SIAMO SENZ'ACQUA? CI PENSERA' ISRAELE – PER FAR FRONTE ALLA SICCITÀ E LA CRISI IDRICA, L’EUROPA GUARDA A TEL AVIV CHE HA INVESTITO SULLA RICERCA E LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI PER LA DESALINIZZAZIONE DELL’ACQUA DI MARE - OGGI IL 75% DELL’ACQUA NELLE CASE DEGLI ISRAELIANI VIENE DAL MEDITERRANEO E IL 90% DELLE ACQUE REFLUE VIENE RIUTILIZZATO (LA FRANCIA, AL SECONDO POSTO, SI FERMA AL 20) - NETANYAHU VOLER METTERE A DISPOSIZIONE DELL’EUROPA LE TECNOLOGIE E LE CONOSCENZE NEL SETTORE...

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Estratto dell’articolo di Raffaele Genah per “il Messaggero”

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[…] Quella dell'acqua per Israele è stata fin dalla fondazione dello Stato una questione vitale. E non poteva essere altrimenti in un paese il cui territorio è per il 60 per cento desertico. Perciò i padri fondatori, a partire da Ben Gurion, hanno investito grandi energie e sostenuto ogni tipo di ricerca con l'obbiettivo di rendere verde quella terra in cui il colore prevalente era da sempre quello dell'argilla e l'unica acqua disponibile era quella salata. 

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[…] Tecnologie ormai consolidate che ora Israele - come ha chiarito il premier Benjamin Netanyahu ieri - punta a mettere a disposizione degli alleati europei alle prese con ondate di siccità mai viste, Italia in primis. 

 

[…] Oggi il 75 per cento dell'acqua nelle case degli israeliani viene dal Mediterraneo. Insieme ai primi impianti dalla tecnologia via via più avanzata, con le pompe aspiratrici sempre più potenti, con le vasche e i cilindri sempre più numerosi in grado di filtrare e purificare l'acqua marina si sono sviluppate le ricerche per il riutilizzo e la purificazione delle acque reflue provenienti dai centri cittadini.

 

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E anche su questo campo i risultati non sono mancati. Oggi in Israele viene riutilizzato, dopo gli opportuni trattamenti, poco meno del 90 per cento delle acque reflue. […] la Francia che in questa particolare classifica occupa il secondo posto, si attesta intorno al 20 per cento. E a beneficiarne è soprattutto l'agricoltura che per oltre il 50 per cento delle coltivazioni si affida all'acqua riciclata.

 

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[…] La sfida cominciata 75 anni e di cui Israele si propone come capofila, dunque, continua e si fa più ardua e globale. Un modello da esportare. Le zone aride e i deserti occupano il 41,3 per cento dell'intera superficie terrestre. La sete, la fame, le carestie, e le guerre spingeranno sempre più masse crescenti di disperati verso i paesi più sviluppati.

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