ELON MUSK, C’AVRAI PURE I SOLDONI, MA NON TI SI ALZA IL RAZZO! – NON SONO BASTATE LE MODIFICHE AL VELIVOLO "STARSHIP", FATTE NEI 7 MESI DOPO IL PRIMO TEST (ANCHE QUELLO FINITO “COL BOTTO”) PER RISOLVERE I PROBLEMI DELLA NAVICELLA – IL MILIARDARIO E’ OTTIMISTA: ALMENO IL RAZZO È DURATO PIU’ DEL PRIMO E CI SONO STATI DEI PROGRESSI NELLA FASE DI DISTACCO DEI VETTORI - MA IL TEMPO STRINGE: LA NASA HA FIRMATO UN CONTRATTO DA 2,9 MILIARDI CON “SPACEX” PER RIPORTARE GLI ASTRONAUTI SULLA LUNA NEL 2025 E INIZIA A STUFARSI… - VIDEO
Starship Hull separation, then explosion. A massive success in the eyes of everyone on Team SpaceX. pic.twitter.com/MvsgpR9IVe
— ?? Logan Bryant (@LogansNotions) November 18, 2023
Estratto dell’articolo di Giovanni Caprara per il “Corriere della Sera”
esplosione del secondo razzo della spacex 6
[…] Anche il secondo volo di Starship […]si è di nuovo concluso con un fuoco d’artificio mentre volava sul Golfo del Messico dopo che il sistema di sicurezza del vettore rilevato un suo cattivo comportamento, ne comandava la distruzione per evitare rischi in superficie. Così si ripeteva un’infelice conclusione come era accaduto nell’aprile scorso quando Starship scoppiava appena quattro minuti dopo il decollo dalla base di Boca Chica, nel sud del Texas.
Ieri le cose andavano un po’ meglio perché il vettore raggiungeva i 150 chilometri d’altezza e soprattutto dimostrava di aver superato lo scoglio che lo aveva portato all’iniziale fallimento, cioè il distacco del secondo stadio del vettore dal primo stadio che nel test iniziale era invece rimasto connesso causandone la distruzione.
Nei sette mesi trascorsi gli ingegneri di SpaceX, la società creata di Elon Musk per fare affari nel cosmo, avevano lavorato duramente effettuando sessantatré modifiche del razzo per renderlo più affidabile. La Federal Aviation Administration che le aveva suggerite, giudicandole corrette autorizzava il nuovo lancio. La prima parte del volo sembrava dimostrare che il gigante di 122 metri (pari ad un grattacielo di 40 piani) era in grado di proiettarsi con sicurezza oltre l’atmosfera. […]
Il secondo fallimento genera ombre nere sulla possibilità di SpaceX di mantenere le promesse nei confronti della Nasa con la quale ha già sottoscritto un contratto di 2,9 miliardi di dollari per sbarcare sulla Luna con gli astronauti nel 2025.
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Starship infatti dovrà prima dimostrare di essere in grado di allunare autonomamente senza uomini a bordo per garantire la sicurezza del veicolo. Una nota diffusa da SpaceX affermava che l’obiettivo del secondo volo legato alla separazione degli stadi era raggiunto. Tuttavia le preoccupazioni esistevano se un post diffuso nei giorni scorsi da Musk sosteneva che le probabilità di un successo pieno erano del 60 per cento. I problemi rimangono anche per l’aumento dei costi; argomento sul quale Musk fornisce vaghe indicazioni.
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In un’intervista alla Cnn ha affermato che Starship ha richiesto finora dai 3 ai 10 miliardi di dollari. Intanto sta già cercando clienti per un futuro utilizzo oltre la Nasa raccogliendo richieste turistiche per una circumnavigazione della Luna. Tre milionari si sono fatti avanti: Jared Isaacman, americano; Jusaku Maezawa giapponese; mentre la terza domanda dovrebbe unire un gruppo di dodici altri facoltosi tra cui l’ex turista spaziale americano Tennis Tito. Con Starship il fondatore di Tesla intende andare ben oltre volando su Marte dove creare una città. Ma la strada è ancora lunga.
2. IL SECONDO FLOP DEL RAZZO DI MUSK LA VIA PER MARTE ORA È PIÙ LUNGA
Estratto dell’articolo di Massimo Basile per “la Repubblica”
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Per i fan di Elon Musk è un «mezzo successo». Per i detrattori, un «altro flop» nel periodo più nero del miliardario sudafricano, abbandonato dagli inserzionisti su X e sott’accusa per le posizioni antisemite. Per la Nasa è un «passo di avvicinamento verso la svolta».
Il secondo volo di prova di SpaceX, la compagnia aerospaziale di Musk, è finito in un altro disastro tecnico: il super razzo Starship, il più potente della storia, partito alle 7 di mattina dal Texas meridionale e progettato per compiere un giro parziale attorno alla Terra, è esploso dopo circa otto minuti dalla separazione dal booster Super-Heavy.
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[…] . A SpaceX sono soddisfatti. Stando al mantra di Musk — «prova, sbaglia e impara» — i suoi ingegneri stanno imparando molto, ma i tempi si allungano, e i costi lievitano. Dopo il flop di aprile gli ingegneri avevano fatto «più di un migliaio di modifiche» al super razzo. I motori sono andati meglio, non abbastanza. […]
Musk, legato alla Nasa da un contratto da tre miliardi di dollari, ha promesso di riportare gli astronauti sulla Luna entro dicembre del 2025. E poi su Marte. Nei suoi mille metri cubi di spazio interno, l’astronave può ospitare fino a cento persone, a cui Musk dice che un giorno garantirà un «viaggio interplanetario di lunga durata». Il morale alla Nasa resta alle stelle.
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L’amministratore Bill Nelson si è congratulato per i «progressi fatti». Jim Free, braccio destro di Nelson, ha aggiunto su X: «Ogni test rappresenta un passo di avvicinamento a portare la prima donna sulla Luna. Non vedo l’ora di scoprire cosa abbiamo imparato da questo test, che ci avvicina alla prossima pietra miliare».