teresa ciabatti gian paolo serino

"TERESA CIABATTI È UN VIRUS. UNA ROMANTICA DA NEURO, UNA SCALATORINA D’ACCATTO DA “UPPER-CLASS”, MA QUALCUNO L’AVVERTA CHE L’ALTA BORGHESIA IN ITALIA LEGGE DARIA BIGNARDI" – SERINO SCATENATO SULLA GRANDE ESCLUSA DALLA CINQUINA DEL PREMIO STREGA - “MERITA TREVI MA VINCE BRUCK, UNA LILIANA SEGRE AD HONOREM. 'LA NAVE DI TESEO'? UNA CORAZZATA POTËMKIN" - "DINO RISI NE “I MOSTRI HA IMMORTALATO MEGLIO DI CHIUNQUE ALTRO IL “PREMIO STREGA” - IL VIDEO DI UN VITTORIO GASSMAN, TRAVESTITO DA MARIA BELLONCI: INARRIVABILE

 

Gianmarco Aimi per mowmag.com

 

teresa ciabatti

Sono stati annunciati al Teatro Romano di Benevento i cinque finalisti del Premio Strega 2021. Sono Emanuele Trevi con "Due vite" (Neri Pozza) con 256 voti, Edith Bruck con "Il pane perduto" (La nave di Teseo) con 221 voti, Donatella Di Pietrantonio con "Borgo Sud" (Einaudi) con 220 voti, Giulia Caminito con "L'acqua del lago non è mai dolce" (Bompiani) con 215 voti e Andrea Bajani con "Il libro delle case" (Feltrinelli) con 203 voti.

 

La proclamazione del vincitore dello Strega 2021 si terrà come di consueto al Ninfeo di Valle Giulia a Roma l'8 luglio. Prima degli esclusi è Lisa Ginzburg con "Cara pace" (Ponte alle Grazie) che ha avuto 141 voti, ma ha sorpreso tutto l’uscita di scena di Teresa Ciabatti, grande favorita, con il suo “Sembrava bellezza” (Mondadori).

 

teresa ciabatti cover

Il “Premio Strega” è il più prestigioso riconoscimento letterario italiano, ma anche lo specchio di come si sta muovendo l’editoria. Per questo, abbiamo chiesto al critico letterario Gian Paolo Serino di interpretare per noi la scelta della cinquina e anche i motivi di alcuni esclusi eccellenti.

 

Partiamo dalla cinquina. È la migliore possibile rispetto ai dodici che erano arrivati in finale?

serino

È la migliore che si potevano inventare nel tentativo di far credere che il “Premio Strega” sia un premio e non un accordo tra editori. Ho amato molto “Due vite” di Emanuele Trevi e apprezzato “Le case degli altri” di Andrea Bajani: ha struttura narrativa identica a “Il Colibrì” di Sandro Veronesi (nell’uso temporale del susseguirsi dei capitoli) ed è al contempo molto americano, almeno nell’eccezione delle sue“Lezioni americane” anche se in certe pagine rischia il romanticismo da catasto.

 

La sorpresa è vedere fuori la super favorita Teresa Ciabatti. Sei rimasto stupito?

teresa ciabatti 11

Moltissimo. Mi dispiace perché ha costruito tutta la sua “carriera” per raggiungere lo Strega, l’aveva in tasca, aveva preparato il discorso; “Non vorrei essere qui. Sono qui. Non sono qui” per poi concludere: “Sono una anomalia”. Ma quale anomalia? Teresa Ciabatti è un virus: intendo Teresa Ciabatti che scrive. Una scalatorina d’accatto da “upper-class”, ma qualcuno l’avverta che l’alta borghesia in Italia legge Daria Bignardi.

 

Non sei mai stato tenero con la Ciabatti. Cos'è che proprio non sopporti di lei?

teresa ciabatti 8

Personalmente nulla. Anzi, la trovo simpatica, almeno quelle poche volte che ci ho parlato. Non amo i suoi libri: sono la ricerca di un abbraccio che non vuole ma che (s)vende nei romanzi: sempre la solita storiella, l’infanzia, l’adolescenza, la solitudine, i luoghi natii: ecco, credo che Teresa Ciabatti sia una “neuroromantica”, una romantica da neuro. Ne esistono già tanti di scrittori così, non abbiamo bisogno di doppioni.

 

Edith Bruck è quella su cui punteresti per la vittoria se dovessi scommettere?

Non punterei. Punto tutto. Perché editorialmente è logico. In molti mi rispondono: “Ma “La Nave di Teseo” ha già vinto lo scorso anno. Cosa c’entra? “La Nave di Teseo” è una corazzata Potëmkin: sfornano due libri al giorno, fanno film, canzoni, fumetti, documentari. E poi Edith Bruck ha tutte le carte per vincere: è una Liliana Segre ad honorem. Giusto che abbia vinto lo "Strega Ragazzi”, se esistesse dovrebbe vincere lo “Strega Bambini”.

teresa ciabatti 10

 

La sua favoletta è per lettori che non hanno mai letto Primo Levi: poi il suo dichiarare che “il pericolo di una nuova Shoah” non esiste mi lascia molto perplesso. Eppure, sono certo che vincerà. Grazie al libro, ma anche grazie al fatto di essere stata la moglie di Nelo Risi, di aver frequentato i salotti romani che allo Strega contano. Basti pensare che i votanti si chiamano “Gli amici della Domenica”, che già dal nome sanno di Gruppo Piemonte.  Ci vorrebbero “Gli amici del lunedì”... E a proposito di Risi, Dino Risi ne “I Mostri”, nell’episodio titolato “La Musa”, ha immortalato meglio di chiunque altro il “Premio Strega” anche grazie ad un insuperabile Vittorio Gassman, travestito da Maria Bellonci. Inarrivabile

 

Perché hai definito “La Nave di Teseo” una corazzata Potëmkin?

teresa ciabatti 9

Sono una “Factory” italiana e al posto di Andy Warhol si trovano Elisabetta Sgarbi. Editrice che stimo, ma “La Nave di Teseo” non sarà mai la “sua” Bompiani. Non c’è una linea editoriale (tranne rari casi, quello ad esempio di Richard Powers) e temo farà la fine della Fandango degli anni ’90: quando faceva bellissimi libri e film, ma il progetto originale si è snaturato.

elisabetta sgarbi

 

Per qualità invece quale autore credi dovrebbe vincere?

Emanuele Trevi. E fuori cinquina “La felicità degli altri” di Carmen Pellegrino e “Noi” di Paolo Di Stefano.

 

Sul libro di Emanuele Trevi però segnalavi due problemi. Il primo legato al costo troppo basso, quindi potrebbe non convenire farlo vincere, il secondo perché non è completamente inedito, visto che larghe parti erano già uscite sul blog Minima&moralia.

edith bruck

Più che il costo la lunghezza: impossibile che, commercialmente, possa vincere uno libro di così poche pagine. Non ci starebbe neanche la fascetta. Infatti, Neri Pozza è corsa ai ripari: l’ha ripubblicato passando da 120 pagine a un formato “più grande” di 144 pagine e il prezzo dalla prima edizione di 12 euro è arrivato a 15 euro. Un aumento del 25% in pochi mesi, una percentuale da beni di lusso! Per il resto il libro è intenso, straziante di una bellezza rara. Certo la maggior parte delle pagine si possono leggere, negli anni, sul web. Ma il regolamento dello Strega non implica come scorrettezza copiare da sé stessi. È già successo in passato.

edith bruck

 

In passato hai lanciato anche la provocazione su Fabio Volo, dicendo che meriterebbe lo Strega. O al massimo lo meriterebbe chi ha creato le sue quarte di copertina. Come mai?

Dovrebbe vincerlo ad honorem. Soprattutto chi scrive le sue seconde di copertina. Sono tutte uguali. Identiche. Un genio.

Qual è il livello generale dei libri al Premio Strega?

Altalenante, come il prezzo di copertina di “Due Vite”. Si potrebbe pensare anche al sottotitolo “Due vite”: “In ricordo di due amici morti ai tempi dello spread".

 

C'è vita anche oltre ai premi?

teresa ciabatti 12

Io non amo i premi. Non mi sono mai iscritto ad un Premio o a un concorso. Credo che ai premi o ai concorsi debbano correre i cavalli.

Qual è lo stato di salute dell'editoria in Italia nel post pandemia?

Vivace. Diciamo che escono tanti libri e speriamo che i lettori aiutino soprattutto i piccoli editori che, nel 30%, rischiano il fallimento.

teresa ciabatti 7elisabetta sgarbi teresa ciabatti 4teresa ciabatti 3teresa ciabatti 1teresa ciabatti 5

 

Elsa Morante e Bellonciteresa ciabatti 2vittorio gassman maria bellonci i mostri la musa

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…