FERMI TUTTI: ALBERTO STASI, DA QUATTRO MESI, ESCE OGNI GIORNO DAL CARCERE PER ANDARE A LAVORARE – IL 39ENNE, CONDANNATO A 16 ANNI PER L’ASSASSINIO DELLA FIDANZATA, CHIARA POGGI, NEL 2007, SVOLGE MANSIONI CONTABILI-AMMINISTRATIVE – L’IMPEGNO A RISARCIRE 700MILA EURO ALLA FAMIGLIA POGGI E IL FINE-PENA: IN TEORIA POTRÀ USCIRE SOLO NEL 2030, MA TRA PREMI E SCONTI DI PENA POTRÀ CHIEDERE L’AFFIDAMENTO IN PROVA DAL 2025…
Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
alberto stasi parla alle iene 9
Da 4 mesi Alberto Stasi, dal dicembre 2015 in carcere a Bollate a scontare i 16 anni di condanna per l’assassinio della fidanzata Chiara Poggi del 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia), esce ogni giorno per andare a lavorare fuori e poi fare rientro.
Il 24 gennaio […] il 39enne è stato ammesso dal collegio del Tribunale di Sorveglianza di Milano al «lavoro esterno» dopo che l’avvocato Giada Bocellari ha proposto «reclamo» contro un primo rigetto opposto nell’ottobre 2022 dal giudice di Sorveglianza.
Per il suo datore di lavoro, […] Stasi svolge mansioni contabili-amministrative, con rigide prescrizioni sugli orari di uscita e di rientro in cella, sui mezzi di trasporto utilizzabili, sugli itinerari dai quali non discostarsi, sui controlli.
Il «lavoro esterno» non è una misura alternativa alla detenzione, ma un beneficio che ogni detenuto può vedersi concedere dal direttore del carcere […] se ha scontato almeno un terzo della pena, se la sua condotta in carcere è positiva, se l’osservazione della sua personalità è confortante.
Nel caso di Stasi ai giudici restava da valutare il grado di rivisitazione critica alla luce della sua sempre rivendicata innocenza, da ultimo con l’avvocato Laura Panciroli nella richiesta di revisione respinta dai giudici nel 2021. Nell’iniziale rigetto del «lavoro esterno» la giudice Maria Paola Caffarena aveva ravvisato che le relazioni del carcere finissero per appiattirsi sulle sole dichiarazioni del condannato, senza fornire tutti gli elementi criminologici indispensabili alla prognosi.
Invece il Tribunale […], pur specificando che è «legittimo l’atteggiamento di negazione», ragiona sul fatto che, a seconda dei casi, la negazione possa sottendere a volte profili di personalità indici di irrisolte pericolosità, ma altre volte dinamiche interiori e meccanismi di rifiuto a se stessi.
Indica perciò al carcere di approfondire l’osservazione psicologica di Stasi su questioni già trattate dalla sentenza (la relazione con la fidanzata e i genitori, i sentimenti di rabbia) o emerse nei colloqui (il non parlare di eventi dolorosi). […] il Tribunale confida che la riattivazione dei contatti con l’esterno e del gestire relazioni lavorative e personali possa favorire un più profondo scavo psicologico.
Nel 2015 la condanna definitiva di Stasi, dopo le annullate assoluzioni del 2009 e 2011, era giunta a 16 anni attraverso la riduzione di un terzo obbligata dal rito abbreviato sulla pena-base massima di 24 anni per «omicidio semplice» dopo esclusione dell’aggravante della «crudeltà»; e a favore dei genitori di Chiara aveva fissato 1 milione di danni e 150 mila euro di spese legali.
Solo ora si scopre che Stasi, […] nel 2018 vi ha dato corso raggiungendo in sede civile con la famiglia Poggi una transazione che lo impegna a risarcire 700.000 euro: metà sinora liquidati, e metà promessi con detrazioni mensili sugli stipendi del lavoro prima in carcere e poi fuori. Stasi ha un fine-pena teorico nel 2030, ma […] lo scomputo di 45 giorni di «liberazione anticipata» ogni 6 mesi di carcere lo può anticipare nel 2028, con possibilità di chiedere affidamento in prova dal 2025.