L’ELENCO CON I COMPAGNI DA UCCIDERE, LA FAMIGLIA RICCA, LA STRAGE: LA STORIA DI KOSTA KECMANOVIC, IL KILLER 13ENNE DI BELGRADO - A SCUOLA SI SENTIVA BULLIZZATO: “LO CHIAMAVANO NERD” - "CI HA MESSO UN MESE A PIANIFICARE NEL DETTAGLIO LA STRAGE. HA DISEGNATO LA PIANTA DELLA SCUOLA E HA TRACCIATO IL TRAGITTO DA COMPIERE PER UCCIDERE 15 COMPAGNI". L’ULTIMO ALLENAMENTO AL POLIGONO DI TIRO QUATTRO SETTIMANE FA. SUO PADRE, CHE È STATO ARRESTATO, È UNO DEI PIÙ POPOLARI RADIOLOGI DELLA CITTÀ…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per repubblica.it

 

Kosta Kecmanovic Kosta Kecmanovic

Kosta Kecmanovic è ora un enigma. Per i suoi compagni che lo hanno visto entrare a scuola e uccidere, per la sua famiglia e per il suo stesso Paese. Perché l'ha fatto? Da dove arrivano i demoni che si sono presi la mente di questo adolescente dalla vita tranquilla? Se lo chiedono tutti e nessuno ha una risposta. Forse neanche Kosta ce l'ha.

 

Fino a ieri il killer bambino, tredici anni, nato a Belgrado il 30 luglio del 2009, era il figlio della migliore borghesia serba: suo padre Vladimir è uno dei più popolari radiologi della città, sua madre è scienziata e professoressa di microbiologia. I soldi a casa non mancano, le soddisfazioni neppure. Frequenta l'istituto elementare più rinomato della Capitale, è in centro, a due passi dall'hotel Hitlon e a tre dal Tempio di San Sava, la chiesa ortodossa più famosa della Serbia. 

 

(...)

Kosta Kecmanovic elenco vittime Kosta Kecmanovic elenco vittime

Un genitore di uno dei compagni, dopo la strage, ha scritto su Twitter che la ragione del suo gesto folle è che si sentiva bullizzato, e quei nomi della lista di morte sarebbero proprio coloro che negli ultimi mesi lo hanno offeso o messo da parte. Una versione che il presidente serbo Alexandar Vucic in persona ha smentito, preoccupato dai rischi dell'emulazione.

 

E però, qualcosa di vero ci deve essere, perché Kosta stesso aveva chiesto poco tempo fa di cambiare classe e di essere inserito nella VII/2. "Anche lì tuttavia non è stato mai veramente accettato dagli altri, lo trovavano strano, e lui voleva spostarsi di nuovo e andare in un grado diverso dove aveva tre amici", sostiene chi lo conosce e rilascia interviste davanti all'ingresso della scuola della strage. "In classe si prendevano gioco di lui".

 

STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO 7 STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO 7

Lo hanno fatto anche un mese fa, quando Kosta, stranamente, ha sbagliato il test di Storia e la professoressa gli ha dato un'insufficienza. C'è chi, tra i suoi compagni, avrebbe esultato per quel voto.

 

"Ci ha messo un mese a pianificare nel dettaglio la strage", sostengono i poliziotti serbi. "Ha disegnato la pianta della scuola e ha tracciato il tragitto da compiere per uccidere 15 compagni". Un mese fa è anche l'ultima volta che lo hanno visto a uno dei poligoni di Belgrado. E qui entra in scena la pistola, il fattore cruciale di questa storia orrenda. Perché Kosta già a dodici anni, un anno fa, è stato portato da suo padre Vladimir a sparare al tiro a segno con una 9 millimetri, lo stesso calibro della rivoltella che aveva nella cassaforte di casa e che ha usato ieri.

 

STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO

Vladimir è un appassionato, possiede delle armi, come tantissimi in Serbia, e ha la regolare licenza. Da gennaio a oggi è andato due volte al poligono col figlio. Si sono allenati molto, il ragazzo ha imparato il maneggio, colpisce con facilità il bersaglio.

 

C'è chi ipotizza che, quando ha pianificato la strage, fosse a conoscenza della legge serba che non punisce chi ha meno di 14 anni. Lui li compie tra tre mesi e ora è in una clinica neuro-psichiatrica. Chi è agli arresti, invece, è il padre, Vladimir Kecmanovi, accusato per un reato che ha una pena di 12 anni. Si sa poco della contestazione che gli viene mossa. Di sicuro dovrà spiegare perché Kosta aveva la sua pistola.

IL 13ENNE AUTORE DELLA STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO IL 13ENNE AUTORE DELLA STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO 6 STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO 6

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...