Massimo Lopes Pegna per la Gazzetta dello Sport
Il dottor Mostro ascolta la lettura dei sette capi d' imputazione (dei 22 originari) e pronuncia sotto voce la stessa risposta: «Colpevole». Larry Nassar è stato per quasi tre decenni il dottore rispettato e fidato della federazione Usa di ginnastica, fino a quando un' inchiesta dell' Indianapolis Star nel settembre del 2016 ha raccolto i racconti raccapriccianti sul suo conto di due ex bambine-atlete.
Di come per anni questo signore con occhialini da intellettuale e lo sguardo mite abusasse di loro affondando le mani nelle loro parti più intime, mascherando quel gesto come una normale prassi medica.
Dopo l' indagine, il caso era montato e molte altre ragazze erano uscite allo scoperto. Ieri, in un' aula di tribunale del Michigan, Nassar ha ammesso a testa bassa di essere responsabile di tutti gli abusi contestati da sette delle sue pazienti (di cui sei ginnaste), tre delle quali avevano 13 anni e le altre fra i 13 e i 15, e ha rinunciato alla possibilità di difendersi.
«Mi dispiace immensamente e chiedo perdono ogni giorno», ha detto mentre alcune delle sue vittime erano presenti e in lacrime.
OLIMPIONICHE Il mese scorso al gruppo delle accusatrici si era aggiunta l' olimpionica McKayla Maroney (oro a squadre a Londra 2012), che aveva raccontato delle molestie subite fin da quando aveva 13 anni.
Solo una settimana fa, nel corso di un' intervista a «60 Minutes», si era unita anche Aly Raisman (tre ori olimpici a Londra e Rio '16), mentre l' altro ieri aveva fatto altrettanto la pluridecorata (pure lei tre ori fra Londra e Rio), Gabby Douglas. Ma dopo la denuncia della Raisman, Gabby invece di supportare la collega l' aveva criticata:
«Forse non avrebbe subito molestie se non si fosse vestita in modo provocante». Martedì sera la rapida marcia indietro su Instagram con le scuse e un passo avanti importante: «Sin qui non avevo reso pubblico quanto mi era accaduto perché per anni abbiamo vissuto nella cultura del silenzio ed è molto doloroso dover parlare di queste cose.
Ma supporto al 100% le mie compagne che hanno denunciato».
SEVERITà La giudice Rosemarie Aquilina, che ha definito le accusatrici Supereroine, ha promesso che la sua sentenza (prevista per il 12 gennaio) sarà più severa del minimo dei 25 anni (si parla di 40). «Il tempo in carcere dovrà servirle per meditare sui suoi atti che potrebbero condizionare queste ragazze per tutta la vita», ha detto il magistrato a Nassar. E questo è solo il primo capitolo della vicenda, perché nei prossimi giorni il dottor Mostro dovrà difendersi dalle accuse di altre 125 vittime.