maria rosaria boccia arianna meloni bianca berlinguer

PERCHÉ MARIA ROSARIA BOCCIA HA TIRATO IN BALLO ARIANNA MELONI? – LA POPPEA DI POMPEI SMENTISCE DI AVERE DETTO A BIANCA BERLINGUER CHE, DIETRO LO STOP ALLA SUA NOMINA A CONSIGLIERA, C’È STATA LA MANO DELLA SORELLA D'ITALIA. MA SOSTIENE DI SAPERE DI “UN COLLOQUIO TRA SANGIULIANO E ARIANNA MELONI” – A GIUGNO DA PALAZZO CHIGI ERA GIÀ PARTITO UN ALERT NEI CONFRONTI DELLO STAFF DI SANGIULIANO, PER METTERE IN GUARDIA IL MINISTRO RISPETTO ALL’“ATTIVISMO” DI BOCCIA. E AI PRIMI DI LUGLIO SAREBBE INTERVENUTA DIRETTAMENTE ARIANNA MELONI PER DIRE A GENNY: “QUELLA SIGNORA È UNA PAZZA, DEVI ALLONTANARLA” – NEI MESI PRECEDENTI BOCCIA AVEVA INCONTRATO ANCHE IL MINISTRO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – ORA PALAZZO CHIGI VUOLE “TORCHIARE” SANGIULIANO...

1. I DIALOGHI TRA SANGIULIANO E ARIANNA MELONI NELLE RIVELAZIONI DI BOCCIA

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

 

GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA

Che cosa sa ancora Maria Rosaria Boccia? Cosa vuole rivelare in più? E soprattutto: cosa vuole ottenere? Le domande - queste e quelle che ne discendono a cascata - turbinano sull’asse Palazzo Chigi-Via della Scrofa. Perché l’influencer che ha scombussolato il governo non pare essersi accontentata dello scalpo dell’ex ministro Sangiuliano, dimissionato ormai sei giorni fa. Continua a postare, Boccia. Continua a presentarsi negli studi tv. Con quale scopo? Solo per amore di «verità», come professa via Instagram?

 

Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI

L’altro ieri sera, nei camerini di Rete4, davanti a Bianca Berlinguer e al pool di autori di È sempre Cartabianca, prima di ripensarci e far saltare l’intervista tivvù, secondo diverse fonti la consulente ombra del Mic avrebbe raccontato che dietro il suo siluramento dal Ministero potrebbe esserci stata la mano della sorella della premier, Arianna Meloni, responsabile della segreteria di FdI.

 

Versione confermata ieri pomeriggio dalla conduttrice: Boccia, riferisce Berlinguer, avrebbe sostenuto che lo stop al suo incarico sarebbe stato originato «o dalla preoccupazione per un conflitto d’interessi» o dalla pressione della moglie di Sangiuliano, «o infine dall’intervento di Arianna Meloni».

 

arianna meloni

Era lo scenario peggiore, per i Fratelli. Perché dall’inizio di questa vicenda temono che la slavina che ha travolto Sangiuliano, anziché arrestarsi, cambi percorso ma continui a ruzzolare. Fino al piano nobile di via della Scrofa. Fino alla famiglia.

 

[…] Boccia nega che «sia stata lei», cioè Arianna, «a bloccare la nomina » è solo parziale. Perché l’imprenditrice un po’ nega, ma un po’ rafforza i sospetti.

 

Aggiunge dettagli. Conferma per la prima volta di «sapere di un colloquio tra Sangiuliano e Arianna Meloni». Non dice su cosa, anche se è presumibile che si riferisca alla sua consulenza. E non dice se ne è stata testimone diretta - in caso: quanti altri dialoghi con la sorella della premier avrebbe ascoltato? - o se l’abbia registrato, come fatto con altre conversazioni di cui non era parte.

 

Come quella fra Sangiuliano e la moglie, di cui alla trasmissione di Berlinguer prometteva una dettagliata trascrizione, con l’obiettivo di smentire di essere stata l’amante dell’ex ministro. Nei fogli compilati da Boccia, secondo fonti a conoscenza dello scritto, sarebbe stata la consorte di Sangiuliano ad affermare che tra il politico e la consulente non ci sarebbero stati rapporti sessuali. Tesi che secondo alcuni testimoni Boccia avrebbe sostenuto pure davanti agli autori di Berlinguer, con una certa enfasi: «Non sono una escort!».

 

MARIA ROSARIA BOCCIA lollobrigida

L’intervista, secondo Berlinguer, sarebbe saltata perché l’influencer avrebbe chiesto le domande in anticipo […]

 

L’altro attrito riguarderebbe gli ospiti del secondo blocco di trasmissione, un panel di giornalisti che avrebbe dovuto porre domande a Boccia. Tra loro, Alessandro Sallusti, che in onda ha comunque rivelato che la consulente avrebbe fatto credere a Sangiuliano di essere incinta. Boccia - che nega di avere preteso le domande - su questo non è intervenuta.

 

LA SEPARAZIONE TRA ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

Ma su Arianna sì. Perché? Fonti di maggioranza raccontano che ci sia un «mediatore » tra la consulente e FdI. «Ma non diretto, non dei Fratelli: nessuno si fida più». Di certo, Boccia ha evitato di coinvolgere direttamente e pubblicamente, sin qui, Arianna Meloni. Anzi, ha addirittura negato di avere conosciuto Francesco Lollobrigida, nonostante le foto che lei stessa aveva postato su un convegno col ministro dell’Agricoltura alla Camera. E Lollobrigida ieri ha detto che «la signora Boccia ha detto la verità, ci siamo visti una volta a Montecitorio, non ho avuto il piacere di approfondire la conoscenza...». Secondo diversi parlamentari di FdI sarebbe stata quindi addirittura «Berlinguer a tirare in ballo Arianna», non Boccia.

 

Teoria che fa lievitare l’irritazione di Meloni contro Mediaset, proprio mentre la trattativa sulla presidenza della Rai alla forzista Simona Agnes è in stallo. Secondo la conduttrice però l’intervista è saltata quando ha chiesto a Boccia di fornire prove sulle accuse alla Sorella d’Italia.

 

2. TRA BOCCIA E BERLINGUER C’È IL PIZZINO SU ARIANNA CHIGI “INTERROGA” GENNY

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per il “Fatto quotidiano”

 

bianca berlinguer sulla mancata intervista a maria rosaria boccia - dalla pagina instagram di e' sempre cartabianca

[…] L’episodio non è di poco conto perché Arianna Meloni nelle ultime settimane è stata citata più volte sulle prime pagine dei giornali per un suo interessamento (smentito) nelle nomine tra ministeri, partecipate e Rai. Notizie che avevano portato il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il 18 agosto, a denunciare un complotto e persino un’indagine (di cui non c’è alcuna prova) proprio nei confronti della sorella della presidente del Consiglio.

 

[…] Poco dopo le rivelazioni della conduttrice, Boccia liquida la ricostruzione come “fake news”: “Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina. Io le ho risposto che sapevo dell’esistenza di un colloquio tra Sangiuliano e Arianna Meloni, ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina”.

 

La smentita è in realtà la conferma di quanto risulta al Fatto. Fonti a conoscenza della questione raccontano che a giugno da Palazzo Chigi parte un alert nei confronti dello staff di Sangiuliano, con l’obiettivo di mettere in guardia il ministro rispetto all’attivismo di Boccia. Per settimane il tentativo viene replicato dalle persone di Fratelli d’Italia vicine al ministro. Ma lui fa orecchie da mercante.

 

ARIANNA MELONI E ALESSANDRO SALLUSTI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Così ai primi di luglio interviene direttamente la sorella della presidente del Consiglio, la quale comunica a voce a Sangiuliano che avrebbe dovuto allontanare la donna dal ministero, perché ritenuta una mina vagante. “Quella signora è una pazza, devi allontanarla”, è il senso delle parole di Arianna Meloni rivolte all’ex ministro della Cultura.

 

Come raccontato dal Fatto, nei mesi precedenti Boccia aveva incontrato anche il ministro Francesco Lollobrigida che ieri però si è limitato a dire di non “aver approfondito la conoscenza” con la donna e di averla vista una sola volta “alla Camera per un intergruppo parlamentare”.

 

MARIA ROSARIA BOCCIA GENNARO SANGIULIANO

Ma quando ieri sono uscite le parole di Berlinguer, in FdI è scattato il panico. È vero, la sorella della premier non ha lasciato messaggi scritti, ma a Palazzo Chigi non sanno con che modalità Sangiuliano abbia riportato alla sua ex amante la volontà di Arianna: potrebbe averle detto che Meloni voleva silurarla per far posto a un suo fedelissimo, per esempio. Col dubbio, sullo sfondo, di possibili registrazioni in possesso di Boccia.

 

È anche per chiarire questi passaggi che Palazzo Chigi interrogherà Sangiuliano, per capire quando e come ha parlato di Arianna Meloni alla sua mancata consigliera. Il terrore che le rivelazioni portino ad altri esponenti della famiglia è molto forte.

 

L’IRA DI PALAZZO CHIGI LA SORELLA DELLA PREMIER: SE N’È PARLATO GIÀ TROPPO

Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

GENNARO SANGIULIANO - MARIA ROSARIA BOCCIA

Insinuazioni «surreali», falsità sparate in tv e sui social «senza uno straccio di prova» da una donna «inaffidabile, che non riuscirà a trascinare Arianna in questa lotta nel fango». La reazione furente dei dirigenti di FdI alle parole di Maria Rosaria Boccia rivela quanto alta sia l’insofferenza a Palazzo Chigi per una storia che non accenna a sgonfiarsi, nemmeno dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano. E che nel primo partito di governo paragonano, tra battute e risate amare, al reality Temptation Island. […]

 

[…]  la stessa Arianna prova a tirarsi fuori: «Di questa vicenda si è parlato davvero troppo». Rispondono così anche i deputati meloniani, quando a Montecitorio i giornalisti chiedono perché Maria Rosaria Boccia sia apparsa per due volte in iniziative con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ex compagno di Arianna e padre delle due figlie.

 

I colleghi di partito e di governo assicurano che «Lollo», come lo chiamano amichevolmente, prese subito le distanze dall’influencer «dopo alcune segnalazioni da parte di dirigenti locali in Campania, che lo avevano invitato a diffidare di lei». E lo stesso ministro prova a troncare «i pettegolezzi».

 

francesco lollobrigida e le sorelle Meloni meme by edoardo baraldi

Eppure, il caso Boccia continua a tormentare la torrida estate della destra di governo. Ancora una volta Antonio Tajani ha dovuto rassicurare la premier sulla lealtà di Forza Italia. Già, perché Rete4 vuol dire Mediaset e dunque Marina e Piersilvio Berlusconi e il cortocircuito che portò alla rottura tra Giorgia Meloni e il giornalista Andrea Giambruno ancora brucia.

 

 La premier si è irritata non poco quando ha saputo (non dai figli del defunto ex premier) che Boccia era stata invitata su Retequattro e si è fatta sentire per scongiurare l’intervista.

MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO AL FESTIVAL DEL LIBRO POSSIBILE POLIGNANO A MARE 1

L’aver tirato in ballo la sorella Arianna ha convinto FdI ad alzare il livello di allerta nei confronti degli alleati. […]

giorgia arianna meloniGIORGIA MELONI - ALESSANDRO SALLUSTI - ARIANNA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Ultimi Dagoreport

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…