ursula von der leyen zelensky ucraina

“LA RUSSIA DEVE PAGARE I DANNI DELLE DISTRUZIONI IN UCRAINA E KIEV SARÀ PRESTO NELL’UNIONE EUROPEA” - LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA URSULA VON DER LEYEN: “L’UCRAINA HA PRESENTATO UN PIANO DI PACE IN DIECI PUNTI E QUELLO È CIÒ CHE NOI SOSTENIAMO: È UNA PROPOSTA MOLTO BUONA - LA CINA HA UN RUOLO IMPORTANTE E HA SENZA DUBBIO INFLUENZA SULLA RUSSIA, DUNQUE SVOLGERE UN RUOLO - IL CESSATE IL FUOCO? SI MA CHE NON SI FINISCA PER AVERE UN CONFLITTO CONGELATO IN PARTI DELL’UCRAINA, PERCHÉ C’È SEMPRE IL RISCHIO CHE IL CONFLITTO RIESPLODA. CI DEVE ESSERE UNA PACE GIUSTA E DUREVOLE"

Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

volodymyr zelensky ursula von der leyen

La presenza di Ursula von del Leyen ha dato spessore alla Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina, in corso a Londra fra ieri e oggi: la presidente della Commissione Europea ha parlato in apertura dei lavori, subito dopo il padrone di casa, ossia il premier britannico Rishi Sunak, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, collegato in video. […]

 

Qual è il senso di una conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, nel momento in cui la guerra infuria e non si intravede la fine del conflitto? O è piuttosto un messaggio politico a Putin?

«Sì, è un forte messaggio politico: che siamo coinvolti a lungo termine, per tutto il tempo che ci vorrà. […] c’è una promessa di sostegno oltre il 2023, infatti ho proposto agli Stati membri della Ue di destinare 50 miliardi di euro per l’Ucraina. […]».

putin ursula von der leyen

 

[…] C’è anche l’obiettivo di destinare alla ricostruzione gli enormi beni sequestrati agli oligarchi e allo Stato russi?

«Non è legalmente una cosa semplice, è molto complessa, […] ma sono […] convinta, dal punto di vista politico, che non è possibile che chi ha commesso questa devastazione e distruzione in Ucraina non contribuisca alla riparazione e alla ricostruzione. […]».

 

È convinta che alla fine i perpetratori pagheranno?

«Sì, lo sono.»

vladimir putin sul ponte di crimea 5 dicembre 2022.

 

Come valuta le iniziative di pace per porre fine alle ostilità? Quella vaticana è stata accolta con freddezza da Kiev…

«Noi tutti vogliamo la pace e non c’è nessuno che vuole la pace più degli ucraini. Ma abbiamo un principio: nulla che riguardi l’Ucraina senza l’Ucraina. L’Ucraina ha presentato un piano in dieci punti e quello è ciò che noi sosteniamo: come punto di partenza è una proposta molto buona, gli ucraini sono chiari a dire che hanno invitato il mondo a migliorare la proposta, ma quello è il punto di partenza. […] ci sono principi generali che devono essere rispettati».

ESPLOSIONE PONTE CRIMEA

 

Ma almeno puntare a un cessate il fuoco?

«Ci sono discussioni sul cessate il fuoco, ma noi siamo profondamente convinti che debba essere molto chiaro che non si finisca per avere un conflitto congelato in parti dell’Ucraina, perché in questo caso nessuno vorrà investire nella regione e c’è sempre il rischio che il conflitto riesploda in qualsiasi momento. Lo abbiamo già visto nel 2014, era un conflitto che sobbolliva costantemente sotto la superficie: perciò ci deve essere una pace giusta e durevole».

ZELENSKY E URSULA VON DER LEYEN

 

Questo comporta recuperare anche la Crimea?

«Non sta a me giudicare […] Kiev è al posto di guida e padrona dei dettagli per trovare la pace».

 

Anche Pechino si sta dando da fare: come vede il ruolo della Cina, anche in vista della ricostruzione?

«La Cina ha un ruolo importante, sono membri del Consiglio di Sicurezza Onu e questo gli dà in sé una responsabilità: ma inoltre hanno senza dubbio influenza sulla Russia, dunque la Cina deve svolgere un ruolo. Per quanto riguarda la ricostruzione, tutto il mondo è invitato e sarebbe un forte messaggio se la Cina contribuisse».

 

KIEV - PALAZZO SVENTRATO DAI MISSILI RUSSI

Quali sono le prospettive di ingresso dell’Ucraina nella Ue?

«Non c’è un calendario preciso, è un processo deciso nel merito. L’Ucraina, nonostante la guerra, sta facendo importanti riforme richieste da noi: devono compiere sette passaggi, ne hanno già fatti due e hanno fatto buoni progressi sugli altri cinque. […]».

 

[…] Detta così sembra una prospettiva solo di lungo termine...

ursula von der leyen volodymyr zelensky 1

«Possiamo immaginare che fra 20-30 anni questa regione non sia parte dell’Unione europea? In quel caso, sarebbe sotto l’influenza russa, o cinese: è davvero quello che vogliamo? Questa guerra è un momento che fa da spartiacque: la regione deve essere parte dell’Unione europea, altrimenti avremo un problema. Non è possibile che Ucraina e Balcani occidentali non diventino membri della Ue».

 

guerra in ucraina 4

Ma questo non rischia di alienare ulteriormente la Russia?

«Non deve essere così, perché noi vogliamo pace e buone relazioni. Ma è la Russia che deve fare un passo avanti». […]

guerra in ucraina 2guerra in ucraina 1guerra in ucraina 3

Ultimi Dagoreport

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DEL DIRETTORE MARIO PARENTE AD ATTIVARE LA PROCEDURA DI SPIONAGGIO...

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…