DIO SALVI LA REGINA DAL RE DEI PAPARAZZI CHE STA PER METTERE ALL’ASTA 23 MILA FOTO DEI REALI D’INGHILTERRA
Monica Ricci Sargentini per Corriere.it
Oggi Ray Bellisario è un anziano signore, costretto su una sedia a rotelle, gli occhi tristi che ti guardano dietro i grandi occhiali. Ma per più di vent'anni quest'uomo è stato il fotografo incubo della famiglia reale inglese tanto da essere soprannominato «il martello di Casa Windsor».
Figlio di due immigrati italiani che sopravvivevano vendendo gelati per strada, Ray aveva ancora i calzoni corti quando ha cominciato a fotografare la regina. Siamo nel 1952, Elisabetta II è appena salita al trono, lui riesce a fotografarla mentre si ripara dalla pioggia sotto un ombrello. L'immagine viene pubblicata da molti giornali e il ragazzo decide che quella è l'occasione professionale della sua vita.
Da allora il ragazzo diventa una spina nel fianco dei Reali che vengono «pizzicati» in momenti privati e inusuali. E proprio per l'abitudine a non cercare lo scatto tradizionale Bellisario viene definito il primo paparazzo londinese. I Windsor fanno di tutto per fermarlo: gli bloccano l'accesso agli eventi ufficiali, lo denunciano al garante della stampa, chiedono ai giornali di non acquistare le sue foto e lo portano persino in tribunale.
Ma lui continua imperterrito a fare il suo lavoro: si apposta durante i pic-nic della famiglia, ritrae Charles mentre fa sci d'acqua sopra ad una sedia poggiata su una tavola di legno, la regina nella residenza di Balmoral che balla il twist davanti a un'amica, la principessa Anna mentre prende il sole in costume da bagno a Malta vezzosamente appoggiata su una macchina. Immagini che mandano su tutte le furie Buckingham Palace.
Il principe Filippo è talmente ossessionato dal personaggio da minacciare di rinchiuderlo nella Torre di Londra. Ora Ray Bellisario, 77 anni, ha deciso di mettere all'asta la sua collezione, circa 23 mila fotografie, e dare il ricavato (si stima tra le 500 mila e il milione di sterline) a Reach for Rights, l'organizzazione caritatevole da lui stesso fondata nel 2012 per aiutare i bisognosi a far rispettare i propri diritti.
«Mi spiace separarmi dal mio lavoro - ha dichiarato il fotografo alla casa d'aste Omega -, l'ho custodito per 40 anni, spostandolo segretamente da un posto all'altro. Chiunque comprerà la collezione sappia che sta acquistando un pezzo di storia». Ne è consapevole Buckingham Palace che, secondo alcuni, sta accarezzando l'idea di aggiudicarsi tutti i lotti per seppellire gli scatti in un armadio.
La metà delle immagini riguarda la famiglia reale, sono foto scattate tra la metà degli anni 50 e la fine dei 70. Alcune sono dei veri e propri scoop come l'incontro segreto tra la regina e il Duca di Windsor, lo zio che aveva abdicato al trono per amore. Per fotografare l'ex Edoardo VIII e la nipote, Bellisario prende una stanza al 19 piano dell'Hotel Hilton con vista su Park Lane e aspetta. «Un pomeriggio - racconta - mi vedo il Duca affacciarsi su giardini del Palazzo seguito dalla regina». La foto viene pubblicata da Paris Match e nessun giornale britannico la riprende.
Socialista da una vita, Bellisario detesta la famiglia reale e, all'inizio degli anni 80, decide di dedicarsi a questioni più serie come la guerra civile in Nigeria o il conflitto in Irlanda del nord. L'ex fotografo oggi si batte per i diritti dei disabili (lui lo è da 27 anni) e spesso si reca a Cuba dove insegna giornalismo all'università dell'Avana. La vendita del 10 ottobre a Londra rappresenta per lui la chiusura di un'epoca. Dei reali non vuol più sentir parlare, quando pensa alla regina scuote la testa e dice: «Quella dannata maledetta».
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