clusterfuck woodstock 99

"C'ERANO SOLO ONDATE DI ODIO CHE RIMBALZAVANO DAPPERTUTTO" - È IN ARRIVO "CLUSTERFUCK: WOODSTOCK ’99" IL DOCUMENTARIO NETFLIX CHE RACCONTA UNO DEI FESTIVAL PIÙ CAOTICI DELLA STORIA, CONOSCIUTO ANCHE COME "I GIORNI IN CUI GLI ANNI ’90 SONO MORTI" - IL RADUNO, CHE AVREBBE DOVUTO CELEBRARE IL TRENTENNALE DEI TRE GIORNI DI PACE, AMORE E MUSICA DEL 1969 SI TRASFORMO' IN UN INCUBO, TRA VIOLENZE, STUPRI E SCORTE INSUFFICIENTI DI SERVIZI IGIENICI E ACQUA… - VIDEO

clusterfuck woodstock 99

Da www.rockol.it

 

Netflix ha pubblicato un trailer per il documentario 'Clusterf**k: Woodstock '99', che arriverà sulla piattaforma di streaming il prossimo 3 agosto.

 

Le prime notizie riguardo un film sulla manifestazione per celebrare i 30 anni dalla prima edizione del 1969 iniziarono a girare nel 2020. Purtroppo il festival fu disastroso e viene oggi ricordato per le violenze, il vandalismo, gli incendi, il pubblico inferociti nei confronti degli organizzatori che diedero l'impressione di avere interesse unicamente per il profitto tralasciando ogni altro aspetto.

 

woodstock 99

Quanti hanno partecipato all'evento hanno raccontato di prezzi gonfiati, mancanza di protezione dalle alte temperature, scorte insufficienti di servizi igienici e acqua, personale sottopagato che ha abbandonato le proprie mansioni. Le autorità hanno successivamente denunciato 44 arresti, 10.000 persone che necessitavano di cure mediche e otto stupri nel corso dei tre giorni dell'evento. Un giornalista ha riportato che "c'erano solo ondate di odio che rimbalzavano dappertutto. Era chiaro che dovevamo andarcene".

 

woodstock 99

In un comunicato Netflix ha dichiarato: "Il nome del festival del 1969 è sinonimo di pace, amore e ottima musica. Venne ripreso per un attesissimo 30° anniversario e commercializzato come una celebrazione del millennio. (…) Che cosa è andato storto? La docuserie 'Clusterf**k: Woodstock '99' si propone di trovare la risposta. Alcuni hanno incolpato la musica aggressiva delle principali band che vi parteciparono come Korn, Limp Bizkit e Rage Against the Machine; altri hanno puntato il dito contro lo sfruttamento commerciale da parte degli organizzatori del festival. Utilizzando rari filmati e interviste a testimoni oculari...".

 

woodstock 99

Il produttore esecutivo Tom Pearson dal suo canto ha detto: "Questa è una storia epica e universale di nostalgia, arroganza, avidità e scisma generazionale, raccontata dal punto di vista di chi sta in prima linea.”

woodstock 99 woodstock 99

 

woodstock 99 woodstock 99

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO