safaa boular

JIHAD PER TEENAGER – SAFAA BOULAR NON AVEVA ANCORA 17 ANNI QUANDO PROGETTAVA UN ATTACCO CON PISTOLE E GRANATE AL BRITISH MUSEUM DI LONDRA – LA RAGAZZA SOGNAVA DI COLPIRE “IL CANE INFEDELE” BARACK OBAMA E AVEVA CREATO UNA CELLULA FAMILIARE AL FEMMINILE CON LA SORELLA E LA MAMMA – USAVANO UN LINGUAGGIO ISPIRATO A…

Marta Serafini per www.corriere.it

 

safaa boular

E’ la più giovane aspirante terrorista jihadista nota finora in Gran Bretagna. Diciotto anni, Safaa Boular è stata processata e condannata dal tribunale britannico. La sua colpa, aver ordito quando non aveva ancora 17 anni un attacco al British Museum con pistole e granate. E di aver creato una cellula interamente femminile.

 

Safaa, fidanzata a distanza via chat con un giovane reclutatore, Naweed Hussain, 32 anni, è stata riconosciuta colpevole sia dei progetti di attentato in patria, sia d’aver messo in cantiere una missione, poi fallita, in Siria.

 

safaa boular 2

Durante il processo sono emerse intercettazioni nella quali la ragazza sognava anche di poter colpire «il cane infedele» Barack Obama. Ma i suoi piani più concreti, stando al procuratore Duncan Atkinson, sono risultati quelli contro il British Museum: condivisi nell’ambito di una sorta di cellula familiare al femminile con la sorella Rizlaine, oggi 22enne e sospettata d’avere a sua volta pianificato un accoltellamento collettivo a Westminster, e con la madre Mina Dich, 43 anni, che l’avrebbe aiutata a cercare di procacciarsi armi.

 

rizlaine boular, safaa boular e la madre mina dich

Le tre vivevano insieme a Vauxhall, a sud ovest di Londra. Secondo gli inquirenti le donne usavano un linguaggio in codice particolarmente fantasioso, ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie. «Ananas» erano le granate, l’«invito per il the», il segnale per l’attacco.

 

Invece di pasticcini e torte, però le donne hanno comprato coltelli ed esplosivi. Boular era stata arrestata nel 2017 mentre tentava di partire per la Siria per unirsi a Hussain, poi ucciso da un drone.

 

Secondo gli inquirenti la giovane voleva raggiungere l’uomo per compiere un attacco suicida. A quel punto ha cercato di reclutare la sorella Rizlaine e la madre per convincerle ad attaccare il museo.

mina dich, la madre di safaa boular

 

Le sue complici hanno ammesso le loro colpe, dopo essere state incastrate grazie alla sorveglianza da parte del reparto antiterrorismo e dei servizi segreti dell’MI5, presenti sul web come finti terroristi dello Stato Islamico.

 

safaa boular 1

Secondo il Telegraph negli ultimi mesi sono aumentati gli arresti di giovani con l’accusa di terrorismo. Inoltre sale il numero delle donne coinvolte. L’anno scorso un gruppo di donne fu reclutato da Rachid Kassim per compiere un attacco, poi sventato alla cattedrale di Notre Dame.

 

Mentre in Marocco è stata sgominata una cellula interamente composta da donne. In febbraio un video di propaganda dell’Isis per la prima volta ha mostrato le donne impegnate sul campo di battaglia.

 

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