andrea piazzolla gina lollobrigida

“I 10 MILIONI DI GINA LOLLOBRIGIDA ANDATI IN FUMO? HO SPESO I SOLDI COME VOLEVA LEI. I REGALI? RIFIUTANDOLI L’AVREI OFFESA” - DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA A 7 ANNI E MEZZO PER CIRCONVENZIONE DI INCAPACE, PARLA ANDREA PIAZZOLLA, IL TRENTACINQUENNE FACTOTUM DELL’ATTRICE: "LE HO DEDICATO LA VITA. GINA ERA MOLTO TRISTE QUANDO L’HO CONOSCIUTA, MI INORGOGLISCE IL FATTO CHE LEI STESSA ABBIA DETTO A TUTTI COME GRAZIE A ME AVESSE RITROVATO LA…”

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

gina lollobrigida andrea piazzolla

Dopo la richiesta di condanna da parte dei magistrati a sette anni e mezzo per circonvenzione di incapace (il 5 ottobre è prevista la sentenza) Andrea Piazzolla, il trentacinquenne factotum dell’attrice Gina Lollobrigida morta lo scorso gennaio, parla dello scivoloso tema di un rapporto sbilanciato per età, status, esperienze.

 

Gina Lollobrigida era una donna di oltre 80 anni quando lei, ventunenne, iniziò a frequentarla. Non ritiene fosse facile manipolarla?

«Non ho mai pensato neanche lontanamente di manipolarla ma anche se avessi voluto sarebbe stato impossibile: era la persona più autonoma e indipendente che io abbia mai conosciuto in ogni aspetto della sua vita».

 

Il suo difensore Filippo Morlacchini, durante la discussione, ha parlato di «moralismo censorio» dell’accusa. La Lollo ha detto di essersi goduta gli ultimi anni grazie a lei. Non crede però che i circa dieci milioni di euro del suo patrimonio, andati in fumo, siano troppi?

i video privati di gina lollobrigida e andrea piazzolla 4

«Gina aveva detto di non voler lasciare nulla al figlio dopo che lui l’aveva sottoposta a quella che lei riteneva una umiliante gogna mediatica. I soldi sono stati spesi per lei e per mantenere il regime di vita che lei ha voluto fare. Un milione di euro è stato pignorato dal suo ex avvocato per onorari che Gina era certa di aver pagato».

 

Si vuol sapere se lei fosse motivato da affetto o da avidità. Quale dei due?

«Credo che la mia vita sia la miglior risposta a questa domanda e il processo lo ha dimostrato, per 12 anni l’ho anteposta a tutto».

 

(...)

Ancora la parte civile ha descritto «l’incastro perfetto» tra la suggestionabilità di Gina Lollobrigida e le paure che lei, giorno dopo giorno, le avrebbe instillato. Come risponde?

«Trovo questa accusa infamante e la respingo con forza. Ho fatto l’opposto cercando sempre la sua felicità. Nel corso del mio rapporto con Gina ho ricevuto minacce, telefonate e lettere anonime e Gina lo sapeva, così come sapeva che per quei fatti era stata presentata una denuncia.

i video privati di gina lollobrigida e andrea piazzolla 3

 

Ho trovato ingiusto che nel processo sia stato enfatizzato che Gina, in un momento di grave difficoltà per lei nel corso della perizia come anche il consulente della parte civile ha detto, si sia confusa circa una rapina avvenuta negli anni Sessanta (un fatto remoto sul quale la diva si sarebbe contraddetta durante l’incidente probatorio ndr )».

 

Se davvero lei era disinteressato non avrebbe potuto rinunciare ai suoi regali?

«Gina ha voluto farmi dei regali, perché mai avrei dovuto rifiutare? L’avrei offesa».

 

La Lollo, novantenne, in sella a una magnifica Ferrari che partecipa a una serata al Brancaccio. Questa immagine funziona più di molte strategie difensive. Personalmente la inorgoglisce?

andrea piazzolla

«Non è una strategia difensiva è la verità: Gina era molto triste quando l’ho conosciuta, mi inorgoglisce il fatto che lei stessa abbia detto a tutti come grazie a me avesse ritrovato la gioia di vivere».

gina lollobrigida andrea piazzollagina lollobrigida e andre piazzolla a live non e' la d'urso 3gina lollobrigida andrea piazzolla

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…