un minuto di silenzio di hollande e valls alla sorbona

VALLS DI LACRIME - IL PREMIER FRANCESE AVVERTE CHE IL ''PAESE PUÒ ESSERE COLPITO DI NUOVO NELLE PROSSIME SETTIMANE'', MENTRE LA POLIZIA ESEGUE 150 BLITZ IN DIVERSE CITTÀ FRANCESI, CON 23 ARRESTI E LA SCOPERTA DI DEPOSITI DI ARMI - A BRUXELLES IL QUARTIERE ARABO È SOTTO ASSEDIO, MA L'ARRESTO FATTO STAMATTINA NON È LA ''MENTE'' ABAAOUD

Da www.repubblica.it

 

manuel valls manuel valls

A tre giorni dagli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi, il governo francese ha ammesso di sapere che "si stavano preparando attentati non solo in Francia ma in tutta Europa". E nella notte sono stati fatti oltre 150 blitz in diverse città francesi, con 23 arresti e ritrovamento di depositi di armi.

 

In Belgio è stato messo sotto assedio a Bruxelles, nel quartiere Molenbeek, noto per aver ospitato vari jihadisti europee, un edificio dove potrebbe essersi rifugiato uno degli attentatori in fuga, Salah Abdeslam. Ventisei anni nazionalità francese anche se residente in Belgio, è colui che ha affittato la macchina in Belgio, una Volkswagen Polo, utilizzata dai terroristi che hanno attaccato la sala concerti Bataclan.

 

A parlare questa mattina alla radio Rtl è stato il premier Manuel Valls. La strage di Parigi, ha sottolineato "è stata pensata, pianificata, organizzata dalla Siria". Il Paese potrebbe essere ancora colpito nuovamente "nei prossimi giorni, nelle prossime settimane", ha detto il primo ministro. "Dobbiamo prepararci a vivere a lungo con questa minaccia", ha aggiunto Valls, preannunciando "nuove reazioni francesi".

fotomontaggi isis su parigifotomontaggi isis su parigi

 

Nella notte, infatti, la Francia ha bombardato Raqqa, una delle roccaforti dell'Is nel Nord della Siria. In un'operazione congiunta con le forze statunitensi, i raid hanno preso di mira e distrutto una postazione di comando, un centro reclutamento per jihadisti, un deposito di armi e un campo di addestramento per terroristi, secondo quanto segnalato dal ministero della Difesa francese. L'Is ha invece fatto sapere che i bombardamenti non hanno causato vittime e hanno colpito obiettivi che in realtà erano "siti da tempo abbandonati".

 

UN MINUTO DI SILENZIO DI HOLLANDE E VALLS ALLA SORBONAUN MINUTO DI SILENZIO DI HOLLANDE E VALLS ALLA SORBONA

Secondo il primo ministro francese, inoltre, nuovi attacchi verranno pianificati "non soltanto contro la Francia ma anche contro altri paesi europei".

 

Blitz in Francia e Belgio. Come detto all'inizio, in tutta la Francia sono in corso da questa notte numerose operazioni anti-terrorismo con arresti a Grenoble, a Tolosa e a Lione, dove è stato trovato un arsenale con fucili Kalashnikov e lanciarazzi. Il governo francese ha decretato lo "stato di urgenza", che consente alla polizia di velocizzare le ricerche dei sospetti.

 

I servizi di sicurezza belgi sospettano che la mente degli attentato di Parigi sia Abdelhamid Abaaoud, 28 anni di origine marocchina, residente sempre nel quartiere di Molenbeek e latitante da quando, a gennaio, la polizia belga ha neutralizzato la cellula jihadista di cui era a capo a Verviers. Almeno due dei terroristi di Parigi erano amici di Abaaoud, spiega la stampa locale, ed avevano commesso insieme piccoli crimini a Bruxelles tra il 2010-2011. Abaaoud è poi partito per la Siria dopo lo smantellamento della cellula jihadista di cui era a capo.

ARRESTI A BRUXELLES MOLENBEEKARRESTI A BRUXELLES MOLENBEEK

 

I kamikaze identificati.

L'ipotesi è che agli attacchi di Parigi abbiano partecipato una dozzina di persone. Al momento sono stati identificati cinque dei sette kamikaze. Quattro sono francesi, uno probabilmente siriano. Si tratta di Omar Ismail Mostefai, 29 anni, attentatore al Bataclan, nato nella banlieue di Parigi e risiedeva a Chartres.  Aveva alle spalle otto condanne per piccoli reati ed era schedato per la sua vicinanza ad ambienti dell'Islam radicale.

MolenbeekMolenbeek

 

Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato a Parigi nel 1987 e originario di Drancy. Dal 2013 era oggetto di un mandato di cattura internazionale perché aveva violato la sua libertà vigilata, dopo essere stato messo sotto inchiesta, nell'ottobre 2012, per associazione a delinquere con fini di terrorismo.

 

Bilal Hadfi, 20 anni, attentatore allo Stade de France, e Brahimi Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire (ed è fratello di Salah, come già detto ricercato dalla polizia), risiedevano in Belgio. Il quinto, il cui nome non è stato rivelato, era transitato a ottobre dalla Grecia, dove le sue impronte erano state registrate. Era in possesso di un passaporto siriano, ritrovato vicino al suo cadavere, la cui autenticità non è però stata confermata.

 

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…