virginia raggi in metro

ULTIMA FERMATA: RAGGI - LA SINDACA METTE IN SOFFITTA LA METRO DI ROMA: LE NUOVE LINEE COSTANO TROPPO, LA SOCIETÀ SARÀ SCIOLTA. ADDIO PROLUNGAMENTO DELLE LINEE C E B1, FINE DEI GIOCHI PER LA LINEA D - GIGI PROIETTI: ''MA TROVARE UNO ONESTO CHE POSSA GESTIRE I LAVORI È COSÌ DIFFICILE?''

1. ALT ALLA NUOVA METRO RAGGI METTE NEL LIMBO LA MAXI OPERA DI ROMA

Giovanna Vitale per la Repubblica

 

Addio sogni, e soprattutto progetti, di modernità. L’Urbe non avrà una rete di metropolitane all’altezza di una grande capitale europea. Al suo posto, se va bene, arriveranno i tram: «Meno costosi e invasivi», per dirla con l’assessora grillina alla Mobilità Linda Meleo.

 

VIRGINIA RAGGI IN BICICLETTAVIRGINIA RAGGI IN BICICLETTA

A decretare lo stop della terza linea sotterranea — che avrebbe dovuto collegare l’estrema periferia orientale alla cittadella giudiziaria nella zona Nord, e invece si fermerà al Colosseo — sarà oggi la maggioranza a 5 Stelle. Un colpo pesante ai progetti che, tra mille intoppi, puntano a decongestionare il traffico-caos della capitale. Roma ha il record di veicoli privati, quasi 800 per 1000 abitanti: un indicatore incontrovertibile del predominio del “privato” nella mobilità urbana.

 

Ma la medicina principale per invertire la rotta, appunto una rete metropolitana di standard europeo, rischia ora di tornare in archivio. Una mozione dei 5Stelle impegna infatti la sindaca a liquidare Roma Metropolitane, la società istituita nel 2005 per curare la progettazione e la realizzazione della tube capitolina.

 

Non solo la linea C, la cui sorte appare ormai segnata, ma pure la prosecuzione della B1 e la costruzione della linea D (in fase preliminare). Le competenze di Roma Metropolitane saranno assorbite dall’Agenzia comunale per la Mobilità. E lì saranno trasferiti - assicura la giunta - i 178 dipendenti dell’azienda da sciogliere.

 

cantiere metro c romacantiere metro c roma

La risoluzione su «una delle grandi incompiute della capitale » è stata anticipata ieri dall’assessora Meleo su Facebook. «È ora di dire basta agli sprechi», ha tuonato la responsabile dei Trasporti dopo aver elencato le diverse inchieste penali e contabili, nonché i gravi rilievi mossi dall’Anac sulla infrastruttura. Imputati per buona parte alla stazione appaltante, che «in questi anni non ha svolto come doveva il suo lavoro, non centrando i suoi obiettivi strategici».

ALEMANNO METRO C ROMA ALEMANNO METRO C ROMA

 

Sui quali l’amministrazione grillina intende ora «lanciare un’operazione verità: mai più bugie e prese in giro per i cittadini ma legalità e trasparenza ». Ritardi e lievitazione dei costi sono da tempo noti: il tracciato fondamentale della linea C prevedeva infatti 25,5 chilometri di binari per 30 stazioni e un quadro economico da 3 miliardi, cresciuto di circa 700 milioni in dieci anni a causa di una progettazione iniziale carente e delle 45 varianti in corso d’opera. Ebbene, con i 3 miliardi già stanziati si arriverà solo fino al Colosseo, nel 2021: l’ultimo tratto (con partenza San Giovanni, stazione che dovrebbe aprire entro l’estate 2017) già finanziato da governo, Regione Lazio e Campidoglio.

Cantiere Metro RomaCantiere Metro Roma

 

Fosse stato per i 5Stelle, avrebbero fermato tutto subito. Ma si arriverà fino al Colosseo «perchè ce lo impone il rischio di pagare penali», spiegò Meleo a fine agosto. «Sul dopo vedremo», aggiunse, «il dualismo metro o non metro è superato, la strada vera è il trasporto in superficie, pensiamo a nuove linee tranviarie».

Stop alle talpe, dunque. I cantieri di piazza Venezia verranno smontati in fretta. A piazzale Clodio la subway non arriverà mai. La tentazione ora è addirittura rescindere il contratto con il consorzio di imprese appaltatrici.

 

 

2. GIGI PROIETTI: “DARE I LAVORI A UNO ONESTO È COSÌ DIFFICILE?”

Silvia Fumarola per la Repubblica

 

Gigi Proietti risponde dopo un po’: «Sto vedendo la partita della Roma, è urgente?».

 

gigi proietti (3)gigi proietti (3)

Un po’ forse sì: la sindaca Raggi ha chiuso Roma Metropolitane. Rischiano di fermarsi i lavori della metro C.

«Aspetto, come tanti romani, buone notizie. Non ci sono mai. Di quest’altro guaio non sapevo niente, che è successo?».

 

Hanno sciolto la società perché non avrebbe fatto il suo lavoro, troppi soldi spesi...

«Io mi auguro che qualcuno trovi il sistema per fare le cose, nei tempi giusti e senza sprechi. Possibile che non ci si riesca? Se si chiudono i cantieri e si bocciano i progetti per evitare i problemi, non si va da nessuna parte. Non sono un tecnico, solo un cittadino, ma penso che così non si possa andare avanti».

 

In effetti non è un bel modo per guardare al futuro.

«Non bisogna guardare solo al futuro. Il futuro va bene per carità, ma guardiamo anche al presente, che è abbastanza importante alla mia età».

 

Se potesse, quale problema risolverebbe per primo?

«Il problema delle buche. Ci dobbiamo arrendere? Non si risolve, evidentemente è irrisolvibile. Allora avrei una proposta: mettiamo le date sulle buche e organizziamo visite guidate: “Buca del 1956 per trasporto straordinario”, “buca del 1978”…».

 

Proietti, sia serio.

«Oggi è difficile rispondere a domande su Roma. Non voglio fare battute qualunquiste, ma l’atteggiamento per cui non si pianifica e ci si ferma per paura che qualcuno rubi non è bello. Fermarsi non è un bel metodo per amministrare la città e non è un bel segnale».

 

Cosa si augura?

GIGI PROIETTI IN CABINA DI DOPPIAGGIOGIGI PROIETTI IN CABINA DI DOPPIAGGIO

«Che si smetta di rubare. Ci sarà pure una persona onesta da mettere al posto giusto che porti a termine un progetto... O no?».

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…