ugo de carolis

STRADE DA RIFARE – UGO DE CAROLIS  RITIRA LA SUA DISPONIBILITÀ ALL’INCARICO DI AD DI ANAS. IL MOTIVO SONO LE POLEMICHE SCATENATE DA PARTE DI QUASI TUTTA LA MAGGIORANZA: 5 STELLE, LEGA, SINISTRA ITALIANA, FRATELLI D’ITALIA E PURE IL PD SI SONO MESSI DI TRAVERSO AL NOME DELL’EX UOMO DEI BENETTON (È STATO AD DI AEROPORTI DI ROMA) – NON DOVREBBERO INVECE ESSERCI PROBLEMI PER IL GENERALE DELLA FINANZA EDOARDO VALENTE COME PRESIDENTE…

 

 

Anas:De Carolis,ritiro disponibilita' a incarico come ad

ugo de carolis

(ANSA) - ROMA, 04 AGO - "Alla luce delle dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti di forze politiche, sull'ipotesi di una mia possibile nomina come amministratore delegato di Anas, ritengo opportuno ritirare la mia disponibilità ad assumere l'incarico, anche in considerazione della rilevanza strategica di Anas in un momento particolarmente difficile in cui è richiesta serenità e collaborazione di tutti per permettere al Paese di uscire il prima possibile dall'emergenza". Lo ha detto Ugo De Carolis all'ANSA.

 

Anas, scontro sul nuovo ad. Rivolta dei partiti: "De Carolis era uomo dei Benetton"

Lucio Cillis per www.repubblica.it

 

Rivoluzione in arrivo all'Anas. il consiglio di amministrazione dunque i vertici della controllata di Ferrovie dello Stato stanno per cambiare. E subito scoppia uno scontro politico sul nome di uno dei candidati al vertice. Se sul nome del presidente non ci sono polemiche, su quello dell'ad si è scatenata una vera e propria querelle con 5Stelle, Lega, Sinistra Italiana, Fratelli d'Italia e persino il Pd ed altri pronti a bombardare il nome e a chiedere un confronto in Aula sul perchè di questa scelta.

EDOARDO VALENTE

 

Un passo indietro. Nel pomeriggio di oggi dovrebbe riunirsi il cda di Anas ma nelle ultime ore dal ministero dell'Economia, che controlla Fs e quindi l'ente stradale, sono stati analizzati al microscopio i nomi dei candidati. Col Recovery all'orizzonte e i suoi oltre 30 miliardi di fondi destinati alle infrastrutture tecnologiche, ferroviarie e stradali nei prossimi cinque anni, servono capacità non comuni.

 

ugo de carolis 2

Anche perché di cantieri se ne apriranno molti, e si tratta di lavori a rischio infiltrazioni, che fanno gola alle mafie. Ecco il perché della scelta (probabile in attesa della conferma) del generale della finanza Edoardo Valente, il quale sale al vertice come presidente. Valente, 61 anni, generale di corpo d'armata della guardia di finanza dove è entrato nel 1978 è laureato in giurisprudenza, scienze politiche, scienze della sicurezza economica e ha conseguito il master universitario in diritto tributario dell'impresa.

 

EDOARDO VALENTE

È stato docente di materie giuridiche tributarie e contabili presso i reparti del corpo ed è autore di numerosi articoli in campo tributario, di trattamento economico e legislazione del personale. Un nome che, quindi, può garantire una profonda conoscenza del settore e argine sicuro a possibili infiltrazioni esterne.

 

Le polemiche però sono esplose sul nome di Ugo De Carolis che proviene sempre dal settore dei trasporti aeroportuali. De Carolis, indicato ufficiosamente per la carica di amministratore delegato è stato ad di Aeroporti di Roma e quindi uomo di fiducia dei Benetton. Deve incassare diversi colpi dalla politica: la maggioranza chiede un confronto in Aula.

 

Fortemente contrari alla nomina il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, l'ex ministro delle Infrastrutture e Trasporti e senatore M5S Danilo Toninelli. In particolare, i deputati Pd Davide Gariglio e Franco Vazio dicono che "se fosse confermato il nome del nuovo amministratore delegato di Anas, si tratterebbe di un fatto gravissimo ed inaccettabile".

 

ugo de carolis

Anche il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente della Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture, spera "siano infondate le voci che danno Ugo De Carolis in corsa per il vertice di Anas. Già amministratore delegato di Aeroporti di Roma, è stato manager di fiducia del gruppo Atlantia. Sarebbe uno schiaffo per tutti i liguri. Chiediamo al ministro Giovannini di smentire le voci".

 

UGO DE CAROLIS

Nome da ritirare anche per Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Commissione Lavori Pubblici della Camera."La nomina di Ugo De Carolis ad amministratore delegato di Anas, ancorchè allo stato solo ipotizzata, sarebbe la conferma che con il governo Draghi tutto cambia perché nulla cambi: andare a proporre ai vertici di Anas un manager che è stato un uomo di punta di Atlantia ai tempi di Castellucci è veramente troppo. Qui non si tratta solo di smentire una voce da parte del governo ma anche di chiarire, e senza opacità, le ragioni per le quali al suo interno si sia arrivati ad ipotizzare la nomina di De Carolis che, per quanto ci riguarda, non s'ha da fare".

 

 

Va però detto che le posizioni di 5Stelle e Lega potrebbero anche essere legate ai nomi dei due manager in uscita: infatti per l'ultimo cda in scadenza oggi i 5Stelle, di fatto, scelsero l’ad Massimo Simonini, la Lega il presidente Claudio Gemme.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…