e dopo questa conclusione avete dimostrate di non aver capito proprio niente quindi riporto qui il discorso di ghali#DomenicaIn pic.twitter.com/AA84yu4uF3
— aurora?! TUTA GOLD (@SWEETVHABIT) February 11, 2024
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, vedo che alcune personalità del mondo ebraico/israeliano lamentano una frase contenuta nella canzone che il cantante Ghali ha esibito al recente Festival di Sanremo. Una frase che lascerebbe intendere che nel valutare la gran tragedia di Gaza lui è più sensibile alle ragioni dei palestinesi piuttosto che a quelle degli israeliani.
Se Ghali aveva il diritto di esprimersi così come ha fatto? A mio parere assolutamente sì, stava raccontando un suo giudizio, stava cantando una sua emozione. Volete che ci siano degli argomenti dove ha diritto di esistere una e una solo valutazione? Ai miei occhi questi argomenti non esistono, sempre e comunque hanno diritto di esistere valutazioni e sensibilità diverse.
Semmai mi chiedo perché sia così diffusa questa sensibilità che dirò "pro palestinese" nel senso che antepone le sofferenze dei civili palestinesi all'orrore per i massacri del 7 ottobre, a quei massacri di donne bambini anziani uccisi uno a uno al grido di “Allah è grande”, ivi compresi quei ragazzi e ragazze che erano andati nientemeno che a un raduno musicale, ciò che non è possibile non commuova il nostro Ghali.
Senza quel massacro del 7 ottobre, non un civile palestinese sarebbe stato toccato con un mignolo dai soldati israeliani e benché l'organizzazione criminale detta Hamas lanci giorno dopo giorno decine di missili contro le abitazioni civili degli israeliani.
Hamas aveva preso il potere a Gaza dopo aver massacrato gli uomini fedeli alla linea politica di Yasser Arafat e del suo erede politico Abu Mazen. Per la cronaca avevano preso il cuoco di Abu Mazen, lo avevano legato mani e piedi, lo avevano portato su fino a un secondo o terzo piano e poi lo avevano scaraventato giù.
Sono questi tipini coi fiocchi i proprietari dei corpi e delle vite dei palestinesi di Gaza, a cominciare da quelle migliaia e migliaia di bambini uccisi per dalle bombe lanciate dagli aerei israeliani.
Una tragedia biblica, caro Ghali, lo riconosco. Lo sa quanti sono stati i civili italiani uccisi dalle bombe alleate che ci liberarono dai nazi-fascisti? 25mila. Ne tenga conto nella sua prossima canzone, alla quale auguro ogni bene.
MEME SULLO STOP AL GENOCIDIO DI GHALI A SANREMO