armando siri

EHI SIRI – IL SOTTOSEGRETARIO AI TRASPORTI DELLA LEGA ARMANDO SIRI, VICINISSIMO A SALVINI, È INDAGATO PER CORRUZIONE: AVREBBE INTASCATO UNA MAZZETTA DA 30MILA EURO PER INTRODURRE NEL DEF UNA NORMA PER FAVORIRE ALCUNI IMPRENDITORI, CHE PERÒ NON È MAI PASSATA – A DARGLI I SOLDI SAREBBE STATO UN PROFESSORE UNIVERSITARIO CHE SECONDO I PM È IN AFFARI CON UN IMPRENDITORE VICINO A COSA NOSTRA – DI MAIO: “QUI LA QUESTIONE È MORALE, SIRI DOVREBBE DIMETTERSI”

matteo salvini armando siri

1 – INDAGATO SIRI: PER PM TANGENTE DA 30MILA EURO

(ANSA) -Sarebbe stata di 30mila euro la mazzetta intascata dal sottosegretario ai Trasporti della Lega Armando Siri per introdurre una norma nel Def che avrebbe favorito alcuni imprenditori nel campo delle energie rinnovabili. L'emendamento però non è mai passato. Siri è indagato per corruzione dai pm romani nell'ambito di una indagine nata a Palermo su un imprenditore dell'eolico, Vito Nicastri, ritenuto vicino a Cosa nostra.

VITO NICASTRI

 

A consegnare il denaro a Siri sarebbe stato Paolo Arata, professore universitario, estensore del programma sull'energia della Lega e in affari, per i pm, con Nicastri. Siri, che non sapeva dei rapporti tra Arata e Nicastri, avrebbe ricevuto il denaro a casa del professore che sarebbe stato un suo grande sponsor nella politica.

 

Paolo Arata

L'emendamento caldeggiato avrebbe dovuto fare retroagire i finanziamenti stanziati per le rinnovabili alla data di costituzione di una delle società di Nicastri che avrebbe potuto così beneficiarne. Parallelamente all'indagine romana la procura di Palermo ha ricostruito un giro di tangenti alla Regione siciliana per favorire Nicastri nell'ottenimento di alcune concessioni.

 

2 – DI MAIO, DIMISSIONI SIRI È QUESTIONE MORALE E POLITICA

ARMANDO SIRI GIUSEPPE CONTE

(ANSA) - "Non so se Salvini sia d'accordo con questa mia linea intransigente, ma è mio dovere tutelare il governo e l'integrità delle istituzioni" Così il vicepremier Luigi Di Maio sulla vicenda che coinvolge il sottosegretario Siri. "Un sottosegretario indagato per fatti legati alla mafia è un fatto grave. Non è più una questione tecnica giuridica ma morale e politica. Va bene rispettare i tre gradi di giudizio, ma qui la questione è morale. Ma se i fatti dovessero essere questi è chiaro che Siri dovrebbe dimettersi", ha aggiunto.

ARMANDO SIRIarmando siri

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