Marco Giusti per Dagospia
Stasera mi piacerebbe molto vedere un piccolo film di Robert Altman sul mondo della danza “The Company” girato nel 2003 con la bellissima Neve Campbell, James Franco come suo fidanzato e Malcolm McDowell come suo maestro italiano. Lo passa Iris all’1,15.
Pochissimo prima Cielo prevede un vecchio “Manon 70” di Jean Aurel con Catherine Deneuve, Elsa Martinelli, Sami Frey e Jean-Claude Brialy. Credo di non averlo mai visto perché era vietato.
Qualcosa del fascino dei film francesi anni ’60 ritroviamo nella buffa e fortunata serie Netflix dedicata al mondo del cinema “Chiami il mio agente!”, ma è più giusto il titolo originale, “Dix pour cent”, già alla quarta stagione, che ho iniziato ieri sera, ma che poggia molto, forse troppo, sulle guest star presenti in ogni puntata.
Alle 21 e dintorni stasera non c’è una grande scelta, anche se “7 chili in 7 giorni” di Luca Verdone con suo fratello Carlo e Renato Pozzetto, Cine 34, è sempre molto divertente. Si sente la mano di Benvenuti e De Bernardi… E poi c’è la Sora Lella, Fiammetta Baralla, Silvia Annichiarico, Franco Diogene, Rolando De Santis cioè il mitico “Chiodo” genio dell’insistenza con Fellini (“Maestro che c'hai una parte per er Chiodo?”). Che tempi.
johnny depp angelina jolie the tourist
Su Rai 5 alle 21, 15, vedo che danno “Truman – Un vero amico è per sempre”, quello che i due amici che si incontrano dopo anni e uno sa che sta per morire, ricordate? Ecco, questo, quello originale spagnolo diretto da Cesc Gay con Ricardo Darin e Javier Camara è quello buono. Decisamente più di quello italiano.
“The Tourist” dell’altissimo e nobile regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck con Johnny Depp e Angelina Jolie languidi in una Venezia piena di comparsate eccellenti italiane, da Christian De Sica che fa il commissario corrotto a Nino Frassica maresciallo che finisce in laguna, da Alessio Boni a Daniele Pecci, è un po’ tremendo, ma fa molto ridere involontariamente. Stroncatissimo in America (“la chimica fra i protagonisti non esiste, i ruoli secondari non prendono vita, e ci arrivano troppe occasioni di risate dagli attori che cercano di essere intensi”).
Meglio il vecchio western di Roy Rowland “L’arma della gloria”, Iris alle 21, anche se il suo protagonista Stewart Granger era meglio nel cappa spada che nel west con le pistole in mano. Però c’è Rhonda Fleming… Avviso che su Italia 1 alle 21, 15 passa “Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York”, di Chris Columbus con Macaulay Culkin e i cattivi originali Joe Pesci e Daniel Stern oltre a Tim Curry.
Su Nove passa una commedia avventurosa anni’90 di Ivan Reitman, “Sei giorni sette notti” con Harrison Ford e Anne Heche, attrice bionda che al tempo era scandalosamente fidanzata con Ellen De Generes. In seconda serata passa “Il professore matto” di Tom Shadyac con Eddie Morphy, Italia 1 alle 23, 45, quante volte lo avete visto?
Alle 23 su Rai Movie vi segnalo il terribile fantascientifico “Transcendence” diretto da certo Wally Pfister (stavo per scrivere Pfizer…), un direttore della fotografia che non ha più diretto nulla da allora, con Johnny Depp arrivatissimo. Un techno-thriller di una noia abissale.
Vi segnalo anche “Sbirri” di Roberto Burchielli con Raoul Bova e Alessandro Sperduti, Cine 34 alle 23, 50. Un po’ più tardi arriva “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi con Elio Germano nel ruolo di Ernesto, vero factotum di Mario Schifano ma anche di Carlo Verdone, Rete 4 alle 00, 45. Ci sono anche Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Sergio Rubini, Virginia Raffaele. Passò in apertura in una Festa di Roma ai tempi di Marco Muller.
Di scena è la storia degli ultimi quarant'anni di vita italiana, e romana, vista attraverso gli occhi di una persona docile e umile, fin da bambino chiamato anche dal padre, l'ultima ruota del carro: "Tua padre qui nun conta un cazzo, e tu conti meno di tua madre".
Cosi' Ernesto passa da una situazione all'altra, sfiorando l'omicidio di Moro ("Poro Moro"), la Roma di Schifano, un Alessandro Haber che non gli somiglia proprio per niente, i socialisti che proprio di sinistra non sono, con Sergio Rubini che fa un maneggione craxiano in pugliese anche divertente, il berlusconismo, senza fare una piega, accettando sempre tutto o quasi e, soprattutto, non capendo mai bene dove si trova.
all’onorevole piacciono le donne nonostante le apparenze e purche' la nazione non lo sappia 6
Veronesi non è né Zampa né Flaiano, ma qualche buona intuizione e qualche buona battuta ci stanno ("A me ste Brigate Rosse mi avrebbero pure rotto un po' i coglioni"). Ottimo Ricky Memphis che prima si lega ai socialisti e poi a Berlusconi, buono Maurizio Battista come zio romano cafonissimo e invadente. Compare anche la Pantera Rosa, alias Italo Vegliante, come barista di un centro che da anni non è più come l'abbiamo vissuto. Non male le apparizioni spettrali di Francesca D'Aloja e Dalila Di Lazzaro come nobili cafonal.
A notte fonda arriva su Rete 4 alle 3, 20 il capolavoro erotico politico di Lucio Fulci massacrato dalla censura “All’onorevole piacciono le donne” con Lando Buzzanca truccato come un onorevole democristiano tipo Colombo ma assatanato come pochi, una Laura Antonelli suora sempre nuda, su Cine 34 alle 4, 25 il misterioso “Mamba” di Mario Orfini con Trudie Styler, su Cine 34 alle 4, 25 il film a episodi intellettualissimo “Eros” firmato Soderberg-Wong Kar Wai –Antonioni con i nudi che tutti ricordiamo bene di Luisa Ranieri giovanissima. Anche questo film stroncatissimo dalla critica americana.
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