antonio tajani gennaro sangiuliano ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni

IL POTERE DA' ALLA TESTA - DA TAJANI CHE DICE CHE “L’UTERO DELLA DONNA NON DEVE ESSERE UTILIZZATO COME UN FORNO” A SANGIULIANO CHE SOSTIENE CHE DANTE FOSSE "DI DESTRA": TUTTI LE CAZZATE SPARATE NEI SEI MESI DEL GOVERNO MELONI – IL MAI “PALUDATO” ‘GNAZIO LA RUSSA OGNI GIORNO NE DICE UNA (E IL “GRUPPO DI SEMI-PENSIONATI" UCCISI IN VIA RASELLA È SOLO L’ULTIMA) – L'ELOGIO DELL'"UMILIAZIONE" DI VALDITARA, PIANTEDOSI SUI MIGRANTI, RAMPELLI EVOCA MULTE CONTRO I FORESTIERISMI...

 

Estratto dell’articolo di Daniela Ranieri per “il Fatto Quotidiano”

 

ignazio la russa giorgia meloni

Da 6 mesi i membri del governo Meloni sono diuturnamente impegnati nella produzione di borborigmi, scemenze, oltraggi, oscenità, facezie, uscite da mitomani. Di seguito un florilegio.

24 marzo. Meloni commemora da Bruxelles le vittime delle Fosse Ardeatine: “335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”.

 

La diplomata Giorgia sarebbe bocciata in Storia. La guerra di Resistenza è stata anche una guerra civile; i nazisti non uccidevano i fascisti loro lacchè; quando pensiamo a un fascista che ammazza un fascista ci viene in mente solo Mussolini che fece fucilare il genero Galeazzo Ciano.

ignazio la russa giorgia meloni.

 

La Russa, presidente del Senato, la difende: “Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani”.

 

Chi non ha visto suonatori di bande musicali con 5-6 bombe a mano attaccate alla cintola? I partigiani hanno sconfitto i nazisti perché uno come La Russa potesse diventare seconda carica dello Stato e dare a loro la colpa dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. […]

 

Il 28 ottobre palazzo Chigi dirama una circolare: “Giorgia Meloni va chiamata ‘il signor presidente’”, unico caso al mondo di patriota che sputa sulla propria madrelingua.

 

CARICATURA DI IGNAZIO LA RUSSA DISEGNATA DA FRANCESCO FEDERIGHI PER IL FATTO QUOTIDIANO

Tajani, Ministro degli Esteri, l’altro ieri: “L’utero di una donna non deve essere utilizzato per sfornare figli come se fosse un forno dove si sfornano le patate arrosto”. E badate bene che questo è uno dei meno incontinenti (Berlusconi sì che sapeva utilizzare gli uteri in maniera decorosa).

 

Il ministro della Cultura Sangiuliano a gennaio: “Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri: la destra ha cultura, deve solo affermarla”. In effetti finora solo il pudore ha impedito a quelli di destra di “affermare” Dante come roba loro (troppo ingombrante la presenza di Enrico Montesano). Da alcuni documenti risulta che Dante fosse anche a favore della flat tax e contro il Pos.

 

Fine marzo, Rampelli (FdI) avanza una proposta di legge contro l’uso dei forestierismi nelle istituzioni e nella Pa, con multe da 5.000 a 100.000 euro per chi sgarra, “in un’ottica di salvaguardia nazionale e di difesa identitaria”. Misura cara al governo che ha istituito il ministero del Made in Italy ed è guidato dalla underdog Meloni, o, come sarebbe più corretto, che ha istituito il ministero del Fabbricato in Italia ed è guidato dalla sottocane Meloni.

 

FABIO RAMPELLI A IN ONDA

Il ministro Valditara a novembre: “Evviva l’umiliazione” degli studenti, “un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità”. Poi si corregge: voleva dire “umiltà” (è solo il ministro dell’Istruzione, mica è tenuto a sapere l’italiano).

 

Pochi giorni dopo, sempre lui: “Togliere il reddito di cittadinanza a chi non ha completato gli studi”, così gente con la prima media dovrà cercarsi un lavoro, che non troverà perché ha la prima media. Che genio Valditara, eh? […]

 

gennaro sangiuliano foto di bacco (1)

Il 26 febbraio una barca fa naufragio davanti a Crotone. Muoiono 92 persone, di cui 35 minori. Piantedosi dà la colpa ai genitori, irresponsabili e indifferenti al riscatto dei loro Paesi (Iran, Pakistan, Afghanistan: paradisi di pace e democrazia). Nella disastrosa conferenza stampa a Cutro precisa: “Il senso delle mie parole era: fermatevi, verremo noi a prendervi”. Dev’essere una campagna di marketing delle prigioni libiche.

 

Meloni dice: “Andremo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”. Nessuno domanda se ha istituito una polizia speciale, se li caccia coi droni, se ci manda i Servizi Segreti o la Casellati nei ritagli di tempo dei suoi numerosi viaggi. Vigileremo. […]

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini consiglio dei ministri a cutro antonio tajani wang yi

PIANTEDOSI CROSETTOMATTEO PIANTEDOSI MEME

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…