1. OMICIDIO NIZZA MONFERRATO, MAKKA SULAEV: «HO UCCISO MIO PADRE, MA NON VOLEVO. IN CASA CI PICCHIAVA A COLPI DI KARATE»
Estratto dell'articolo di Floriana Rullo per www.corriere.it
«Sono intervenuta per difendere mia madre. Allora papà mi ha inseguita e presa a pugni. Mamma ha tentato di difendermi. E lui ha ricominciato a prendere a schiaffi anche lei. Era esperto di karate e arti marziali, sapeva dove colpirci in modo che i lividi non si vedessero. Ma ci ha sempre picchiate. Non volevo che lo facesse. Ero stanca. Mi sono difesa». Makka ha 18 anni e mezzo, ed è appena stata portata in caserma a Canelli dopo aver ucciso il padre Akhyad Sulaev, 50 anni, operaio di origini cecene, a coltellate. […]
LA CONFESSIONE
La ragazza […] decide di rispondere a tutte le domande del pm Andrea Trucano della Procura di Alessandria. Ricostruendo, passo dopo passo, un quadro familiare in cui la violenza e i soprusi erano all’ordine del giorno. «Venerdì papà si è licenziato. Per l’ennesima volta aveva perso il lavoro da muratore – ha detto la ragazza agli investigatori –. Dopo si è diretto al ristorante. Quello dove mamma lavora come lavapiatti e dove io nel weekend aiuto come cameriera.
A mia madre ha chiesto di licenziarsi. Lei gli ha detto di no. Gli ha domandato: “Ma come facciamo con i soldi. Come andiamo avanti?”. La prima lite è scoppiata in quel momento. Mamma lo ha anche mandato via. Ma arrivato a casa lui ha ricominciato. Non era una novità. Papà ci ha sempre picchiate. In Cecenia, quando ero più piccola, era anche peggio. Ha sempre praticato arti marziali, conosceva la boxe e il karate. Se la prendeva soprattutto con noi. Con i miei fratelli invece alzava le mani solo se intervenivano nelle discussioni».
LE VIOLENZE
[…] . L’uomo, […] dopo essere rincasato alle 18 ha prima percosso la moglie per poi, quando la giovane ha cercato di difenderla, iniziare a prendersela anche con lei. «Ho cercato di dividerli, dicendogli di smetterla di trattarci cosi. Lui se l’è presa con me. Mi ha inseguita per casa, fino alla mia stanza, mi ha presa a pugni – racconta ancora la giovane –. Mamma si è rimessa tra noi. Io ho preso un coltello per difendermi. L’ho colpito lasciandolo a terra. Ma non volevo ucciderlo. Poi ho atteso i carabinieri».
[…]
2. LA RAGAZZA CHE HA UCCISO IL PADRE A NIZZA MONFERRATO PER DIFENDERE LA MADRE VA IN COMUNITÀ: "SONO TRAUMATIZZATA. COME POTREI SCAPPARE?"
Estratto dell'articolo di Massimiliano Peggio per "la Stampa"
«Non ho soldi, sono una profuga, come potrei scappare? Sono pentita di aver ucciso mio padre. Sono traumatizzata». […] piange Makka Sulaev ascoltando il gip di Alessandria dire che lei resterà agli arresti domiciliari nella comunità protetta dove è ospite da alcuni giorni. Niente carcere. Così ha deciso ieri il giudice Riccardo Ghio. […]
Altra battaglia, ben più complessa, sarà quella legata all'accusa di omicidio. […] Makka ha ucciso il padre, Akhyad, 50 anni, con due coltellate, nella loro casa di Nizza Monferrato, in provincia di Asti. Coltellate inferte a distanza di tre minuti l'una dall'altra. La prima alla schiena la seconda all'addome. Una sequenza che rende più fragile un'ipotesi di legittima difesa.
Ma sarà l'autopsia a dover chiarire quale delle due sia stata quella mortale. Da una parte ci sono i fatti […] E dall'altra l'ambiente familiare, i soprusi, le violenze, le botte, la tossicità di quel padre padrone che considerava moglie e figlia quasi come schiave.
I fatti: giovedì scorso il papà, lavapiatti in un ristorante, annuncia di essersi licenziato, gettando nello sconforto la mamma. […] Sono rifugiati Ceceni, la coppia ha 4 figli, ogni centesimo è prezioso. […] La mamma, Natalia, giovedì rimprovera il marito per quella decisione scellerata. «Papà è rientrato a casa ed ha cercato di strangolare la mamma in cucina. Le ha messo le mani al collo» ha detto la ragazza all'udienza di ieri.
[…] La ragazza interviene, scoppia una colluttazione con il padre. A separarli intervengono gli altri fratelli e una maestra che stava tenendo loro una lezione di ripetizione. Makka afferra un coltello da cucina e lo colpisce alla schiena. L'uomo crolla sul pavimento. Mamma, Makka, i fratelli e la maestra si rifugiano in una stanza. […] Passano due minuti: la ragazza, temendo la reazione del padre che stava urlando, apre la porta. Riprende il coltello e lo colpisce di nuovo. Poco dopo arrivano i carabinieri, allertati dalla maestra. «Sono stata io» dice Makka, sconvolta.
ARTICOLI CORRELATI