roberto occhiuto matteo salvini giorgia meloni antonio tajani marina pier silvio berlusconi

LA VENDETTA DELLA LEGA – DOPO CHE FORZA ITALIA HA DETTO NO AL TAGLIO DEL CANONE RAI, ARRIVA LA RITORSIONE DEL CARROCCIO SULLA SANITA’ - QUANDO IN VOTAZIONE IN COMMISSIONE BILANCIO È ARRIVATO L'EMENDAMENTO DI FORZA ITALIA SULLA SANITÀ DELLA CALABRIA, GUIDATA DAL FORZISTA OCCHIUTO (CAPOFILA DELLA BATTAGLIA CONTRO L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA), LA LEGA SI E' ASTENUTA E L'EMENDAMENTO È STATO BOCCIATO. IL SENATORE AZZURRO LOTITO NE HA CHIESTO CONTO AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FINANZE AL SENATO, GARAVAGLIA: “AVETE COMBINATO UN CASINO”

Emilio Pucci per “il Messaggero” - Estratti

 

ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI

È finita 12 a 10, con Fi che ha votato in maniera difforme dagli alleati. Maggioranza e governo ieri sono andati sotto in commissione bilancio al Senato sul dl fiscale. Esito previsto: il braccio di ferro sulla conferma del taglio del canone Rai di 20 euro - battaglia della Lega che aveva visto l'opposizione degli azzurri - andava avanti da giorni e tutti i tentativi di mediazione erano falliti, nonostante il lavorio sottotraccia del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

 

Riunioni su riunioni, slittamento del voto in più occasioni, poi il ko. I forzisti sull'emendamento del Carroccio hanno alzato le barricate fin da subito. Ora bisogna rimettere insieme i cocci ma il tonfo è stato pesante. Salvini aveva già capito l'esito della votazione, gettando di primo mattino l'acqua sul fuoco: «Forza Italia non vuole abbassare il canone Rai? Mi spiace non per la Lega, ma per gli italiani: se quella tassa non sarà tagliata lavoreremo lo stesso su altri fronti».

antonio tajani giorgia meloni al senato foto lapresse

 

Adesso il Carroccio dovrebbe presentare l'emendamento alla Camera. Con Salvini che non ha mancato di ricordare che «anche Berlusconi voleva abolire il canone Rai». «Non c'è nessun inciampo nel governo, c'è coesione. Siamo sempre stati coerenti. Bisogna trovare 430 milioni dal bilancio per finanziare la Rai.

MATTEO SALVINI ANTONIO TAJANI RAI CANONE

 

Con quei soldi invece si possono tagliare veramente le tasse. Non era un impegno del programma», ha detto l'altro vicepremier Antonio Tajani. E ancora: «Si sta facendo un affare di Stato per un emendamento...». Il ministro degli Esteri ha respinto la tesi che dietro il "no" degli azzurri ci sia la famiglia Berlusconi per interessi aziendali: «La vostra è una vera ossessione», ha risposto ai cronisti, «sono grande e grosso, ho 70 anni, ma vi pare che prendo ordini da qualcuno?».

 

tajani calderoli

Che ci sia una differenza di vedute con la Lega lo ha certificato lo stesso segretario del partito degli azzurri («Siamo diversi») dopo aver rivendicato un peso maggiore all'interno della coalizione: «Che siamo la seconda forza lo dicono i numeri». E, se non fosse abbastanza, in serata ha rilanciato su un altro tema di contrasto con il Carroccio, la cittadinaza, promettendo che «FI andrà avanti sullo Ius Italiae» nella convinzione che «anche la Lega si convincerà». Ma dei contrasti in atto Giorgia Meloni non fa mistero di essersi stancata.

occhiuto tajani

 

La premier ha parlato con Tajani a margine della decima edizione dei Dialoghi mediterranei, poi al telefono con Salvini. Lapidario il commento da palazzo Chigi: «Il governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà», per questo motivo «l'inciampo della maggioranza sul tema del taglio del canone Rai non giova a nessuno».

 

 Ora bisognerà capire se il duello tra FI e Lega si riproporrà nell'Aula di palazzo Madama quando si voterà il dl fiscale, o durante la discussione sulla Manovra alla Camera. Intanto il partito di via Bellerio si è vendicato in commissione sullo stesso decreto legge: quando in votazione è arrivato l'emendamento di FI sulla sanità calabrese, guidata dal presidente forzista Occhiuto (capofila della battaglia contro l'autonomia differenziata), è stato il Carroccio ad astenersi, e anche questo emendamento è stato bocciato. Il senatore azzurro Claudio Lotito ne ha chiesto conto al presidente della commissione Finanze al Senato, Massimo Garavaglia. «Avete combinato un casino», la risposta sibillina dell'esponente della Lega irritato non poco dall'atteggiamento di FI sul canone Rai: «Noi siamo convinti che la politica sia mediazione, non ricatto, tutto qua».

antonio tajani, giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresseROBERTO OCCHIUTO antonio tajani comizio finale per le regionali in umbria foto lapresse

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”