazi del tycoon, e il suo "tradimento" verso l'Ucraina, darebbero all'UE la scusa per spalancare le gambe e farsi "penetrare" dalle aziende cinesi. Cosa che, peraltro, sta già avvenendo, basti vedere l'offensiva mediatico-pubblicitaria della casa automobilistica Byd, leader delle macchine elettriche....
MEME TIME - VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP
MOSCA,'SBAGLIATO PENSARE CHE NUOVA PRESIDENZA USA SIA FILORUSSA'
(ANSA)- "Penso che questa sensazione sia sbagliata". Così il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di "commentare la tesi secondo cui l'amministrazione americana" sarebbe "diventata filorussa e anti-ucraina". Lo riporta l'agenzia Interfax.
UCRAINA: CINA, 'SI STA APRENDO UNA FINESTRA PER LA PACE'
(ANSA-AFP) - Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto ai suoi omologhi del G20 che si sta aprendo una "finestra per la pace" per la crisi ucraina, pochi giorni dopo l'incontro dei principali diplomatici statunitensi e russi in Arabia Saudita
"La Cina ha notato che di recente sono aumentate le richieste di colloqui di pace e si sta aprendo una finestra per la pace", ha detto Wang secondo una lettura del suo discorso all'incontro del G20 in Sudafrica pubblicata dal Ministero degli Esteri di Pechino.
Durante i colloqui a Riad di martedì, Russia e Stati Uniti hanno concordato di istituire team per negoziare un percorso per porre fine alla guerra iniziata quando le forze di Mosca hanno invaso l'Ucraina nel febbraio 2022. La Cina sostiene tutti gli sforzi per raggiungere la pace, incluso questo "recente consenso" raggiunto tra Usa e Russia, ha detto Wang.
"Ci auguriamo che tutte le parti coinvolte possano trovare una soluzione sostenibile e duratura che affronti le reciproche preoccupazioni", ha aggiunto il ministro degli Esteri cinese.
LE SPERANZE DELLA CINA DI ESSERE IL PACIFICATORE DELL'UCRAINA SI SCONTRANO CON I SUOI OBIETTIVI SU TRUMP E IL COMMERCIO
Traduzione dell’articolo di Antoni Slodkowski and Laurie Chen per Reuters
Negli ultimi tre anni, la Cina ha ripetutamente segnalato la volontà di agire da paciere nella guerra in Ucraina. […]
Ma quando questa settimana i funzionari russi e statunitensi si sono incontrati in Arabia Saudita, il Presidente cinese Xi Jinping non era presente al tavolo, bensì ha incontrato gli imprenditori tecnologici cinesi a Pechino.
Le priorità della Cina sono chiare: è concentrata sul ripristino della propria economia e sul tentativo di trovare un accordo con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per evitare un'altra dannosa guerra commerciale.
xi jinping incontra i grandi imprenditori cinesi
Se da un lato Pechino vuole essere vista come un paciere globale, dall'altro sta cercando di farlo senza incorrere in costi o rischi, soprattutto se questi potrebbero minare i suoi legami con Mosca, da cui dipende per l'energia a basso costo.
“Se la Cina non acquista gas dalla Russia, quale Paese può fornire gas sufficiente a soddisfare le esigenze del popolo cinese? Non è possibile e non è sicuro”, ha dichiarato questa settimana Wang Yi, il più importante diplomatico cinese, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, un forum mondiale sulla sicurezza e la diplomazia.
La dichiarazione, secondo gli osservatori, è stata la più chiara illustrazione di come la Cina non sia disposta a usare una leva importante per fare pressione sulla Russia: i suoi acquisti record di quasi 23 miliardi di metri cubi di gas all'anno.
URSULA VON DER LEYEN E XI JINPING
Senza un ruolo significativo nel processo ucraino, la Cina ha potuto concentrarsi sul commercio e sull'economia. Xi ha dato ordine ai burocrati cinesi di studiare le politiche commerciali di Trump e di preparare le risposte alle sue tariffe e alle sue minacce iniziali, secondo due persone che hanno familiarità con la situazione.
La Cina ha anche deliberatamente abbassato i toni usati dai portavoce del ministero degli Esteri per mantenere vive le prospettive di un accordo con Trump […].
Si tratta di persone che hanno familiarità con il pensiero del governo cinese, diplomatici e analisti con sede a Pechino. La maggior parte ha parlato a condizione di anonimato perché non è autorizzata a parlare con i media. Il Ministero degli Esteri cinese non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
[…] A Monaco, Wang ha chiesto che “tutte le parti interessate”, compresa l'Europa, siano al tavolo dei negoziati. I diplomatici europei hanno affermato che, sebbene positivo, il gesto di Wang non ha fondamentalmente affrontato la questione che l'Europa sta sollevando con la Cina da mesi: il suo finanziamento di fatto della guerra attraverso l'acquisto di energia e il suo sostegno alla base militare-industriale russa - che la Cina nega.
Noah Barkin, consulente senior dello studio sulla Cina del Rhodium Group, ha affermato che Wang sta sostenendo l'Europa perché la Cina è preoccupata di essere esclusa dalla ricostruzione postbellica.
“Gli interessi dell'Europa e della Cina non sono assolutamente allineati, ma entrambi hanno interesse a garantire che questo non si trasformi in un patto siglato da Trump e Putin a porte chiuse”. I diplomatici hanno anche minimizzato l'idea che il rapido avvicinamento di Trump a Putin possa minare la partnership “senza limiti” di Xi con la Russia.
[…] Sebbene negli ultimi tre anni la Cina abbia largamente ignorato i diplomatici ucraini con sede a Pechino, […] secondo persone che hanno familiarità con la situazione, di recente ha cambiato rotta nei confronti dell'Europa.
Diversi diplomatici hanno dichiarato di aver notato negli ultimi giorni una maggiore disponibilità della Cina a confrontarsi con i diplomatici europei. Pechino ha persino inviato a Bruxelles la diplomatica veterana Hua Chunying, hanno dichiarato due persone informate sul suo viaggio.
xi jinping stringe la mano a jack ma
I legami tra Bruxelles e Pechino sono stati gelidi, poiché l'Unione Europea ha sollevato questioni come l'accesso al mercato per le aziende europee, l'enorme deficit commerciale del blocco e la sovraccapacità produttiva della Cina.
Ma nonostante il maggiore impegno, la Cina non ha offerto concessioni su questi temi né ha fatto alcuna mossa decisiva, anticipando i dazi del 10% che Trump ha imposto sulle merci cinesi come una mossa iniziale, hanno detto i diplomatici.
“Non ho visto alcun segno che la Cina sia disposta a cambiare il suo approccio al commercio o alla Russia per facilitare una sorta di riavvicinamento con l'Europa”, ha detto Barkin. “Probabilmente Pechino ritiene che l'Europa sia in una posizione di tale debolezza al momento che le concessioni non sono necessarie”.
XI JINPING ABBRACCIA VLADIMIR PUTIN
DONALD TRUMP E VLADIMIR PUTIN DANZANO AL CHIARO DI LUNA - FOTO CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK