antonio ingroia

WIKIDRINKS - VIDEO: INGROIA CHE SBIASCICA MENTRE AGITA UN BICCHIERE DI VINO. L'EX PM DICE DI ESSERE COME ASSANGE, MA IN QUESTA INTERVISTA DEL 2012 AD ALFIO SCIACCA DEL ''CORRIERE'', GIRATA NEL SUO UFFICIO IN PROCURA (!), CI PARE SOPRATTUTTO UN GRANDE AMANTE DEL NETTARE DI BACCO - STAVA PARTENDO PER IL GUATEMALA, DOVE HA LAVORATO PER L'ONU QUALCHE MESE PRIMA DI DARGLI BUCA PER CANDIDARSI IN ITALIA (CON RISULTATI INFELICI)

 

 

 

 

 

 

antonio ingroia vino

DAGONOTA - Feltri scrive che chi è ubriaco “trascina la lingua mentre favella”. Ecco allora un video per dimostrare che Ingroia ha un rapporto molto ''cordiale'' con l'alcol. Risale al 2012, quando fu chiamato in Guatemala al servizio dell’Agenzia ONU contro il traffico di droga, agenzia cui ha tirato il pacco per candidarsi nel 2013 in Italia (con risultati infelici).

 

Alfio Sciacca del ''Corriere della Sera'' gira un’intervista nel suo ufficio in procura in cui l'allora pm appare decisamente ''rilassato'' dal bicchiere di vino che agita mentre parla di cose molto serie, ma sbiascicando…

 

 

LA PARABOLA DI INGROIA, DA TOGA-STAR ALL' ALCOL MA LUI: «DISINFORMAZIA, NON ERO UBRIACO»

Mario Ajello per ''Il Messaggero''

 

 

antonio ingroia vino

Ha banalizzato Bacco - e questo è peggio di un errore, è un crimine - l' ex pm Ingroia, e attuale non-si-sa-che-cosa, anche se avvocato e reduce del più gustoso pasticcio pseudo-rivoluzionario, quello della mancata Rivoluzione Civile con cui pensava (da sobrio?) di cambiare il mondo. E che risate.

 

antonio ingroia 8

Ha fatto torto a Bacco il povero Antonino perché, come diceva Gianni Brera, sommo giornalista e grande estimatore di vino e di whisky, bisogna distinguere tra «il cultore del buon bere» - che fa onore a Bacco e ha lo sguardo fermo e «un' altra forma di lucidità» - e il «beone», «impresentabile e tremolante». Che non fa onore né a se stesso né al Dio alcol. Un piccolo personaggio così è quello a cui è stato impedito, all' aeroporto di Parigi, di salire sul velivolo per l' Italia.

 

«Lei no, dottore Ingroia», gli hanno detto allo scalo di Roissy: «Si dia un contegno e torni quando ha smaltito la sbornia, in queste condizioni le impediamo l' imbarco».

 

IL SACERDOTE

antonio ingroia 33

Sarà stato ubriaco, l' ex magistrato-cilecca, il sacerdote dell' inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia, l' improbabile leader politico con parentesi guatemalteca prima di scendere in campo per risalirne subito dopo battuto e rifiutato, l' indagato per appropriazione indebita, per la somma dei flop di cui ha disseminato la propria biografia?

 

E la parabola della star di ogni giustizialismo, poi giustiziato dalla pochezza della sua epopea, ora fa registrare questa sorta di discesa agli inferi della bottiglia (più di una?) mal bevuta dall' inventore di quel ballista di Ciancimino junior e di altre derive senza approdi, da questa icona dell' antimafia sbugiardata poi messo a capo da Rosario Crocetta di Sicilia e-Servizi (con esiti disastrosi per il funzionamento del web della regione).

antonio ingroia 3

 

SAVONAROLISMI

La sua parabola è emblematica.

Basta dare un' occhiata superficiale alla storia del nostro Paese, per accorgersi che gli italiani fanno presto ad invaghirsi del Girolamo Savonarola di turno, e fanno anche presto a disfarsene.

 

Alla fine del Quattrocento, il frate domenicano si presentò al popolo fiorentino come il moralizzatore di una chiesa simoniaca e corrotta e di una società lasciva e viziosa, per fondare una Nuova Gerusalemme mondata dal vizio e dal peccato.

 

antonio ingroia

Conosciamo l' infausto destino a cui andò incontro il «profeta disarmato», come lo definì Niccolò Machiavelli. Ma no, basta: il piccolo Ingroia non merita paragoni così. Ha solo brandito l' etica pubblica, pasticciando con la morale privata. E si è bevuto tutto.

C' è l' uomo forte che riesce a bere e bere senza mai sbronzarsi, per esempio Socrate, Confucio e in parte anche Stalin. C' è il personaggio forte che è perennemente ubriaco, come Pietro il Grande e, si narra, come Alessandro Magno che conquistò il mondo allora conosciuto «immerso in una sorta di foschia» (come ha scritto Mark Forsyth in Breve storia dell' ubriachezza).

antonio ingroia 3

 

Per non dire di Winston Churchill. Era solito tenere un bicchiere di whisky sulla propria scrivania, mentre non terminava pranzo e cena senza aver sorseggiato champagne e brandy, e il suo genio tra una sorsata e l' altra si moltiplicava. Mentre in Italia, scendendo di livello ma non fino al livello Ingroia, restano gustosi i giochi di parole riguardanti Giuseppe Saragat, di cui si diceva «fa l' alzabarbera», invece dell' alzabandiera, e il cui destino era «cinico e bar».

 

E Antonino? Un passo falso dietro l' altro, più le cene palermitane al Gran Hotel Villa Igea e in altri posti chic e spese ricreative per oltre 37mila euro che, secondo in suoi ex colleghi della Procura di Palermo, avrebbe dovuto pagare di tasca sua. Sempre ubriaco? «Ubriaco mai», è il suo nuovo grido di battaglia. Ingroia ora si difende in un video lunare postato su Facebook dal Sudamerica, con sullo sfondo il mare e la moglie Gisella al fianco.

 

antonio ingroia vino

«La disinformazione regna sovrana in Italia, non è successo niente all' aeroporto, è tutta una fake news». Porta gli occhiali scuri da sole l' ex pm, mentre fa il suo annuncio annunciando querele a raffica. E chissà se dietro le lenti si possono vedere le occhiaie prodotte dalla bevutina.

Ingroia sicilia serviziINGROIA DE MAGISTRIS STRETTA DI MANO TRA INGROIA E GRASSO ingroia con caselli ingroia nel durante il processo contrada INGROIA AL CORTEO FIOM jpegINGROIA antonio ingroia INGROIA E PINO MANIACI

 

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...