cosimo di lauro roberto saviano

“CCHIU SANGHE AMMA FA PUNT’” – RITRATTO BY SAVIANO DI COSIMO DI LAURO “O’CHIATT”, IL CAMORRISTA CHE HA ISPIRATO IL PERSONAGGIO DI GENNY SAVASTANO: “NON SAPPIAMO ANCORA IL MOTIVO DELLA SUA MORTE: INFARTO, ISCHEMIA, SUICIDIO... QUALCUNO DICE AUTOAVVELENAMENTO. QUALUNQUE SIA LA CAUSA, IL SENSO È QUESTO: PER UN CAMORRISTA NEANCHE QUANDO SI MUORE ARRIVA LA PACE” – “IN QUESTI 17 ANNI IN CARCERE DURO, SEMBREREBBE COMPLETAMENTE IMPAZZITO: NON SI LAVAVA PIÙ, NON VOLEVA PIÙ COLLOQUI, NON RISPONDEVA AGLI AVVOCATI.  TUTTI, IN REALTÀ, L’HANNO LASCIATO SOLO. POTEVA PENTIRSI, PROVARE A RIMEDIARE, PERÒ NON VOLEVA ESSERE IL PRIMO DELLA SUA FAMIGLIA A COLLABORARE. TUTTO QUELLO CHE POTEVA SBAGLIARE HA SBAGLIATO…”

Roberto Saviano per il “Corriere della Sera”

 

roberto saviano sul red carpet a venezia

La notizia della morte di Cosimo Di Lauro , Cosimino, mi ha riportato direttamente nei giorni della faida di Scampia, quando lui si fece Generale di una delle più sanguinose guerre interne accadute in un’organizzazione criminale, una delle più sanguinose della storia umana.

 

Era nato fortunato e incoronato: primo figlio del boss Paolo Di Lauro. Era nato l’8 dicembre del ’73, e questo era sembrato al padre un segnale miracoloso: il primo figlio maschio che nasce il giorno dell’Immacolata Concezione.

 

arresto di cosimo di lauro 2

Cosimo ha tradito tutte le aspettative di suo padre. Cosimo ha sbagliato tutto quello che era possibile sbagliare. Ha tradito persino il suo nome — Cosimo — che viene da kòsmios, moderato. Non fu moderato mai, neanche per un istante, nella sua vita. Cosimo è rispettato solo perché è il figlio di Paolo.

 

È chiamato «’o Chiatto», cresce grosso, goffo, non ha mai sparato in vita sua. Sì, certo, in strada ci si «vatte», ci si picchia spessissimo, è un modo per misurare la propria mascolinità, corteggiare, mostrarsi vincenti. Ma Cosimo, se non fosse figlio di re, non riuscirebbe neanche a fare l’autista per una famiglia di camorra.

 

gomorra la serie salvatore esposito alias genny savastano

Dentro di sé ha voglia di emergere, ha una grande rabbia, brama ad essere rispettato da suo padre per ciò che è, non semplicemente perché è nato dal suo sangue. Ha vissuto una vita in competizione, cercando di essere amato dal genitore, che fra tutti i figli, probabilmente, preferiva Vincenzo, trovandolo più capace di gestire la responsabilità del potere. E la madre, fra tutti, era molto legata ai più piccoli, Antonio, e Giuseppe l’unico incensurato.

 

proteste contro l arresto di cosimo di lauro 3

Proprio mentre il padre è assente, accade l’episodio destinato a diventare cruciale, ce lo raccontano i pentiti: Nunzio, il litigiosissimo fratello di Cosimo, si picchia con un affiliato del clan Licciardi. Lello Amato viene mandato a parlare con questa persona dei Licciardi, per dire che non si devono permettere di toccare Nunzio.

 

È stata la regola aurea di tutta la storia della camorra degli ultimi anni: il sangue dei Di Lauro non viene mai messo a terra, perché è il sangue di coloro che portano qui la droga di qualità, e quindi sono i fornitori di ricchezza e lavoro per tutti. Chi fornisce è intoccabile. Ma questo affiliato dei Licciardi, gli risponde minacciandolo di morte: «Se vieni qua un’altra volta ti sparo in bocca».

 

PAOLO DI LAURO

Lello amato va da Cosimo, riporta quella minaccia, gli dice che una cosa simile non è accettabile e che lui, quindi, avrebbe ucciso questo affiliato dei Licciardi. Cosimo glielo impedisce, dicendo che è lui a decidere chi muore adesso. È il primo atto in scena di Cosimino, che inizia una lenta rivoluzione maltrattando tutti i colonnelli del padre. Il senso è: basta potere ai vecchi. I liberi imprenditori diventano dipendenti.

 

Cosimo dà l’ordine: tutti a stipendio, riceveranno soltanto un salario, le piazze tornano alla gestione diretta dei Di Lauro, non si è più liberi tra pari, ma c’è un re e tutti gli sono sudditi. Avviene la scissione. Fulvio Montanino viene mandato a uccidere Luigi Aliberti, con cui divideva una piazza, ’o Luongo.

arresto di cosimo di lauro 1

 

Chiunque si pone contro di lui deve essere ucciso. Un killer degli Scissionisti, Gennaro Notturno, scappa, e gli uomini di Cosimo tortureranno una ragazza bruciandola, Mina Verde, perché non rivela il luogo dove è nascosto Notturno, con cui ha avuto una relazione.

 

La Scissione cerca di far rientrare Paolo Di Lauro a tutti i costi, gli scissionisti vogliono che il padre riprenda il potere, ma Cosimo continua la guerra. Settanta morti in un anno soltanto, in un fazzoletto di terra. Muoiono moltissimi innocenti, persone uccise per scambio di persona, come Dario Scherillo e Attilio Romanò, o Antonio Landieri, che si trovava semplicemente sulla linea di tiro in un agguato.

 

arresto di cosimo di lauro 5

Cosimo considera tutto questo come la sua vittoria: lo vedevano come un chiattone incapace di uccidere, e invece ora tutti hanno paura di lui. Ma gli affari iniziano ad andare male. L’attenzione mediatica è tantissima, questo porterebbe qualsiasi capo clan a fermarsi, ma non Cosimo, che invece vede la sua vendetta: più violenza c’è, più lui è forte, più i suoi nemici avranno paura e cercheranno una negoziazione, andranno via e gli lasceranno il campo.

 

È convinto che persino i morti innocenti giocheranno a suo favore, tanto che diversi pentiti diranno che la sua frase era: «Cchiù sanghe amma fa punt’», più sangue più alto il punteggio. La morte di innocenti non è un problema, perché se la sua furia tocca persino chi non c’entra con le dinamiche di camorra significa che chi invece è coinvolto non avrà scampo di salvezza.

 

Dopo tre anni di guerra e di ferocia tra scissionisti e Di Lauro siamo all’epilogo. Quando arrestano Cosimo, nel gennaio del 2005, i carabinieri non riescono a prelevarlo: l’Italia intera raccontò che il quartiere difese il boss, un atto di solidarietà verso il capo, ma non è così semplice.

 

arresto di cosimo di lauro 6

Ci fu un’effettiva rivolta, ma serviva a dire al capo: non siamo stati noi a parlare, non siamo noi i traditori, prenditela con chi ha davvero tradito il quartiere. Cosimo è stato un sovrano criminale per poco tempo. In questi 17 anni in carcere duro al 41 bis, Cosimo sembrerebbe completamente impazzito: non si lavava più, non voleva più colloqui, non rispondeva agli avvocati.

 

Tutti, in realtà, l’hanno lasciato solo. Poteva pentirsi, provare a rimediare, però non voleva essere il primo della sua famiglia a collaborare. Il suo silenzio ha comunque protetto le imprese nate dai suoi soldi, le campagne politiche sostenute dal narcodenaro, i flussi di corruzione che in questi anni hanno deciso appalti, processi, equilibri. Tutto quello che poteva sbagliare ha sbagliato.

 

cosimo di lauro 5

Non sappiamo ancora il motivo della morte di Cosimo: infarto, ischemia, suicidio... qualcuno dice autoavvelenamento. Ma qualunque sia la causa della sua morte, il senso è questo: per un camorrista neanche quando si muore arriva la pace. E ora mi sento solo di dire: è così che immaginavi sarebbe stata la vita di chi ha il potere di decidere della vita e della morte di tutti, Cosimì?

arresto di cosimo di lauro 7cosimo di lauro 1cosimo di lauro 2proteste contro l arresto di cosimo di lauro 4

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…