Estratto dell’articolo di Giulio De Santis per https://roma.corriere.it/
«Da mesi non stiamo più insieme, sono distrutta da quello che ho dovuto sopportare. Non voglio più avere nulla a che fare con lui». Alice (nome di fantasia), 29 anni, racconta così il calvario che ha vissuto. Si sfoga ma evita di nominare l’ex compagno Gabriele Magi, il trapper noto come Gallagher arrestato sabato scorso con l’accusa di averla maltrattata nei due anni in cui sono stati insieme.
Una rimozione, quella del nome, che le 12 pagine di ordinanza di custodia cautelare spiegano attraverso gli episodi di vessazioni subite da Alice, figlia dell’ex proprietario di una nota discoteca cittadina, cuore pulsante della notti romane tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo secolo.
Violenze quando Alice era incinta
Ecco alcune delle tappe più amare del calvario di Alice: una costola rotta dopo un pestaggio, i calci sul viso, la spinta contro un termosifone quando lei è incinta del loro bambino. «Adesso devo pensare ai miei figli (il primo avuto da una precedente relazione, ndr), la loro serenità viene prima di ogni altra cosa», dice la ragazza, choccata dalle violenze subite. [...]
«Alterazione legata alle droghe»
Nel capo d’imputazione contro il trapper sono riassunte le tappe del calvario di Alice: il 12 luglio del 2022 Magi rientra a casa, era «strafatto, sembrava indemoniato», racconta un amico di Alice, andato a trovare la compagna di Gallagher. Che, come li vede, inveisce. Inizia a picchiarli entrambi. «Era strafatto, mi ha colpito con un calcio alla schiena così forte che mi ha fatto cadere per terra - dice lei agli inquirenti –. Avvertivo dolore perché un pezzo di costola mi si era staccato».
Il ricordo dell’amico di Alice è ancora più grave: «Lei era in terra dolorante e Gabriele diceva di non averle fatto nulla ma, nel frattempo, le dava calci sul corpo mentre lei era distesa sul pavimento». Semplice, almeno secondo il ragazzo, spiegare perché Magi fosse così violento: «Era evidente che il suo stato di alterazione fosse collegato all’uso di droghe».
[…]
La minaccia di usare la pistola
Gallagher reagisce tempestando la compagna di messaggi, e soprattutto arriva a minacciare l’amico, intimando di comunicargli l’indirizzo di casa altrimenti lui sarebbe andato a cercarli con la pistola. Tante volte tra il 2021 e il 2023, come raccontato nell’ordinanza, Alice ha preferito evitare una denuncia. È l’aprile di due anni fa quando Gallagher, in uno scatto d’ira, perde ancora il controllo. Ricorda Alice gli inquirenti: «Si dimostrò aggressivo, colpì molti oggetti in casa». Lei, forse intuendo quale evoluzione avrebbe potuto avere il rapporto, ha troncato la relazione.
Poi però si è accorta di aspettare un figlio. Ha pensato di abortire, perché Gallagher faceva uso di cocaina e di psicofarmaci, come è spiegato nell’ordinanza. È stata la madre del trapper a convincerla a tenere il figlio. Alice non parla dei guai con il padre, contrario alla relazione. Lo ammette agli inquirenti lo stesso imprenditore, dicendo che «la figlia non gli ha detto niente dei litigi».
L’ultima lite lo scorso 8 settembre: in ospedale scrivono di «percosse agli arti superiori» di Alice. Scatta la denuncia, poi l’arresto. E il trapper? L’avvocato Gian Maria Nicotera dice: «Il mio assistito è sorpreso e addolorato da quanto successo».