“HO PENSATO DI MORIRE. HO SENTITO UN DOLORE MOSTRUOSO AD UNA GAMBA ED HO VISTO IL SANGUE CHE USCIVA...” – A ROMA, UN SENZATETTO È STATO AGGREDITO DA DUE ROTTWEILER MENTRE SI TROVAVA A UN PARCO A VIA PORTUENSE – L’UOMO È STATO PORTATO AL PRONTO SOCCORSO IN CODICE ROSSO E GLI SONO STATI MESSI 40 PUNTI DI SUTURA PER FERMARE L'EMORRAGIA CAUSATA DAI MORSI – IL PROPRIETARIO, INDAGATO DI LESIONI GRAVISSIME E OMISSIONE DI SOCCORSO, NON È ANCORA STATO RINTRACCIATO MA SECONDO ALCUNI TESTIMONI SAREBBE…
Marco De Risi per "il Messaggero"
Sbranato da due cani di grossa taglia, razza Rottweiler, su un prato della via Portuense. L'uomo è riuscito a liberarsi da solo dai molossi ma comunque ha riportato ferite molto profonde ad una gamba e alle mani. Per ora è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Camillo. Sono in corso indagini per trovare il proprietario dei due molossi che, stando alle voci raccolte dalla polizia, sarebbe una donna.
LA CRONACA
Erano circa le 9.30, quando una pattuglia della polizia, passando si è accorta di un uomo che chiedeva aiuto sporco di sangue. I poliziotti si sono fermati ed hanno chiesto immediatamente l'intervento del personale di un'ambulanza. Questioni di minuti ed è arrivata un'ambulanza del 118, che ha trasportato l'uomo al vicino ospedale di San Camillo.
Al momento d'ingresso al pronto soccorso era in codice rosso. I medici gli hanno dovuto applicare più di 40 punti di sutura per fermare l'emorragia causata dai morsi dei cani. Ora è ricoverato in prognosi riservata. La vittima non aveva con se i documenti ma è apparso come un cittadino senza fissa dimora. Molto probabilmente stava nel prato per riposarsi o per prepararsi un giaciglio di fortuna.
«Ero sul prato - queste le poche parole dette ai soccorritori - quando sono stato avvicinato da quei grandi cani che ad un certo punto si sono avventati su di me. Ho pensato di morire. Ho sentito un dolore mostruoso ad una gamba ed ho visto il sangue che usciva. Non so che cosa è accaduto. So solo che quei cani ad un certo punto hanno lasciato la presa e mi hanno liberato».
LE INDAGINI
Ad occuparsi dell'indagine sono gli agenti del commissariato San Paolo che hanno effettuato un sopralluogo sul posto senza trovare più i cani. Da qui anche l'ipotesi che il padrone se li sia portati via. Secondo alcuni testimoni i cani sarebbero di una signora che sarebbe solita liberarli nel parco adiacente alla via Portuense. Ma la donna non è stata rintracciata.
Comunque, il proprietario rischia di essere indagato di lesioni gravissime e anche del reato di omissione di soccorso. Lui non solo non ha richiamato i cani ma neanche ha chiamato i soccorsi. Gli agenti hanno trovato un angolo di prato sporco di sangue segno che lì era accaduto l'attacco dei due molossi alla vittima.
Vicino al prato ci sono delle telecamere che saranno preziose per l'inchiesta della polizia. Ci sono anche alcuni testimoni che parlano, appunto, di una donna come padrone. Insomma fra le telecamere e le testimonianze l'indagine non è affatto in salita. Qualche mese fa, due fratelli di Guidonia rimasero feriti gravemente dopo l'attacco di un dogo argentino di proprietà di uno dei due. Il cane li aggredì costringendoli alle cure dell'ospedale: più di un mese di prognosi per loro.
A far scattare l'aggressività del cane sarebbe stata una lite tra i due fratelli. Poi l'attacco del dogo argentino che ha morso prima il proprietario, un 51enne italiano, e poi il fratello maggiore di 56 anni. Morsi alle gambe e alle braccia, i due sono stati affidati alle cure delle ambulanze del 118 che li hanno trasportati all'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli.