Estratto dell'articolo di Vera Martinella per www.corriere.it
TANTI TIPI DI CANCRO AL CERVELLO, MOLTO DIVERSI FRA LORO
Quando si parla di tumori cerebrali bisogna tenere presente che in realtà ci si riferisce a molte malattie diverse: i più frequenti sono i glioblastomi e i meningiomi, seguiti da astrocitomi, oligodendrogliomi, ependimoni, medulloblastomi e altri ancora. Complessivamente nella nuova classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si contano più di 150 tipi differenti.
«Alcuni sono più tipici dell’età infantile, altri interessano gli adulti - spiega Enrico Franceschi, direttore dell’Oncologia del sistema nervoso all’IRCCS Istituto delle Scienze neurologiche di Bologna -. Ognuna di queste categorie comprende a sua volta sottotipi differenti, spesso definiti da alterazioni molecolari peculiari, che richiedono cure specifiche in base alla singola neoplasia, alla sua aggressività e allo stadio più o meno avanzato». Per questo generalizzare e parlare di «tumori del cervello» è molto difficile.
QUANTE PERSONE COLPISCONO E QUALI SONO LE SPERANZE DI GUARIRE?
Con oltre 6mila nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia e più di 4mila decessi, i tumori cerebrali continuano a essere tra i più letali. Sono fortunatamente rari (sebbene compaiano tra i 5 tipi di cancro più frequenti prima dei 50 anni e siano ancora più frequenti nella fascia dei giovani adulti, prima dei 40) […] A cinque anni dalla diagnosi è vivo il 24 per cento dei pazienti, ma bisogna tener presente che molto dipende dal singolo sottotipo di neoplasia e dallo stadio (se in fase avanzata o meno).
QUALI SONO LE AVVISAGLIE CHE DEVONO INSOSPETTIRE?
«I sintomi di un tumore cerebrale dipendono soprattutto dalle dimensioni della massa e da dove è localizzato, […] spiega Federico Pessina, responsabile della Neurochirurgia cranica e direttore della Scuola di specializzazione di Neurochirurgia all’Istituto Clinico Humanitas di Milano -. I disturbi sono molto vari e comuni a molte altre malattie a carico del sistema nervoso (cefalea, nausea, disturbi della vista o dell’umore, allucinazioni, crisi epilettiche, paralisi, molto sonno, disturbi del movimento), per questo non bisogna pensare necessariamente al peggio» […].
In generale, se una neoplasia colpisce una parte del cervello (per esempio la sinistra) il sintomo si manifesta nella parte opposta (la destra): questo è dovuto al fatto che ogni emisfero cerebrale governa la parte controlaterale del corpo.
SI POSSONO PREVENIRE?
No, anche perché non se ne conoscono ancora in modo chiaro le cause. I soli fattori di rischio noti sono l’esposizione alle radiazioni gamma e X e alcune sindromi genetiche (le neurofibromastosi di tipo 1 e 2, la sindrome di Li-Fraumeni) che aumentano le probabilità di ammalarsi. Non esistono test per la diagnosi precoce.
[…] ESISTONO TERAPIE EFFICACI?
«La scelta del trattamento dipende da vari fattori (tra i quali il tipo di tumore, il suo stadio e la posizione, o le condizioni generali del paziente) - sottolinea Franceschi, fra i maggiori oncologi italiani esperti di tumori cerebrali -: chirurgia, radioterapia e chemioterapia possono essere usate da sole o in combinazione. E nonostante molte difficoltà, si registrano progressi anche nella cura di neoplasie cerebrali. Siamo ancora lontani, purtroppo, da farmaci che ci consentono di guarire o cronicizzare molti casi di tumori al cervello, però la ricerca prosegue, anche grazie al riscontro di alcuni bersagli terapeutici su cui è ora possibile eseguire terapie di nuova generazione a bersaglio molecolare».[…]
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