burioni innocenzi

IL SILENZIO DEGLI INNOCENZI - IL VIROLOGO BURIONI CONTRO IL LIBRO SUI VACCINI DI GIULIA INNOCENZI: ''PIENO DI SFONDONI, SCAMBIA PSICOFARMACI PER VACCINI. NON SI PUÒ NEANCHE COMMENTARE'' - LA VISPA GIULIA, CHE DOPO I PRODUTTORI DI CARNE HA PUNTATO LE MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE: ''TRATTA COME ASINI CHI HA DELLE DOMANDE SUI VACCINI''

 

Da www.huffingtonpost.it

GIULIA INNOCENZI

 

La querelle tra il virologo pro-vaccini Roberto Burioni e la direttrice di Giornalettismo Giulia Innocenzi si arricchisce di un nuovo capitolo, a pochi giorni dall'uscita del libro della giornalista Vacci-Nazione, in cui si parla di conflitto di interessi tra le personalità pro vaccini e le cause farmaceutiche che li producono.

 

L'inchiesta critica lo stesso Burioni, affermando poi che il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, fece da consulente per lo sviluppo di alcuni vaccini, sollevando dunque un'incompatibilità con la sua posizione a sostegno degli stessi. Il virologo risponde ora su Facebook a chi gli chiede un parere sul volume di recente uscita e non usa mezzi termini per stroncarlo.

 

 

GIULIA INNOCENZI LIBRO SUI VACCINI

"Un libro appena uscito svela - tra mille trame - ipotetici gravi conflitti di interesse del mio amico e collega Walter Ricciardi" inizia Burioni nel suo messaggio contro la Innocenzi. "Avrebbe fatto da consulente per lo sviluppo di alcuni vaccini. Peccato che questi vaccini siano uno il nebivololo, che è un beta bloccante, farmaco contro l'ipertensione; il secondo (Remimazolam) una benzodiazepina, parente del Valium e del Lexotan; il terzo (Fostimon) addirittura un medicinale che si usa per indurre l'ovulazione nelle donne. Dire che il nebivololo è un vaccino è come dire che un mattone è una torta" specifica poi il medico.

BELLO FIGO E GIULIA INNOCENZI

 

Burioni, inoltre, giudica "surrealista" Vacci-Nazione: "Capite che se un libro di cucina scambia i mattoni con le torte e il cemento con la farina diventa difficile da giudicare, se non dal punto di vista surrealista. E io sono uno scienziato, non un critico d'arte". Il virologo ci tiene poi a precisare il suo rispetto per l'editore del saggio e per l'autrice, il che però non annulla la critica.

 

"Non mi chiedete quindi pareri su questo libro, che peraltro mi cita e mi critica in maniera garbata. [...] Però gli sfondoni sono sfondoni, sono scritti nero su bianco e sono proprio tanti. Se un mio studente mi dice che il nebivololo è un vaccino - per quanto io lo stimi - torna a settembre" conclude poi Burioni.

 

In una recente intervista ad HuffPost, del resto, la Innocenzi aveva etichettato il virologo come un medico che "deride chi ha domande" sui vaccini, chi non è certo della loro sicurezza e del loro effetto positivo. "Grazie a medici come Roberto Burioni sembra che davanti a dei pazienti incerti, o dubbiosi, ci sia una sola cosa da fare: trattarli come asini" ci aveva raccontato in quell'occasione, affermando poi di credere che dietro l'imponente campagna a favore dei vaccini si nascondesse il guadagno delle case farmaceutiche.

roberto burioni

 

@giuliainnocenzi

Ringrazio il prof @RobertoBurioni per aver sollevato delle perplessità in maniera garbata sulla lista delle consulenze di #Ricciardi per le case farmaceutiche. Per fare chiarezza pubblico il documento della Dichiarazione di interessi alla Commissione Ue https://ec.europa.eu/health/expert_panel/sites/expertpanel/files/docs/body/wg_decl_ricciardi_en.pdf  …

 

La giornalista - che descrive il suo volume come un "libro-inchiesta sulla legge sui 10 vaccini obbligatori - ha risposto all'ultimo post del medico tramite il suo profilo Twitter, ringraziandolo per aver espresso in maniera garbata le sue perplessità e allegando il documento della Dichiarazione di interessi che Walter Ricciardi inviò nel 2013 alla apposita Commissione Ue in cui il principio attivo del nebivololo è associato alla parola "vaccino". Burioni, però ,ha già detto la sua chiaramente al riguardo.

roberto burioniroberto burioniroberto burioni

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…