ZITTI E TOTI – IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA NON HA INTENZIONE DI RISPONDERE ALLE DOMANDE DEI GIUDICI, AL MOMENTO. LA LINEA DIFENSIVA DELL’EX GIORNALISTA È CHE TUTTI I SOLDI RICEVUTI DAI SUOI COMITATI ELETTORALE SIANO TRACCIABILI E “SPESI PER SOSTENERE L’ATTIVITÀ POLITICA” – LE DIMISSIONI? “MI CONFRONTERÒ CON GLI ALLEATI”. FRATELLI D’ITALIA PRESSA PER FARLO MOLLARE (COSÌ POTRÀ INTESTARSI IL SUCCESSORE)
Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella e Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”
GIOVANNI TOTI - VIGNETTA DI FRANCESCO FRANK FEDERIGHI
In una delle ultime pagine della sterminata ordinanza di custodia cautelare costata i domiciliari a Giovanni Toti nell’inchiesta sui finanziamenti ai suoi comitati elettorali, il gip di Genova spiega che non poteva sospenderlo dalla funzione di governatore perché questa misura interdittiva è espressamente vietata per un eletto. È la risposta indiretta a chi avrebbe auspicato per lui un trattamento meno pesante.
Oggi Toti, intenzionato a non dimettersi, comparirà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, ma ha già fatto sapere che si avvarrà della facoltà di non rispondere, mentre il suo legale è convinto di dimostrare che non c’è stata alcuna irregolarità.
[…]Al momento, a svolgere la sua funzione, è il vice presidente Alessandro Piana. In caso di dimissioni del governatore, decadrebbero la giunta, l’intero Consiglio e bisognerebbe andare alle elezioni e, considerato il clima, l’attuale maggioranza potrebbe rischiare qualcosa. Quindi, al momento, tutto resta fermo. Ieri circa 200 persone hanno manifestato davanti a Palazzo Ducale e Regione Liguria chiedendo a Toti di farsi da parte.
Quando alle 14 di oggi è previsto che entri nell’ufficio del gip, Toti dirà perché non intende rispondere alle domande. Una scelta «conseguente e logica», la definisce il suo legale, l’avvocato Stefano Savi. Di fronte ad «un fascicolo enorme, dobbiamo approfondire la lettura degli atti […]».
Un abbozzo di linea difensiva è già possibile intravederlo: «È totale» la tracciabilità dei soldi ricevuti dal Comitato Giovanni Toti e dal Comitato Change da parte degli imprenditori coinvolti, come il re della logistica portuale Aldo Spinelli e il consigliere di Esselunga Francesco Moncada (accusato di finanziamento illecito degli stessi Comitati come Maurizio Rossi, editore di Primocanale). I fondi «sono stati tutti spesi» per sostenere l’attività politica, come prevede la legge, tanto è vero che su questo «non è stato contestato nulla» dai pm.
Sul futuro politico del suo cliente, l’avvocato Savi dice che Toti «farà le sue valutazioni che non possono prescindere, a suo dire, da un confronto con tutte le persone che con lui hanno lavorato fino a oggi e con i partiti di maggioranza».
Il gip ha scritto che Toti «ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti».
Per il giudice sussiste il rischio di reiterazione del reato «in occasione delle prossime elezioni», vista la «allarmante sistematicità di un meccanismo corruttivo perfettamente collaudato». […] La Procura potrebbe valutare di sentire nei prossimi giorni, come persona informata sui fatti, il sindaco di Genova Marco Bucci.
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