L’AUTONOMIA LA MAGGIORANZA SI PORTA VIA? - VOLA LA RACCOLTA FIRME CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA VOLUTA DALLA LEGA: SOLO SUL WEB SUPERATA QUOTA 250 MILA MA GLI ORGANIZZATORI PUNTANO A UN MILIONE DI FIRME A SETTEMBRE - LE OPPOSIZIONI SI SONO COMPATTATE MENTRE LA MAGGIORANZA SI DIVIDE: AGLI ENTUSIASMI DEL CARROCCIO FANNO DA CONTRALTARE LE PERPLESSITA’ DI FORZA ITALIA, SOPRATTUTTO AL SUD - SALVINI ALZA LA CRESTA: “NON VEDO L’ORA CHE SI VOTI” - IL GOVERNATORE DEL FRIULI, FEDRIGA: “CHI RACCOGLIE LE FIRME FA DISINFORMAZIONE"
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per www.repubblica.it
RACCOLTA FIRME CONTRO L AUTONOMIA DIFFERENZIATA
In quattro giorni dall’avvio della raccolta sulla piattaforma ministeriale, quindi solo con le firme online certificate attraverso la Spid, il quesito referendario contro l’autonomia differenziata ha superato quota 250 mila firme, più della metà di quanto necessario. Infatti ne occorrono 500 mila per raggiungere il quorum e agli organizzatori non basterà: l’obiettivo è arrivare a un milione di firme a settembre.
[…] Lo scopo di una mobilitazione permanente è «rendere questa battaglia sempre più condivisa e partecipata: una battaglia democratica in difesa dell’unità […] sono numeri che fanno ovviamente ben sperare per la consultazione referendaria vera e propria, quando ci sarà; e sono dati in un qualche modo inaspettati, perlomeno con queste dimensioni e in questo periodo dell’anno. […]
matteo salvini e massimiliano fedriga
La battaglia referendaria contro il provvedimento leghista, ideato e messo a terra dal ministro Roberto Calderoli, agita soprattutto la Lega, com’è ovvio che sia. Per i presidenti di regione del Carroccio del nord la riforma è un punto di arrivo dopo anni di promesse e tentativi con vari governi. Quindi ad esempio secondo Massimiliano Fedriga chi raccoglie le firme «sta facendo disinformazione ai cittadini, soprattutto del sud, dicendo che la riforma divide, cosa assolutamente falsa. Raccontano che il meridione non è all’altezza dell’autonomia differenziata. È un’umiliazione al Mezzogiorno, io non ci sto».
matteo salvini e massimiliano fedriga
Il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini invece si dice sicuro: «Non vedo l’ora che tutti gli italiani si possano esprimere, in Veneto, Lombardia, Puglia, Abruzzo, perché autonomia significa dare servizi migliori ai cittadini tagliando gli sprechi». Dopodiché l’effetto politico dell’autonomia, per adesso, è quello di aver compattato le opposizione e il largo campo sociale a suo sostegno. Nel mentre nello stesso centrodestra, contrapposti agli entusiasmi leghisti, ci sono i distinguo e le freddezze soprattutto di Forza Italia nel centrosud. Lo “spacca Italia” potrebbe finire quindi per spaccare solo la coalizione di governo.
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