VIOLA, MA MI FACCIA IL PIACERE! - PIERLUIGI PANZA: "HO LETTO L’ARTICOLO SUL LIBRO DI ANTONELLA VIOLA. QUANDO HO LETTO FRASETTE COME “NESSUNO CI HA AVVERTITO, MA IL MONDO È GIÀ CAMBIATO” PENSAVO CHE SI TRATTASSE DI MASSIMO RECALCATI. E MI È VENUTO DA RIDERE PER UNA DURA LETTERA CHE ANTONELLA VIOLA AVEVA SCRITTO IL 20 GIUGNO SCORSO CONTRO UN GIORNALE E CONTRO UN COLLEGA UNIVERSITARIO (NON DEL SUO RAGGRUPPAMENTO) CHE INIZIAVA COSÌ: “LA CARRIERA ACCADEMICA NON SI FA CON GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI O CON LE APPARIZIONI IN TELEVISIONE”. POI SI È DIFFUSA LA PANDEMIA E…"
Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile Dagospia, ho letto l’articolo sul libro che la virologa Antonella Viola (in realtà patologa: tra i cosiddetti virologi circolano anche veterinari ecc.), tra una comparsata televisiva e una intervista ha trovato il tempo di scrivere. Quando ho letto frasette come “Nella realtà macroscopica in cui ci muoviamo, a volte, per mantenere l'equilibrio bisogna saperlo perdere” oppure “Nessuno ci ha avvertito, ma il mondo è già cambiato” pensavo che si trattasse di Massimo Recalcati.
Invece era proprio lei e allora mi è venuto da ridere, non per le frasette ma per una dura lettera che Antonella Viola aveva scritto il 20 giugno scorso contro un giornale e contro un collega universitario (non del suo raggruppamento) che iniziava così: “La carriera accademica non si fa con gli articoli sui quotidiani o con le apparizioni in televisione”. Poi si è diffusa la pandemia e sappiamo come gli accademici virologi, colpiti da improvvisa notorietà, hanno passato il tempo: sui giornali, in tv e persino pubblicando i pensierini filosofici raccolti in “Danzare nella tempesta” di Antonella Viola. Come diceva il filosofo Totò: “Ma mi faccia il piacere!”.
Pierluigi Panza