IL BINARIO DELLO STUPRO/2 - ARRESTATI DUE UOMINI PER LE VIOLENZE SESSUALI SULLA LINEA FERROVIARIA MILANO-VARESE: SONO DUE GIOVANI, QUASI COETANEI DELLE VITTIME, UN ITALIANO E UN NORDAFRICANO - FONDAMENTALI PER LA CATTURA SONO STATE LE DESCRIZIONI FORNITE DALLE DUE RAGAZZE E I VIDEO DI SORVEGLIANZA DELLA LINEA FERROVIARIA - "LA POLIZIA HA GIA' ATTIVATO SERVIZI DI CONTROLLO SULLE LINEE..."
Da corriere.it
Due uomini sono stati arrestati per le violenze sessuali sulla linea ferroviaria Milano-Varese gestita da Trenord. Sono due giovani, quasi coetanei delle vittime, un italiano e un nordafricano, accusati di aver aggredito due 22enni nella tarda serata di venerdì. Una ragazza è stata violentata sul convoglio. L’altra è stata assalita (ma è sfuggita agli abusi) nella stazione di Vedano Olona, dopo che era scesa dalla carrozza: ha resistito ed è riuscita a scappare.
Fondamentali, per la cattura, le descrizioni degli aggressori fornite dalle due giovani e i video di sorveglianza della linea ferroviaria S5. I due sarebbero stati bloccati dai carabinieri in provincia di Varese, al termine di un’inchiesta condotta in collaborazione con la Squadra mobile. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dalla Procura di Varese.
Le vittime Le due ragazze rientravano a casa dopo una giornata di studio e lavoro. Dopo le aggressioni erano state trasportate, sotto choc, all’ospedale Del Ponte di Varese per le medicazioni e i referti. Gli inquirenti hanno analizzati le immagini delle telecamere e le celle telefoniche della zona. Raccolte dagli investigatori anche le testimonianze di altri pendolari, nonostante a quell’ora della sera sul treno c’erano pochissimi passeggeri. Non è escluso che i responsabili siano già conosciuti dalle forze dell’ordine per altri reati nella stessa area.
I controlli di polizia Dopo le due violenze sessuali «la polizia ha già attivato servizi di controllo sulla linea Laveno-Treviglio e li potenzierà sulle altre linee». Così l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato: «Purtroppo però l’organico degli agenti non è sufficiente a garantire controlli capillari su tutte le linee e i convogli».