adolf hitler opere norimberga

ASTA LA VISTA – NESSUNO HA COMPRATO LE TELE DI ADOLF HITLER MESSE ALL’ASTA A NORIMBERGA: DUBBI SULL’AUTENTICITÀ E POLEMICHE SULL’OPPORTUNITÀ DI SDOGANARE IL DITTATORE COME PITTORE – IL SOGNO DEL FUHRER DI DIVENTARE ARTISTA FU STRONCATO NEL 1907, QUANDO L’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI VIENNA DISSE DEL FUTURO DITTATORE CHE…. – VIDEO

 

Sara Mauri per “il Giornale”

 

adolf hitler

Forse gli acquerelli erano la sua vera passione, ma la storia e la pazzia l' hanno portato ben lontano dalle linee pittoriche. Strano pensare a un Hitler dedicarsi al disegno, il suo sogno di ragazzo. Certo, l' uomo che avrebbe poi sterminato milioni di persone nei campi di concentramento tedeschi aveva un sogno: diventare un grande artista. Ma non ha mai avuto il successo tanto desiderato.

 

«Prova di disegno insufficiente. Non ammesso»: questo il messaggio con cui l' Accademia delle Belle Arti di Vienna liquidava un Hitler giovanissimo nel 1907. Poi, ha dipinto, certo. Non ha abbandonato la pittura. È stato a lungo un aspirante artista autodidatta. Ha guadagnato qualche soldo vendendo acquerelli e cartoline, «post-cards». Le cartoline, a Vienna, non vendevano malaccio.

 

opere di adolf hitler invendute all'asta a norimberga 5

Vendeva anche immagini per le coppie di sposi. Successivamente, il giovane Adolf si è dedicato a quadri più elaborati. Ma adesso, pure da morto, prende un bel «no grazie, arrivederci». E se anche un fantasma può incassare un colpo, il dittatore nazista deve prendere le pive e metterle nel sacco. Sabato, infatti, andavano all' asta cinque acquerelli attribuiti al führer. Paesaggi di montagna, laghi, alberi.

 

opere di adolf hitler invendute all'asta a norimberga 4

Tutti a firma di A.H. o A. Hitler. Oltre a diversi oggetti, tra cui un vaso, una tovaglia e una sedia di vimini con la svastica. La casa d' aste Weidler di Norimberga aveva proposto l' evento nel suo catalogo come «l' asta speciale Adolf Hitler» e ha dovuto cancellare le insegne e i simboli nazisti dalla brochure per conformarsi alla legge tedesca. I dipinti sono stati messi in vendita proprio nel luogo dove è si è tenuto il processo ai criminali nazisti. Ma nessuno li ha comprati. Gli alti prezzi iniziali il lago di montagna pare costasse 51mila dollari - e i sospetti circa l' autenticità delle opere d' arte, probabilmente, sono state le ragioni che hanno scoraggiato i potenziali acquirenti.

opere di adolf hitler invendute all'asta a norimberga 1

 

Già, la casa d' aste era stata costretta a rimuovere 26 opere d' arte dalla sua brochure. Perché giovedì scorso la procura di Norimberga-Fürth aveva sequestrato 63 dipinti a causa delle dei dubbi circa la loro autenticità. Tra quelli, 26 erano destinati all' asta di sabato insieme agli altri cinque.

opere di adolf hitler invendute all'asta a norimberga 3

 

dipinti di adolf hitler 8

Secondo Der Spiegel, il pubblico ministero sta indagando contro sconosciuti «con l' accusa di falsificazione di documenti e tentativi di frode» e la casa d' aste sta collaborando volontariamente con gli investigatori. Un esperto aveva informato l' autorità, stimolando l' avvio di indagini. «Abbiamo avviato un' indagine preliminare su documenti falsificati relativi ai dipinti», ha detto la portavoce dell' accusa Antje Gabriels-Gorsolke al giornale Nord Bayern.

 

E, sempre la Gabriels, ha aggiunto a France Presse: «Se si rivelassero falsi, proveremo a determinare chi sapeva cosa nella catena di proprietà». La procedura è diretta contro sconosciuti, non contro la casa d' aste di Norimberga. Ma il catalogo dell' asta, annunciata e pubblicizzata, ora non appare più online. Il sito della casa d' aste, invece, c' è ancora.

opere di adolf hitler invendute all'asta a norimberga 6

La vendita ha scatenato la rabbia tra i politici e il pubblico.

 

Ulrich Maly, il sindaco di Norimberga su Sueddeutsche Zeitung, ha definito l' asta «di cattivo gusto». Stephen Klingen e Christian Fuhrmeister dell' Istituto centrale per la storia dell' arte di Monaco hanno dichiarato alla Cnn che le persone sono «giustamente preoccupate per aste di questo tipo», ma che è necessario guardare al passato tedesco e alla «memoria nazista, che è incarnata in Adolf Hitler».

dipinti di adolf hitler 9opere di adolf hitler invendute all'asta a norimberga 7dipinti di adolf hitler 2ADOLF HITLER BAMBINOdipinti di adolf hitler 12dipinti di adolf hitler 10dipinti di adolf hitler 11dipinti di adolf hitler 6poster 2LA STATUETTA DEL PRESEPE DI ADOLF HITLERdipinti di adolf hitler 7dipinti di adolf hitler 5dipinti di adolf hitler 4dipinti di adolf hitler 1dipinti di adolf hitler 3folla per adolf hitler

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...