edi rama giorgia meloni albania italia

MIGRANTI SCARICATI A PESO D'ORO – SPEDIRE QUALCHE CENTINAIO DI PERSONE IN ALBANIA COSTERA’ ALL'ITALIA ALMENO 300 MILIONI DI EURO – PER CREARE DUE NUOVI CENTRI D'ACCOGLIENZA, SERVIRA’ DISBOSCARE AREE, COSTRUIRE FOGNE, ALLACCIARE L’ELETTRICITÀ. SENZA CONTARE I MILIONI DI EURO PER IL PERSONALE, I SERVIZI, I VIAGGI – “L’ESPRESSO” SVELA I DETTAGLI DELLA RELAZIONE TECNICA DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO SUL MEMORANDUM BLOCCATO DALLA CORTE COSTIZIONALE ALBANESE…

Estratto dell’articolo di Carlo Tecce  per https://lespresso.it/

 

DAL TRAMONTO ALL ALBANIA - MEME BY EMILIANO CARLI

Per scoprire cosa c’è davvero dentro il patto, chiamato protocollo d’intesa, fra la presidente italiana Giorgia Meloni e il collega albanese Edi Rama per spedire in Albania una manciata di migranti, 700 in partenza e 3.000 a regime, bisogna leggere la relazione tecnica firmata da Biagio Mazzotta, il capo della Ragioneria Generale dello Stato. È un documento complesso firmato ieri sera dopo una altrettanto complessa analisi dei costi.

 

Non il denaro, non le bizzarrie, non la politica, ma le condizioni di questi luoghi selvaggi e remoti di Albania sono il primo tema: «L’intera zona non è dotata di fogna pubblica. Per lo scarico delle acque nere è necessario realizzare un serbatoio di accumulo di idonea capacità da svuotare periodicamente con autospurgo o, in alternativa, è necessario realizzare un depuratore». Questo è il sito portuale di Shengjin, 70 km a nord di Tirana, che deve comprendere l’ufficio di sanità marittima e di frontiera. […]

 

la relazione della ragioneria generale dello stato sul patto italia albania

«L’area è allacciabile alla rete elettrica pubblica a media tensione tramite cavi aerei. Poiché sono frequenti i casi di blackout – si apprende dal documento – è necessario dotare l’area di gruppi elettrogeni per alimentare l’illuminazione esterna e di gruppi di continuità per computer e server. È fornito di acqua potabile estratta da pozzo artesiano con pompa sommersa. La portata e la pressione dell’acqua potabile non sono sufficienti per alimentare l’intero centro.

 

giorgia meloni edi rama – costi dei migranti in albania - vignetta by osho

Occorre prevedere serbatoi di accumulo con autoclave. L’intera area non è urbanizzata, è necessario procedere a opere di sbancamento con taglio di alberi e arbusti con rimozione di radici, ceppaie e simili, demolizione dei ruderi esistenti e livellamento, oltre alla realizzazione di pavimentazione e viabilità, sia di accesso all’area che interna alla stessa».

 

Questo è Gjader, una ex base militare, qui è previsto il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di 70.000 metri quadri, qui devono soggiornare per un tempo indefinito i migranti identificati a Shengjin. Neppure qui ci sono le fogne.

 

la relazione della ragioneria generale dello stato sul patto italia albania

I dieci Cpr su suolo italiano sono costati 52 milioni di euro in quattro anni, trasformare Shengjin e soprattutto Gjader in enclave italiane ne costa almeno cinque volte tanto per i prossimi cinque anni. Il protocollo sottoscritto da Italia e Albania vale 230 milioni di euro.

 

In più ci sono altri 75 milioni per esportare e collegare il sistema giudiziario italiano con l’Albania. Il conto totale è ben oltre i 300 milioni. Questi i dettagli. Soltanto per allestire il Cpr di Gjader servono 28 milioni. E altri 31 milioni per la gestione di Shendjin e del medesimo Gjader: «Euro 4.400.700 per l’anno 2024, euro 6.556.200 annui per ciascuno degli anni 2025 e 2028», annota il ministero del Tesoro.

 

GJADER E SHENGJIN - I DUE LUOGHI DOVE SORGERANNO I CENTRI ITALIANI PER I MIGRANTI

La voce di spesa più cospicua – sopra i 100 milioni di euro – riguarda l’essenza del protocollo, cioè che un pezzo di Italia venga delocalizzato in Albania: «Il paragrafo 3 prevede che i migranti possano entrare nel territorio albanese al solo fine di effettuare le procedure di frontiera o di rimpatrio previste dalla normativa italiana e che le autorità italiane debbano trasferirli al di fuori del territorio albanese nel caso in cui venga meno il titolo della permanenza nelle strutture.

 

La disposizione comporta maggiori esigenze in termini di mezzi e di equipaggiamenti del Dipartimento di pubblica sicurezza, come di seguito quantificati: motorizzazione euro 6,4 milioni per l’anno 2024; equipaggiamento e casermaggio: euro 300.000 per l’anno 2024; telematica: euro 1,5 milioni per l’anno 2024 (conto corrente) e 900.000 annui per l’anno 2024 (conto capitale); noli di navi: euro 15 milioni per l’anno 2024 ed euro 20 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2028».

 

Inoltre utilizzare in Albania personale dei ministeri Interno, Giustizia, Salute, fra viaggi, diarie, vitto e alloggio, richiede fondi per altri 57,7 milioni di euro. Il disegno di legge, approvato la scorsa settimana in Consiglio dei ministri, ratifica il protocollo ed esplicita la parte «giustizia» (altri “oneri” per circa 75 milioni).

 

BIAGIO MAZZOTTA - RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO

Qualche esempio. «L’istituzione di nuove sezioni della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma per far fronte alle nuove domande di protezione internazionale derivanti dall’attuazione del Protocollo. Per tali finalità sono previsti i seguenti maggiori oneri: servizio di interpretariato 1 milione per l’anno 2024 e 1,5 milioni annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2028 (parte corrente); gettoni di presenza: 1 milione per l’anno 2024 e 1,5 milioni annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2028 (parte corrente); costi di gestione dei nuovi collegi: 570.000 euro per l’anno 2024 e 850.000 euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2028 (parte corrente)». Moltiplicato per cinque anni, fa 18 milioni.

 

[…]

 

edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 1

Si potrebbe continuare per pagine e pagine – e il prossimo numero dell’Espresso avrà un intero servizio dedicato al patto con l’Albania e ai suoi svariati lati oscuri – ma è già abbastanza per definire economicamente dubbia e umanamente peggio questa iniziativa del governo Meloni. Tant’è che pure la Corte costituzionale albanese s’è presa tre mesi per esaminare i ricorsi delle opposizioni. Quanto ne bastano pochi, di minuti, per trasecolare dinanzi alla relazione tecnica della Ragioneria Generale dello Stato.

edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 3edi rama giorgia meloni VACANZE RAMANE - MEME BY EMILIANO CARLI

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)