IL VATICANO NON MOLLA SULL’ICI: “SI VUOLE COLPIRE L’IMPEGNO CARITATIVO DEL MONDO CATTOLICO” - USCIRE DAL TUNNEL COL DISCORSO DI FINE ANNO DI NAPOLITANO: “CE LA FAREMO CON LA COESIONE NAZIONALE (LO DICA AI GIOVANI PADANI CHE PROMUOVONO IL BOICOTTAGGIO) - TECNICI SÌ, MA PASTICCIONI SULLE DELEGHE (RICCARDI E LA COOPERAZIONE) - LE RIFORME NITTO PALMA LE PROPONE DA EX MINISTRO - PDL ALL’ATTACCO SUL FINANZIAMENTO AL FILM VELTRONIANO…

1 - IL VATICANO TORNA SULL'ICI: SI VUOLE COLPIRE L'IMPEGNO CARITATIVO...
Da "Il Messaggero" -
La Chiesa torna sul fronte dell'Ici. Il giurista della Santa Sede, Giuseppe dalla Torre attraverso l'Avvenire ha messo i puntini sulle i. «Si vuole colpire l'impegno caritativo» del mondo cattolico.

L'aggressività con la quale viene portata avanti la polemica sulle esenzioni dell'Ici nasconde la «ricorrente tentazione laicista» di negare rilievo pubblico alla religione cattolica. Dalla Torre in un editoriale denuncia l'unilateralità degli attacchi dato che l'esenzione è prevista pure per i partiti, i sindacati, e una «pluralità di istituzioni laiche, alcune tradizionalmente vicine ai partiti politici e ai sindacati».

2 - NAPOLITANO A CAPODANNO: UN DISCORSO DI SPERANZA...
Da "Il Messaggero" -
Non sarà un discorso di routine quello che Giorgio Napolitano rivolgerà agli italiani la sera del 31 gennaio. Ad ascoltarlo, questa volta, ci saranno milioni di persone intimorite dalla recessione e preoccupate dalle dure misure anti-crisi messe in campo dal governo. Il presidente della Repubblica non intende minimizzare la gravità della situazione, ma il suo sarà un messaggio di speranza: come già più volte ha fatto nelle ultime settimane, Napolitano inviterà gli italiani a non disperare ma a rimboccarsi le maniche e restare uniti. «Usciremo dal tunnel della crisi con l'arma vincente della coesione sociale e nazionale», ebbe a dire solo alla vigilia di Natale. E lo ripeterà anche a reti unificate.

Di fronte a una crisi dagli esiti imprevedibili, la coesione, per Napolitano, resta un valore essenziale, insieme all'equità delle priorità. Il capo dello Stato continua anche i suoi incontri al Quirinale: ieri ha ricevuto nel suo studio il presidente dell'Istat Giovannini e i ministri della Cooperazione Riccardi e dell'Istruzione Profumo. In visita al Colle anche Giuliano Amato, nella sua veste di presidente del comitato per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

Intanto, fa discutere l'iniziativa contro il Colle presa da alcuni leghisti sul web: l'invito di un gruppo di Giovani padani a boicottare il discorso di fine anno («Basta ascoltare bugie») è finito sulla pagina Facebook della parlamentare del Carroccio Mara Bizzotto, che ha deciso di non rimuoverlo e anzi ha spiegato di condividerlo in pieno. Protestano il Pd, l'Idv e il Terzo Polo, che accusano la Lega di oltraggiare Napolitano.

3 - TERZI, RICCARDI E IL PASTICCIO DELLE DELEGHE...
R. R. per "La Stampa" -
Di norma la delega alla Cooperazione dipende dal presidente del Consiglio o dal ministro degli Esteri. Ora nel governo Monti c'è un ministro ad hoc, Andrea Riccardi, delegato per l'appunto non solo all'integrazione ma anche agli aiuti destinati all'estero. Delega che però il fondatore della Comunità di Sant'Egidio non può ancora esercitare a pieno.

Qualcuno nei giorni scorsi ha parlato di scontro tra Riccardi ed il ministro degli esteri Terzi, qualcun altro di problema da affrontare. Ieri Riccardi è stato ricevuto dal presidente della Repubblica ed anche questo argomento sarebbe finito nella conversazione. La delega, di fatto spetta a Monti, che a sua volta può attribuirla. Ma ad un sottosegretario, non ad un altro ministro. Ecco il pasticcio che si trova ora a dover gestire il presidente del Consiglio, un problema che dovrà essere sbrogliato nei giorni a venire.

4 - NITTO PALMA FA LA RIFORMA DA EX MINISTRO...
Bechis per libero -
Ormai li chiamano il trio Lescano: nostalgici dei bei tempi passati insieme (a dire il vero poche settimane) al ministero della Giustizia, l'ex ministro Francesco Nitto Palma e i suoi due ex sottosegretari Giacomo Caliendo e Maria Elisabetta Alberti Casellati sono diventati l'incubo della tipografia di palazzo Madama. Mentre erano al governo tutti e tre sulla giustizia non sono riusciti praticamente a fare passare un solo comma di legge.

Da quando sono usciti da via Arenula sfornano a tripla firma mirabolanti disegni di legge di riforma. Pronti a rivoltare come un calzino il diritto di famiglia, a modificare le funzioni dei magistrati onorari, a mettere in riga i magistrati che fanno politica, a occuparsi della vera esecutività delle pene, a riformare la procedura penale, la giustizia civile e chissà quanto altro... Insomma, per vedere dei politici finalmente all'opera bisogna proprio toglierli dal governo...

5 - PDL, INCREDULI PER FINANZIAMENTO FILM LIBRO VELTRONI
(ANSA) -
"Apprendiamo increduli che verrebbero assegnati ben 550mila euro di soldi pubblici a un film tratto da un libro di Walter Veltroni. Chiediamo pubblicamente al noto dirigente del Pd, sempre pronto a fare la morale a tutti su tutto, di rinunciare a questo contributo". Lo dichiarano i senatori del Pdl Alberto Balboni, Stefano De Lillo, Michele Saccomano ed i deputati del Pdl Agostino Ghiglia e Carlo Ciccioli. "Appare evidente - aggiungono i parlamentari - il conflitto di interesse che investe chi da sempre fa polemiche sui conflitti di interesse altrui. In mancanza di un gesto immediato di Veltroni daremo luogo a iniziative pubbliche e parlamentari. Altro che casta, qui siamo alla iper casta a spese dei poveracci. Si blocchi subito questo spreco. Non molleremo fino a quando non sarà cancellato lo stanziamento".

 

NAPOLITANO PISAPIA Napolitano sulla cover di WiredNapolitano - Montiriccardi a santo egidioANDREA RICCARDI Mario Monti nitto palmaVELTRONI WALTER

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