"ANNA VOLEVA VIVERE COME PARIS HILTON" - IL PAPA' DI ANNA SOROKIN, LA FALSA EREDITIERA CONDANNATA PER TRUFFA NEGLI STATI UNITI, RACCONTA CHE LA FIGLIA E' STATA CRESCIUTA TRA "TUTOR PRIVATI E ABITI DI MARCA CHE SPESSO NEANCHE INDOSSAVA" - "HA SEMPRE AVUTO GUSTI COSTOSI MA NON SO DA CHI L'ABBIA PRESO. ABBIAMO CERCATO DI ACCONTENTARLA. NON CREDO ABBIA MAI DETTO DI AMARMI, MA MI CHIEDE CONTINUAMENTE SOLDI..."
Dagotraduzione dal Daily Mail
Il padre della falsa ereditiera Anna Sorokin ha raccontato che sua figlia non ha mai detto di amarlo, eppure gli chiede soldi quasi tutti i giorni. In un’intervista esclusiva con il Daily Mail, Vadim Sorokin ha ripercorso la sua storia e quella di sua figlia.
Anna è nata il 23 gennaio 1991 a Domodedovo, un sobborgo operaio a sud di Mosca, dove Vadim lavorava come camionista e sua moglie possedeva un piccolo minimarket. Nel 2007, quando aveva 16 anni, la famiglia si è trasferita a Eschweiler, una piccola città industriale a circa 30 miglia a ovest di Colonia.
Vadim è diventato dirigente di un'azienda di trasporti prima di avviare la propria azienda specializzata in sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento. Ha usato la sua ritrovata ricchezza per crescere sua figlia con tutor privati in tedesco, inglese e francese e lui e sua moglie spesso guidavano per miglia per comprare vestiti e scarpe firmate, cose che spesso Anna non indossava neanche.
Per sfuggire alla monotonia di Eschweiler, nel giugno 2011 Anna si è trasferita a Londra e ha frequentato la Central St. Martins, una prestigiosa scuola d'arte, che presto ha abbandonato per tornare in Germania. L'anno successivo ha lavorato brevemente per una società di pubbliche relazioni a Berlino prima di trasferirsi a Parigi, dove per 400 dollari al mese ha svolto uno stage presso una rivista di moda francese.
I suoi genitori le hanno sovvenzionato l'affitto e le hanno persino regalato un'auto. Sorridendo ma scuotendo la testa, Vadim, che ha anche un figlio maschio, ha detto: «Anna ha sempre avuto gusti costosi ma non so da dove l'abbia preso. Abbiamo cercato di accontentarla, ma quando eravamo in Russia è stato difficile. Quando siamo arrivati in Germania, questo tipo di vestiti era più disponibile, ma dovevamo comunque viaggiare abbastanza lontano da Eschweiler per comprarglieli».
«Ricordo che dopo aver finito gli esami a scuola aveva il ballo di fine anno e ci andava con questi costosi tacchi alti, era l'unica ragazza a farlo. La maggior parte delle persone a Eschweiler non è molto attenta alla moda e non ha lo stesso gusto per il lusso di Anna, motivo per cui è andata a Londra, poi a Berlino e poi a Parigi. Sentiva che questa città non era abbastanza buona per lei».
«Voleva vivere come Paris Hilton, ma non siamo stati in grado di accontentarla». Nel 2013 Anna ha puntato gli occhi su New York, dove si è fatta strada nei circoli d’élite della Grande Mela spacciandosi per la socialite tedesca Anna Delvey, una donna con 67 milioni di dollari all’estero.
Capace di tessere abili bugie con straordinario aplomb, ha falsificato documenti e mentito alle banche per farsi prestare decine di migliaia di dollari e ha convinto diversi hotel di lusso di Manhattan a lasciarla alloggiare a credito. È stata condannata per frode nel 2019 a una reclusione compresa tra quattro e dodici anni. Ora è in carcere in attesa di essere estradata in Germania.
«Parlo con Anna tre o quattro volte a settimana dal centro di immigrazione di New York e la conversazione è sempre la stessa: ho bisogno di soldi» ha raccontato ancora il padre.
«Paga le persone per starle dietro in prigione, per pulirle i vestiti. Le ho mandato migliaia di dollari in passato. Al momento, poiché è in detenzione, gli importi sono piccoli... ma anche lì non ha imparato a controllare le sue finanze».
«Non credo che abbia mai detto una volta di amarmi, ma invece mi ha detto: "Sono la tua unica figlia e devi aiutarmi e darmi dei soldi. Non ho modo di farlo da sola"». «Ma ha trovato un modo, un modo disonesto e vergognoso, che l'ha portata in prigione e ora in un centro di immigrazione in attesa di espulsione. Dove andrà se verrà cacciata dall'America? Abbiamo spazio per lei qui nella casa di famiglia e mentre la sosterremo, non le permetteremo di ripetere i suoi errori precedenti».
«Indipendentemente da quello che è successo, puoi sempre trarre vantaggio da qualcosa di brutto», ha aggiunto Vadim. «Ogni giorno è un nuovo inizio. Non penso che sia malvagia dentro, ma ha bisogno, per la prima volta, di capire cosa farà della sua vita».
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